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11 dicembre 2018

Dio ha redento l’umanità durante l’Età della Grazia, quindi perché deve comunque svolgere l’opera di giudizio negli ultimi giorni?

Versetti biblici di riferimento:

“Siate dunque santi, perché io son santo” (Levitico 11:45).
“La santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14).
“E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:47-48).

Parole di Dio attinenti:

All’epoca, l’opera di Gesù era la redenzione di tutta l’umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui, perché Egli ti redimesse; se credevi in Lui, non eri più un peccatore, venivi liberato dei tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati per mezzo della fede. Eppure, tra coloro che credevano rimaneva qualcuno che era ribelle e contrario a Dio, e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l’uomo fosse stato completamente conquistato da Gesù, ma che l’uomo non era più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati: se l’uomo credeva in Gesù, non sarebbe mai più stato schiavo del peccato.
da “La visione del lavoro di Dio (2)” in La Parola appare nella carne
Quando Gesù stava compiendo il Suo compito, la conoscenza di Lui era ancora vaga e poco chiara. Gli uomini a quel tempo pensavano che Egli fosse il figlio di Davide e Lo definivano un grande profeta, il benevolo Signore venuto per redimere i peccati dell’uomo. Alcuni venivano guariti per fede, semplicemente toccando un lembo della Sua veste; i ciechi potevano vedere e anche i morti venivano resuscitati. Tuttavia, l’uomo non era in grado di vedere l’indole satanica corrotta profondamente radicata dentro di lui e nemmeno sapeva come liberarsene. L’uomo, a quel tempo, ha ricevuto molte grazie, come la pace e la felicità del corpo, la benedizione di tutta la famiglia in virtù della fede di uno solo, la guarigione dalle malattie, e così via. All’epoca, era tutto basato sulle buone azioni degli uomini e sulla loro apparenza religiosa; se l’uomo viveva in base a certi requisiti, veniva considerato un buon credente. Solo questi credenti potevano andare in cielo dopo la morte, solo loro potevano essere salvati. Tuttavia essi non comprendevano minimamente, nel corso della loro esistenza, la via della vita. Essi si limitavano a commettere dei peccati e a confessarsi subito dopo in un ciclo continuo, senza alcun reale percorso verso la profonda trasformazione della loro indole; tale era la condizione dell’uomo nell’Età della Grazia. L’uomo ha ricevuto la completa salvezza? No! Pertanto, dopo che questa fase è stata completata, resta ancora da svolgere l’opera del giudizio e del castigo. Questa fase di lavoro purifica l’uomo attraverso la parola, in modo da dargli un percorso da seguire. Questa fase non potrebbe essere utile o efficace se si continuasse unicamente a scacciare i demoni, perché la natura peccaminosa dell’uomo non verrebbe sradicata e l’uomo non andrebbe oltre al perdono dei peccati. Attraverso il sacrificio per il peccato l’uomo è stato perdonato per i suoi peccati, poiché l’opera della crocifissione è già stata compiuta e Dio ha prevalso su Satana. Ma l’indole corrotta dell’uomo rimane ancora dentro il suo cuore ed egli può ancora peccare e resistere a Dio; Dio non ha ancora acquistato l’umanità. Ecco perché in questa fase dell’opera Dio usa la parola per rivelare l’indole corrotta dell’uomo e gli chiede di vivere seguendo la strada giusta. Questa fase è più significativa e più fruttuosa rispetto a quella precedente, in quanto adesso è la parola che alimenta direttamente la vita dell’uomo e permette che la sua indole sia completamente rinnovata; è una fase di lavoro più approfondita. Pertanto, l’incarnazione negli ultimi giorni ha completato il significato dell’incarnazione di Dio e conclude definitivamente il piano di gestione di Dio per la salvezza dell’uomo.
