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19 gennaio 2019

In che modo Dio ha sostenuto e guidato l’umanità fino ai nostri giorni?

Parole di Dio attinenti:

L’opera della gestione di Dio iniziò alla creazione del mondo e l’uomo è al centro di quest’opera. La creazione di Dio di tutte le cose, si può dire, è per il bene dell’uomo. Dal momento che l’opera della Sua gestione si protrae per diverse migliaia di anni e non è portata a termine semplicemente nell’arco di minuti o secondi, di un batter d’occhio o di uno o due anni, Egli dovette creare più elementi necessari alla sopravvivenza dell’uomo, quali il sole, la luna, ogni tipo di creatura vivente, cibo e un ambiente vitale per il genere umano. Questo fu l’inizio della gestione di Dio.
da “L’uomo può essere salvato solamente nell’ambito della gestione di Dio” in La Parola appare nella carne
Quale opera ha compiuto Dio per distribuire le razze? In primo luogo, ha predisposto l’ambiente geografico più vasto, l’ambiente più esteso, assegnando luoghi diversi alle persone che da allora, generazione dopo generazione, vivono lì. Questo è stabilito: la sfera d’azione della loro sopravvivenza è fissata. E la loro dieta, la loro vita, ciò che mangiano, ciò che bevono, i loro mezzi di sostentamento: Dio aveva stabilito tutto questo già da molto tempo. E al momento della creazione di tutti gli esseri viventi, Dio ha disposto un’organizzazione diversa per diversi tipi di persone: esistono svariate composizioni del terreno, climi, piante e ambienti geografici differenti. Luoghi diversi ospitano uccelli e animali differenti, acque diverse hanno tipi di pesci e prodotti acquatici differenti e Dio arriva a stabilire persino i tipi di insetti. … Le diversità in questi vari aspetti possono non essere viste o percepite dalle persone, ma al momento della creazione di tutte le creature Dio le ha delineate e ha predisposto ambienti geografici, terreni e creature viventi diversi per razze diverse. Poiché Dio ha creato i vari tipi di persone, sa di che cosa necessita ognuno di loro e quali sono i loro stili di vita. Pertanto, ciò che Dio ha creato è molto buono.
da “Dio Stesso, l’Unico IX” in La Parola appare nella carne
Quali sono le condizioni principali di questi diversi stili di vita umani? Non hanno forse bisogno di una conservazione di base dei loro ambienti di sopravvivenza? Vale a dire che, se i cacciatori dovessero perdere le foreste in montagna oppure gli uccelli e gli animali, non avrebbero più il loro sostentamento. Quindi, se le persone che sopravvivono grazie alla caccia perdessero le foreste di montagna e non avessero più gli uccelli e gli animali, non avrebbero più una fonte che ne assicuri il sostentamento. Che direzione imboccherebbe questo tipo di gruppo etnico, dove andrebbe questo genere di persone? La capacità di sopravvivere o meno è un’incognita ed essi potrebbero semplicemente estinguersi. E coloro che si occupano di pastorizia per sopravvivere, dipendono dalle praterie. Ciò da cui veramente dipendono non è il loro bestiame, bensì l’ambiente in cui vive il bestiame: le praterie. Se non ci fossero praterie, dove pascolerebbe il bestiame? Che cosa mangerebbero i bovini e le pecore? Senza il bestiame, quali mezzi di sostentamento avrebbero i popoli nomadi? Non ne avrebbero alcuno. Senza una fonte di sostentamento, dove potrebbe andare una popolazione? La sopravvivenza continuativa diventerebbe molto difficile, non avrebbero un futuro. Senza fonti idriche, i fiumi e i laghi si prosciugherebbero. Esisterebbero ancora tutti i pesci che dipendono dall’acqua per vivere? Non esisterebbero. Continuerebbero a vivere le persone che dipendono dall’acqua e dai pesci per il proprio sostentamento? Se non avessero cibo, né la fonte del proprio sostentamento, quelle persone non potrebbero continuare a vivere. Non appena dovesse presentarsi una difficoltà relativa ai mezzi di sostentamento o al mantenimento della propria vita, quella razza non potrebbe più andare avanti. Non sarebbe in grado di sopravvivere: potrebbe estinguersi ed essere cancellata dalla faccia della terra. E se coloro che coltivano per sopravvivere perdessero la terra, quale sarebbe la conseguenza? Non potrebbero piantare nulla, né ottenere il cibo dalle diverse piante. Quale sarebbe la conseguenza? Senza cibo, non morirebbero forse di fame? Se le persone morissero di fame, quella popolazione non sarebbe annientata? Quindi, questo è lo scopo di Dio nel conservare diversi tipi di ambienti ecologici. Ha un solo fine nel garantire la vita dei diversi ambienti ed ecosistemi, e delle differenti creature all’interno di ogni ambiente: prendersi cura di ogni genere di persone, le persone che vivono in diversi ambienti geografici.