da “Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne
Un peccatore come voi, che è stato redento ma non cambiato o perfezionato da Dio, è in grado di essere compatibile con la volontà di Dio? In effetti, benché tu, che sei ancora dominato dal tuo vecchio io, sia stato salvato da Gesù e non sia considerato peccatore grazie alla salvezza di Dio, non per questo sei scevro dal commettere il peccato e dall’essere impuro. Come puoi essere santo, se non sei stato trasformato? Dentro di te sei assediato dall’impurità, dall’egoismo e dalla indelicatezza, eppure vuoi ancora discendere con Gesù e avere una simile fortuna! Hai saltato un passaggio della tua fede in Dio: tu sei stato solo redento, non sei stato trasformato. Perché tu sia secondo il cuore di Dio, l’opera di trasformazione e di purificazione deve essere compiuta personalmente da Lui; se sei solo redento, non sarai in grado di raggiungere la santità. Di conseguenza, non sarai autorizzato a prendere parte alle sante benedizioni di Dio, perché hai saltato un passaggio nella gestione di Dio per l’uomo, ossia la trasformazione e la perfezione. Pertanto tu, peccatore che è stato solo redento, non puoi ricevere direttamente l’eredità di Dio.
da “Riguardo all’appellativo e all’identità” in La Parola appare nella carne
Anche se l’uomo è stato redento e perdonato per i suoi peccati, è come se Dio non Si ricordasse delle sue trasgressioni e non lo trattasse di conseguenza. In realtà, quando l’uomo vive nella carne senza essere stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, mostrando continuamente la sua indole satanica corrotta. Questa è la vita che l’uomo conduce in un ciclo infinito di peccato e di perdono. La maggior parte degli uomini pecca durante il giorno solo per confessarsi la sera. Per cui, anche se il sacrificio per il peccato è sempre efficace, esso non è in grado di salvare l’uomo dal peccato. Solo metà dell’opera della salvezza è stata completata, perché nell’uomo dimora ancora la sua indole corrotta. …
da “Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne
Per l’uomo, la crocifissione di Dio ha concluso l’opera dell’incarnazione di Dio, con la redenzione di tutto il genere umano e Gli ha permesso di entrare in possesso della chiave dell’Ade. Tutti pensano che l’opera di Dio sia stata pienamente compiuta. In realtà, per Dio, solo una piccola parte della Sua opera è stata portata a compimento. Egli ha solo redento il genere umano; non ha conquistato l’umanità, per non parlare poi della trasformazione della deformità di Satana nell’uomo. Ecco perché Dio dice: “Sebbene il Mio corpo nella carne sia passato attraverso la sofferenza della morte, ciò non era l’intero scopo della Mia incarnazione. Gesù è il Mio amato Figlio che è stato inchiodato alla croce per Me, ma Egli non ha del tutto concluso la Mia opera. Egli ha ne ha svolto solo una parte”. Così Dio ha dato inizio alla seconda fase dei piani per continuare l’opera dell’incarnazione. L’intenzione ultima di Dio è di portare a perfezione e di conquistare tutti coloro che sono stati strappati dalle mani di Satana, e questo è il motivo per cui Dio Si è assunto nuovamente il rischio di venire nella carne.
da “Lavoro e ingresso (6)” in La Parola appare nella carne
Benché Gesù compia molte cose tra gli uomini, ha completato soltanto la redenzione di tutta l’umanità, Si è sacrificato per il peccato dell’uomo e non ha liberato l’uomo dalla sua indole corrotta. Salvare completamente l’uomo dall’influenza di Satana non solo ha comportato il fatto che Gesù Si facesse carico dei peccati dell’uomo come sacrificio dei peccati, ma ha anche richiesto che Dio compisse un’opera maggiore per liberare completamente l’uomo dalla sua indole corrotta da Satana. E perciò, dopo che all’uomo sono stati perdonati i peccati, Dio Si è nuovamente incarnato per condurre l’uomo verso l’età nuova, e ha iniziato l’opera di castigo e giudizio, e quest’opera ha introdotto l’uomo in un regno più elevato. Tutti coloro che ubbidiscono al Suo dominio godranno di una verità superiore e riceveranno maggiori benedizioni. Vivranno realmente nella luce e guadagneranno la verità, la via e la vita.