Se tutti gli esseri viventi perdessero le proprie leggi, non esisterebbero più; se le loro leggi andassero perse, gli esseri viventi che fanno parte di tutti gli esseri creati non potrebbero più continuare a vivere. Gli esseri umani perderebbero anche i propri ambienti da cui dipendono per la sopravvivenza. Se gli esseri umani perdessero tutto questo, non potrebbero continuare a vivere e a moltiplicarsi di generazione in generazione. Il motivo per cui essi sono sopravvissuti fino a questo momento è che Dio ha dotato il genere umano di tutti gli esseri viventi per nutrirlo, per nutrirlo in modi diversi. È solamente perché Dio nutre il genere umano in diversi modi che essi sono sopravvissuti fino a questo momento, fino a oggi.
…………
Dal punto di vista delle leggi stabilite da Dio per la crescita di ogni creatura, non è forse vero che tutto il genere umano, a prescindere dal tipo di razza, sottostà al sostentamento di Dio e vive sotto il Suo sguardo pieno di sollecitudine? Se queste leggi fossero annullate o se Dio non avesse stabilito questo tipo di leggi per il genere umano, quali sarebbero le prospettive dell’uomo? Gli esseri umani, dopo essere rimasti privi del loro basilare ambiente di vita, avrebbero qualche fonte di nutrimento? Probabilmente queste ultime diventerebbero un problema. Se le persone le perdessero, ossia, se non potessero procurarsi niente da mangiare, probabilmente non sarebbero in grado di resistere neanche un mese. La sopravvivenza degli individui diventerebbe un problema. Quindi, ogni singolo atto che Dio compie per la sopravvivenza delle persone, affinché continuino a esistere, e per la loro riproduzione è molto importante. Ogni singola azione che Dio svolge fra tutte le cose è strettamente connessa alla sopravvivenza degli individui ed è inseparabile da essa. È inscindibile dalla loro sopravvivenza. Se la sopravvivenza del genere umano diventasse un problema, la gestione di Dio potrebbe proseguire? Esisterebbe ancora? Quindi, la gestione di Dio coesiste con la sopravvivenza del genere umano di cui Egli Si prende cura e, a prescindere da ciò che Dio predispone per tutte le cose e da ciò che compie per gli esseri umani, tutto questo è necessario per Lui ed è essenziale per la sopravvivenza del genere umano. Se si deviasse da queste leggi che Dio ha stabilito per tutte le cose, se esse fossero infrante o turbate, nulla potrebbe più esistere, l’ambiente che garantisce la vita del genere umano cesserebbe di esistere, come cesserebbero di esistere anche il sostentamento quotidiano e gli uomini stessi. Per questo motivo, neanche la gestione di Dio relativa alla salvezza dell’uomo sussisterebbe più.
da “Dio Stesso, l’Unico IX” in La Parola appare nella carne
Jahvè creò il genere umano, vale a dire che creò gli antenati del genere umano: Adamo ed Eva. Tuttavia, Egli non concesse loro alcuna intelligenza o saggezza ulteriore.
Jahvè creò il genere umano, vale a dire che creò gli antenati del genere umano: Adamo ed Eva. Tuttavia, Egli non concesse loro alcuna intelligenza o saggezza ulteriore. Sebbene vivessero già sulla Terra, non avevano capito quasi nulla. E così, l’opera di Jahvè nella creazione del genere umano era soltanto a metà. Non era affatto completata. Egli plasmò unicamente un archetipo d’uomo d’argilla, al quale diede il Suo respiro, senza concedergli una sufficiente volontà di temerLo. Inizialmente, l’uomo non possedeva l’animo per temerLo o per paventarLo, e sapeva soltanto ascoltare le Sue parole. L’uomo ignorava la conoscenza basilare per vivere sulla terra e le corrette regole di vita. E dunque, sebbene Jahvé avesse creato l’uomo e la donna e avesse terminato in sette giorni l’impresa, Egli non aveva reso completo l’uomo, perché era unicamente un involucro e non propriamente un uomo. L’uomo sapeva solo che era Jahvè ad averlo plasmato, ma non aveva una vaga idea di come rispettare le parole e le leggi di Jahvè. E così, dopo la creazione dell’umanità, l’opera di Jahvè era tutt’altro che conclusa. Egli doveva anche guidare pienamente l’uomo dinanzi a Lui, affinché l’umanità fosse in grado di convivere sulla terra e di temerLo, e di accedere al giusto cammino di una idonea vita umana sulla terra dopo essere stato guidato da Lui. Soltanto allora l’opera eseguita soprattutto sotto il nome di Jahvè, poteva dirsi pienamente completa; vale a dire che soltanto allora l’opera della creazione del mondo da parte di Jahvè fu pienamente conclusa. E così, poiché ha creato l’uomo, dovette guidare la sua vita sulla terra per diverse migliaia di anni, cosicché l’umanità fosse in grado di osservare i Suoi decreti e le Sue leggi, e di prendere parte a tutte le attività di una idonea vita umana sulla terra. Solo allora l’opera di Jahvè fu pienamente completa.
da “La visione dell’opera di Dio (3)” in La Parola appare nella carne
…dopo l’opera di Jahvè nell’Età della Legge, Dio diede inizio alla Sua nuova opera della seconda fase: prendendo la carne, essendo incarnato come uomo per dieci, vent’anni, parlando e compiendo la Sua opera fra i credenti. Tuttavia, senza eccezione, nessuno sapeva e solo un numero limitato di persone riconosceva che Egli era Dio divenuto carne dopo che il Signore Gesù fu inchiodato alla croce e risorto. … Non appena la seconda fase dell’opera di Dio fu completata, dopo la crocifissione, l’opera di Dio tesa a sottrarre l’uomo dal peccato (vale a dire, strapparlo dalle mani di Satana) fu compiuta. E quindi, da quel momento in poi, il genere umano doveva solo accettare il Signore Gesù come Salvatore per i suoi peccati che dovevano essere perdonati. A livello teorico, i peccati dell’uomo non costituivano più un ostacolo al suo raggiungimento della salvezza e al suo arrivo al cospetto di Dio, e non erano più ciò su cui Satana faceva leva per accusare l’uomo, perché Dio Stesso aveva compiuto un’opera reale, Si era manifestato a somiglianza e anticipazione della carne peccaminosa, e Dio Stesso era l’offerta per il peccato. Così, l’uomo scese dalla croce, essendo redento e salvato grazie alla carne di Dio, simile alla carne peccaminosa, e quindi, dopo essere stato fatto prigioniero da Satana, l’uomo giunse un gradino più vicino all’accettazione della salvezza al cospetto di Dio. Naturalmente, questa fase dell’opera era la gestione di Dio che si trovava un gradino più in alto dell’Età della Legge ed era di un livello più profondo rispetto all’Età della Legge.
…………
Poi arrivò l’Età del Regno, che è una fase più pratica dell’opera ma è anche la più difficile da accettare per l’uomo. Questo avviene perché più l’uomo si avvicina a Dio, più la verga di Dio si avvicina all’uomo e più chiaramente il volto di Dio appare dinanzi all’uomo. A seguito della redenzione del genere umano, l’uomo ritorna ufficialmente nella famiglia di Dio. L’uomo pensava che ora fosse il momento del piacere, ma subisce un attacco frontale da Dio in un modo che nessuno aveva previsto. Ne risulta che questo è un battesimo di cui il popolo di Dio deve “godere”. Sottoposti a un tale trattamento, gli individui non hanno altra scelta se non quella di fermarsi e pensare tra sé: Io sono l’agnello, perduto per molti anni, per il cui riscatto Dio ha speso così tanto, quindi perché Dio mi tratta in questo modo? È forse il modo di Dio di ridere di me e di mettermi a nudo? … Dopo che sono trascorsi degli anni, l’uomo è logorato dalle intemperie, avendo vissuto le difficoltà della raffinazione e del castigo. Sebbene l’uomo abbia perso la “gloria” e il “fascino” dei tempi passati, è inconsciamente giunto a comprendere la verità di essere un uomo e ad apprezzare gli anni che Dio ha dedicato alla salvezza del genere umano. L’uomo inizia lentamente a detestare la propria inciviltà. Comincia a odiare la sua ferocia, tutti i malintesi nei confronti di Dio e tutte le richieste irragionevoli che Gli ha fatto. Il tempo non può essere riportato indietro; gli eventi passati diventano ricordi pieni di rimpianto dell’uomo e le parole e l’amore di Dio diventano la spinta nella nuova vita dell’uomo. Le ferite dell’uomo guariscono giorno dopo giorno, la sua forza ritorna, si alza in piedi e volge lo sguardo verso il volto dell’Onnipotente … per poi scoprire che Egli è sempre stato al suo fianco e il Suo sorriso e il Suo volto meraviglioso sono ancora così commoventi. Il Suo cuore mostra ancora preoccupazione per il genere umano che ha creato e le Sue mani sono ancora calde e forti come lo erano all’inizio. È come se l’uomo ritornasse al Giardino dell’Eden, ma questa volta egli non ascolta più le lusinghe del serpente, non volta più le spalle al volto di Jahvè. L’uomo si inginocchia davanti a Dio, alza lo sguardo al Suo volto sorridente e offre il suo sacrificio più prezioso: “Oh! Mio Signore! Mio Dio!”