da Introduzione in La Parola appare nella carne
Il lavoro degli ultimi giorni è quello della parola. L’uomo può conseguire grandi trasformazioni attraverso la parola. Il cambiamento attualmente riscontrato nelle persone che accettano queste parole è notevolmente superiore a quello ottenuto in quanti accettavano i segni e i prodigi dell’Età della Grazia. Infatti, nell’Età della Grazia i demoni venivano allontanati con l’imposizione delle mani e con la preghiera, ma l’indole corrotta all’interno dell’uomo rimaneva intatta. L’uomo veniva guarito dalle malattie e i suoi peccati venivano perdonati, ma l’opera di liberazione dall’indole satanica corrotta, predominante in ogni uomo, non era veniva compiuta. L’uomo è stato salvato e perdonato dai suoi peccati per mezzo della fede, ma la sua natura peccaminosa non è stata rimossa e rimane ancora dentro di lui. Anche se i peccati dell’uomo sono stati perdonati attraverso Dio fatto carne, questo non significa che l’uomo non conservi il peccato dentro di lui. I peccati dell’uomo possono essere perdonati attraverso il sacrificio del peccato, tuttavia l’uomo non è in grado di risolvere il problema di come non peccare più, di come sradicare la sua natura peccaminosa e di come essere completamente trasformato. I peccati dell’uomo sono stati perdonati per mezzo dell’opera della crocifissione di Gesù, ma l’uomo continua a convivere con la vecchia e corrotta natura satanica. L’essere umano, quindi, deve essere salvato e liberato dalla sua indole satanica corrotta in modo che la natura peccaminosa venga completamente e non si sviluppi mai più, permettendo così la trasformazione della sua indole. È necessario quindi che l’uomo comprenda il percorso di crescita nella vita, la via della vita e il modo in cui deve cambiare la sua indole. Egli ha, inoltre, bisogno di agire in conformità con l’ordine di questo percorso, per lasciare che la sua indole possa gradualmente venire trasformata. In questo modo egli può vivere in uno splendore di luce, facendo ogni cosa in accordo con la volontà di Dio, può definitivamente sradicare la propria indole corrotta e satanica, liberarsi definitivamente dall’influenza oscura di Satana ed emergere completamente dal peccato. Solo così l’uomo può ricevere completamente la salvezza.
da “Il mistero dell’incarnazione (4)” In La Parola appare nella carne
L’uomo non può essere completamente salvato dai suoi peccati con la guarigione delle malattie o l’allontanamento dei demoni e non può essere reso completo con la manifestazione di segni e prodigi. L’autorità di guarire e di scacciare i demoni ha come unico scopo quello di concedere una grazia all’uomo, mentre la sua carne appartiene ancora a Satana e l’indole satanica corrotta rimane ancora dentro di lui. In altre parole, ciò che non è stato “lavato” appartiene ancora al peccato e alla sporcizia. Solo dopo essere stato “lavato” attraverso la parola, l’uomo può essere acquistato e santificato da Dio. Se non ci fosse nessun altro intervento, se non quello di scacciare i demoni e di redimere l’uomo, sarebbe come liberare l’uomo dal dominio di Satana per riportarlo a Dio, senza tuttavia liberarlo completamente dalla sua corruzione. Se l’uomo non viene purificato e trasformato da Dio, rimane comunque corrotto, poiché dentro di lui permangono la sporcizia, l’opposizione e la ribellione; l’uomo è ritornato a Dio unicamente attraverso la redenzione, ma siccome non ha alcuna conoscenza profonda e reale di Dio, tende ancora a resisterGli e a tradirLo. Prima che l’uomo fosse riscattato, molti veleni di Satana erano già stati versati dentro di lui. Dopo migliaia di anni di corruzione instillata da Satana, l’uomo ha ormai dentro di sé una natura che tende a resistere a Dio. Quando l’uomo è stato redento, dunque, non è altro che redenzione, attraverso cui, sì, l’uomo è stato acquistato a caro prezzo da Gesù, ma la natura velenosa innestata dentro di lui permane nel suo cuore. L’uomo, essendo contaminato, deve subire una trasformazione prima di essere degno di servire Dio. Attraverso questo lavoro di giudizio e di castigo, può conoscere completamente la sostanza sudicia e corrotta che dimora in lui, di modo da cambiare completamente ed essere purificato. Solo così può essere degno di tornare di fronte al trono di Dio. Tutto il lavoro fatto oggi ha lo scopo di trasformare e purificare l’essere umano; attraverso il giudizio e il castigo della parola, oltre al raffinamento, l’uomo può finalmente liberarsi dalla propria corruzione ed essere reso puro. Sarebbe, dunque, più appropriato definire questa fase non come l’opera della salvezza, quanto, piuttosto, come l’opera della purificazione.