da “L’uomo può essere salvato solamente nell’ambito della gestione di Dio” in La Parola appare nella carne
Da quando l’esistenza di gestione di Dio, Si è sempre dedicato completamente allo svolgimento del Suo lavoro. Malgrado gli nasconda la Sua persona, è sempre stato dalla parte degli uomini, lavorando su di loro, esprimendo la Sua indole, guidando tutta l’umanità con la Sua essenza, e svolgendo la Sua opera su ogni singola persona attraverso la Sua potenza, la Sua saggezza e la Sua autorità, così da dare vita all’Età della Legge, all’Età della Grazia e ora all’Età del Regno. Sebbene Dio occulti la Sua persona, in realtà la Sua indole, il Suo essere, il Suo avere e la Sua volontà nei confronti dell’umanità sono svelati senza riserve alle persone, affinché li vedano e li sperimentino. In altre parole, benché gli esseri umani non possano vedere o toccare Dio, l’indole e l’essenza divine con cui l’umanità è entrata in contatto, sono assolutamente espressioni di Dio Stesso. Non è questa la verità? Indipendentemente dal metodo che usa o da quale prospettiva Dio svolga il Suo lavoro, Egli tratta sempre le persone con la Sua vera identità, facendo ciò che dovrebbe fare e dicendo ciò che dovrebbe dire. Non importa da che posizione Dio parli, potrebbe trovarSi nel terzo cielo, esserSi incarnato oppure essere perfino una persona comune, Egli parla sempre agli uomini con tutto il Suo cuore e la Sua mente, senza inganni o reticenze. Quando porta avanti il Suo lavoro, Dio esprime la Sua parola e la Sua indole, ciò che Egli ha ed è, senza riserva alcuna. Egli guida l’umanità con la Sua vita, il Suo essere e il Suo avere.
da “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso I” in La Parola appare nella carne
Quando Egli comincia a lavorare su qualcuno, quando Egli ha scelto qualcuno, non lo annuncia a nessuno, né lo proclama a Satana, né, tanto meno, compie gesti clamorosi. Egli si limita, in modo molto tranquillo e del tutto naturale, a fare ciò che è necessario. In primo luogo, Egli ti sceglie una famiglia; che tipo di contesto la famiglia abbia, chi siano i tuoi genitori, chi siano i tuoi progenitori – tutto ciò è già stato deciso da Dio. In altre parole, questi aspetti non sono il risultato di decisioni prese sul momento da Dio, bensì si tratta di un’opera intrapresa molto tempo fa. Una volta che Dio ti ha scelto una famiglia, sceglie anche la data in cui nascerai. Nel presente, Dio guarda il momento in cui sei venuto al mondo piangendo guarda la tua nascita, ti guarda mentre pronunci le tue prime parole, ti guarda inciampare e muovere i tuoi primi passi incerti, mentre impari a camminare. Tu fai prima un passo e poi un altro… ora riesci a correre, ora sai saltare, ora sai parlare, ora sei in grado di esprimere i tuoi sentimenti. Per tutto questo tempo, mentre diventate adulti, lo sguardo di Satana è fisso su ciascuno di voi, come una tigre che tiene d’occhio la preda. Ma nello svolgere la Sua opera, Dio non ha mai sofferto di alcun limite di persone, eventi o cose, di spazio o tempo; Egli fa ciò che dovrebbe e fa ciò che deve. Nel processo del diventare adulto, potresti incontrare molte cose che non sono di tuo gradimento, incontrare malattie e frustrazioni. Ma mentre percorri la tua strada, la tua vita e il tuo futuro sono