da “Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne
I seimila anni di realizzazione del disegno di Dio sono divisi in tre fasi: l’Età della Legge, l’Età della Grazia e l’Età del Regno. Esse mirano alla salvezza dell’uomo, ovvero alla salvezza di un genere umano gravemente corrotto da Satana, eppure sono altresì tali che Dio possa combattere il Maligno. Pertanto, proprio come l’opera di salvezza è divisa in tre fasi, così la battaglia con Satana consiste a sua volta di tre momenti e questi due aspetti dell’opera di Dio sono condotti simultaneamente. La lotta con il Maligno è di fatto intesa per la salvezza del genere umano e, poiché essa non può essere completata con successo in una singola fase, è altresì divisa in fasi e periodi e la guerra è condotta contro il Maligno secondo le esigenze dell’uomo e il suo livello di corruzione demoniaca. … L’opera di salvezza avviene in tre fasi, ossia la battaglia con Satana è stata suddivisa in tre fasi che precedono la sua completa sconfitta. Nondimeno, la verità intrinseca della lotta con Satana è che i suoi effetti sono raggiunti elargendo la grazia sull’uomo e divenendo un sacrificio espiatorio dell’uomo, perdonando i suoi peccati, conquistandolo e rendendolo perfetto. Di fatto, nella battaglia con Satana non si imbracciano le armi contro il Maligno, bensì la salvezza dell’uomo, il modellamento della sua vita e il cambiamento della sua indole affinché egli possa rendere testimonianza dinanzi a Dio. È così che Satana viene sconfitto. Il Maligno è sconfitto modificando l’indole umana corrotta. Quando Satana sarà stato sconfitto, ovvero quando l’uomo sarà stato completamente salvato, allora il vergognoso Satana sarà del tutto imbrigliato e pertanto il genere umano sarà del tutto salvo. Dunque, la sostanza della salvezza dell’uomo è la battaglia con Satana e la guerra con il Maligno si riflette principalmente nella salvezza del genere umano. La fase degli ultimi giorni, in cui l’uomo deve essere conquistato, è l’ultima della battaglia con Satana nonché dell’opera di completa salvezza dell’uomo dalla potestà del Maligno. L’intrinseco significato della conquista dell’uomo è il ritorno dell’incarnazione di Satana, dell’uomo corrotto da Satana, al Creatore in seguito alla sua conquista, tramite la quale egli rinuncerà al Maligno e tornerà completamente a Dio. In questo modo, l’uomo sarà del tutto salvo. Dunque, l’opera di conquista è l’opera finale della battaglia contro Satana e la fase finale del disegno di Dio per sconfiggere il Maligno. Senza questa, la salvezza assoluta dell’uomo sarebbe infine impossibile, la sconfitta definitiva di Satana sarebbe irrealizzabile e il genere umano non potrebbe mai accedere al destino meraviglioso o liberarsi dell’influenza del Maligno. Di conseguenza, l’opera di salvezza dell’uomo non può concludersi prima che la battaglia con Satana abbia fine, poiché il nucleo del disegno di Dio è la salvezza del genere umano. I primi uomini erano nelle mani di Dio, ma a causa della tentazione e della corruzione di Satana l’uomo fu legato da Satana e cadde nelle mani del Maligno. Dunque Satana divenne l’obiettivo da sconfiggere nella realizzazione del disegno di Dio. Poiché il Maligno prese possesso dell’uomo, e poiché l’uomo è il capostipite di tutto il disegno di Dio, per essere salvato allora deve essere strappato dalle mani di Satana, ovvero deve essere ripreso dopo essere stato tenuto prigioniero dal Maligno. Satana viene sconfitto modificando la vecchia indole dell’uomo che ritrova il suo senso originale; in questo modo l’uomo, che è stato fatto prigioniero, può essere strappato dalle mani del Maligno. Se questi viene liberato dall’influenza e dalla legatura di Satana, Satana sarà umiliato, l’uomo infine recuperato e il Maligno sconfitto. E poiché è stato liberato dall’oscura influenza di Satana, l’uomo diverrà il bottino della battaglia e il Maligno diverrà l’oggetto del castigo alla fine della battaglia, dopodiché l’intera opera di salvezza del genere umano sarà compiuta.
da “Ridare una vita normale all’uomo e condurlo a un destino meraviglioso” in La Parola appare nella carne
Il piano di gestione di seimila anni è diviso in tre fasi di lavoro. Nessuna fase da sola può rappresentare l’insieme del lavoro delle tre Età, ma solo una parte del tutto. Il nome di Jahvè non può rappresentare l’indole di Dio nella sua complessità. Il fatto che Dio abbia svolto un lavoro nell’Età della Legge non significa che Egli possa essere solamente il Dio della legge. In questa fase Jahvè ha enunciato le leggi e tramandato i comandamenti all’uomo, chiedendogli di costruire il tempio e gli altari; il lavoro che ha svolto in questo caso rappresenta solo l’Età della Legge. Questo lavoro non implica il fatto che Dio sia unicamente il Dio che chiede all’uomo di osservare la legge, il Dio del tempio o il Dio di fronte all’altare. Ciò non può essere affermato. Il lavoro svolto sotto la legge rappresenta soltanto una Età. Se Dio avesse fatto solamente il lavoro dell’Età della Legge, l’uomo potrebbe definire Dio come “il Dio del tempio”. E potrebbe dire: “Per servire Dio dobbiamo portare le vesti sacerdotali ed entrare nel tempio”. Se il lavoro dell’Età della Grazia non fosse mai stato effettuato e l’Età della Legge fosse giunta fino a oggi, l’uomo non avrebbe mai saputo che Dio è anche misericordioso e amorevole. Se il lavoro dell’Età della Legge non fosse stato compiuto, ma fosse stato svolto solo quello dell’Età della Grazia, l’uomo saprebbe soltanto che Dio può redimere l’uomo e perdonare i suoi peccati, che Egli è santo e innocente e che ha sacrificato Se Stesso ed è stato crocifisso per tutto il genere umano. L’uomo conoscerebbe solo queste caratteristiche e non avrebbe alcuna comprensione di tutto il resto. Ogni epoca, quindi, rappresenta una parte dell’indole di Dio. L’Età della Legge rappresenta alcuni aspetti, l’Età della Grazia ne rappresenta altri e questa epoca altri ancora. L’indole di Dio può essere pienamente rivelata unicamente attraverso la combinazione di tutte e tre queste fasi. Solo quando l’uomo riconosce queste tre fasi può comprendere pienamente l’indole di Dio. Nessuna delle tre fasi può essere omessa. Per vedere l’indole di Dio nella sua interezza è necessario conoscere e introiettare queste tre fasi del Suo lavoro. Il completamento dell’opera di Dio nell’Età della Legge non significa che Egli sia unicamente il Dio della Legge, e il completamento della Sua opera di redenzione non dimostra che Dio redimerà l’umanità per sempre. Queste sono soltanto conclusioni tratte dall’uomo. L’Età della Grazia è giunta al termine, ma non puoi dire che Dio appartenga soltanto alla croce e che la croce rappresenti la salvezza di Dio, perché sarebbe come limitare il significato dell’essenza di Dio con un’unica definizione. Nella terza fase, Dio porta principalmente avanti il lavoro della parola, ma non sarebbe corretto dire che Dio non sia mai stato misericordioso verso l’uomo e che tutto quello che ha portato sia unicamente il castigo e il giudizio. Il lavoro degli ultimi giorni mette a nudo l’opera di Jahvè e di Gesù e rivela tutti i misteri non compresi dall’uomo. Questa fase ha lo scopo di palesare la destinazione e la fine del genere umano e concludere definitivamente l’opera di salvezza tra gli uomini. La fase di lavoro degli ultimi giorni porta tutto a compimento. Tutti i misteri non comprensibili all’uomo finora vengono svelati, per consentirgli di avere una visione chiara e una comprensione trasparente. Solo in questo modo l’uomo può essere suddiviso secondo la specie. Solo allora il piano di gestione di seimila anni sarà ultimato e si potrà comprendere appieno l’indole di Dio, perché la Sua gestione sarà giunta a compimento.
da “Il mistero dell’incarnazione (4)” in La Parola appare nella carne

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