strettamente sotto la cura di Dio. Dio ti dà un’autentica garanzia a vita, poiché Egli è esattamente lì accanto a te, per proteggerti e prenderSi cura di te. Inconsapevole di questo, tu diventi adulto. Cominci ad entrare in contatto con nuove cose e cominci a conoscere questo mondo e questo genere umano. Ogni cosa è fresca e nuova per te. Ti piace fare le tue cose e ti piace fare quel che ti piace. Vivi all’interno della tua umanità, vivi all’interno del tuo spazio di vita e non hai la benché minima percezione dell’esistenza di Dio. Ma Dio veglia su ogni tappa del tuo cammino mentre cresci, e osserva ogni passo avanti che fai. Persino mentre stai apprendendo conoscenza, o studiando scienze, Dio non lascia il tuo fianco per il benché minimo istante. Tu sei esattamente come tutti gli altri in questo, nel processo di venire a conoscenza del mondo e di entrare in contatto con il mondo, hai stabilito i tuoi ideali, hai i tuoi passatempi, i tuoi interessi e coltivi le tue nobili ambizioni. Spesso mediti sul tuo futuro, spesso tracci una bozza di come il tuo futuro potrebbe essere. Ma, indipendentemente da ciò che avviene durante il percorso, Dio vede tutto molto chiaramente. Può accadere che tu stesso ti sia scordato del tuo stesso passato, ma non Dio, e non c’è nessuno che possa comprenderti meglio di quanto Egli faccia. Vivi sotto lo sguardo di Dio, crescendo, maturando. … Dal momento in cui sei nato, per tutto il percorso fino ad ora, Dio ha svolto molta opera su di te, ma Egli non ti dice ogni volta che fa qualcosa. Non sei tenuto a saperlo e, pertanto, non ti viene detto; giusto? (Sì.) Per l’uomo, ogni cosa che Egli fa è importante. Per Dio, è qualcosa che Egli deve fare. Ma nel Suo cuore c’è qualcosa di importante che Egli ha bisogno di fare, che supera di gran lunga qualsiasi altra cosa. Di che si tratta? Si tratta del fatto che, dal momento in cui siete nati fino ad ora, Dio deve garantire la salvezza di ciascuno di voi. Potreste avere la sensazione di non comprendere pienamente, dicendo: “È dunque così importante questa salvezza?” Qual è il significato letterale di “salvezza”? Forse per voi significa pace, o forse per voi significa non sperimentare mai alcun disastro né calamità, vivere bene, condurre una vita normale. Ma nei vostri cuori dovete sapere che non è così semplice. Allora, che cosa è mai questa cosa di cui sto parlando, che Dio deve fare? Che cosa significa per Dio? Si tratta effettivamente di una garanzia della vostra salvezza? In questo preciso momento? No. Allora, che cos’è che fa Dio? Questa salvezza significa impedire che tu venga divorato da Satana. È così importante? Che tu non venga divorato da Satana, pertanto, riguarda la tua salvezza, o no? Questo riguarda la tua salvezza personale, e non ci potrebbe essere nulla di più importante. Una volta che tu sia stato divorato da Satana, né la tua anima, né la tua carne appartengono più a Dio. Dio non ti salverà più. Dio abbandona anime simili e abbandona persone simili. Dico pertanto che la cosa più importante che Dio debba fare è quella di garantire la tua salvezza, di garantire che tu non venga divorato da Satana. È di una certa importanza, no? Allora perché non riuscite a rispondere? Sembra non siate in grado di percepire l’enorme benevolenza di Dio!
Dio fa molto di più che garantire la salvezza delle persone, garantendo che non verranno divorate da Satana; Egli svolge anche un’enorme quantità di opera di preparazione per la scelta di alcuni e per la loro salvezza. In primo luogo, che tipo di carattere hai, in che tipo di famiglia nascerai, chi sono i tuoi genitori, quanti fratelli e sorelle hai, quali sono la situazione familiare e lo stato economico, quali sono le condizioni della tua famiglia – tutto ciò viene per te accuratamente preparato da Dio. … Dall’esterno, sembra che Dio non faccia nulla di sconvolgente per l’uomo; Egli si limita a fare tutto in segreto, con umiltà e in silenzio. Di fatto, però, tutto ciò che Dio fa, lo fa per gettare le fondamenta della tua salvezza, per spianarti la strada e per preparare tutte le condizioni necessarie alla tua salvezza. All’esatto scadere del tempo stabilito per ciascuno, Dio riconduce le persone al Proprio cospetto – quando sopraggiunge il tempo per te di udire la voce di Dio, cioè il tempo in cui ti presenti di fronte a Lui. Nel momento in cui ciò accade, alcune persone sono già divenute a loro volta genitori, mentre altre sono semplicemente figli di qualcuno. In altre parole, alcune persone si sono sposate e hanno avuto figli, mentre altre sono ancora celibi o nubili, e non hanno ancora messo su una propria famiglia. Ma, indipendentemente dalla situazione personale, Dio ha già stabilito il tempo in cui tu verrai scelto e in cui il Suo vangelo e le Sue parole ti raggiungeranno. Dio ha preordinato le circostanze, deciso riguardo a una certa persona o a un certo contesto, attraverso il quale il vangelo ti verrà trasmesso, così che tu possa sentire le parole di Dio. Dio ha già predisposto per te tutte le condizioni necessarie, così che tu, inconsapevolmente, giunga alla Sua presenza e ti ricongiunga alla famiglia di Dio. Tu, inconsapevolmente, segui Dio ed entri nella Sua opera passo-per-passo, entrando nel modo di lavorare di Dio, che Egli ha, passo dopo passo, preparato per te. …ma, indipendentemente da quali siano le ragioni che ti portano a credere in Lui, sono tutte circostanze di fatto preordinate e guidate da Dio, senza alcun dubbio.
Dapprima, Dio ha impiegato diverse modalità per sceglierti e portarti dentro la Sua famiglia. Questa è la prima cosa che Egli fa e è una grazia che Egli elargisce a tutte quante le persone. Ora, con l’opera di Dio negli ultimi giorni, Egli non si limita a elargire la Grazia e benedire l’uomo come ha fatto all’inizio, né spinge le persone a proseguire – questo, a causa del porre le fondamenta dell’opera nell’Età della Grazia. Durante l’opera di questi ultimi giorni, che cosa hanno visto gli uomini di tutti gli aspetti dell’opera di Dio di cui hanno fatto esperienza? Essi, hanno visto non solo l’amore di Dio, ma anche il giudizio e il castigo di Dio. A questo punto, Dio continua a provvedere, sostenere, illuminare e guidare gli uomini, così che essi giungano gradualmente a conoscere le Sue intenzioni, conoscere le parole da Lui pronunciate e la verità da Lui donata all’uomo. Quando gli uomini sono deboli, quando si sentono scoraggiati, quando non hanno dove rivolgersi, Dio userà le Proprie parole per confortarli, consigliarli ed incoraggiarli, così che gli uomini di piccola statura morale possano gradualmente trovare forza, levarsi in piedi in modo positivo e provare il desiderio di collaborare con Dio. Ma quando gli uomini disobbediscono a Dio o Gli resistono, quando rivelano la propria corruzione e si oppongono a Dio, Dio non mostrerà alcuna misericordia nel castigarli e nel disciplinarli. Nei confronti della stupidità, dell’ignoranza, della debolezza ed immaturità dell’uomo, tuttavia, Dio mostrerà tolleranza e pazienza. In tal modo, attraverso tutta l’opera che Dio fa per l’uomo, l’uomo gradualmente matura, cresce e giunge a conoscere le intenzioni di Dio, a conoscere parte della verità, a conoscere quali sono le cose positive e quali sono le cose negative, a conoscere che cosa siano il male e le tenebre. Dio non sempre castiga e disciplina l’uomo, né mostra sempre tolleranza e pazienza. Bensì, Egli provvede a ciascuno in modo diverso, in momenti diversi e a seconda della diversa statura e calibro di ciascuno. Egli fa molte cose per l’uomo e a caro prezzo; l’uomo non percepisce nulla del prezzo o delle cose che Dio compie, eppure tutto ciò che Dio fa, viene in realtà compiuto per ogni singola persona. L’amore di Dio è reale: mediante la grazia di Dio l’uomo evita un disastro dopo l’altro, mentre per la debolezza dell’uomo, Dio mostra tolleranza volta per volta. Il giudizio e il castigo di Dio permettono alle persone di giungere gradualmente a riconoscere la corruzione del genere umano e la propria corrotta essenza satanica. Ciò che Dio provvede, la Sua illuminazione dell’uomo e la Sua guida permettono al genere umano di conoscere sempre più l’essenza della verità e di conoscere sempre più a fondo di che cosa le persone hanno bisogno, quale strada debbano intraprendere, per che cosa vivono, il valore e il significato delle loro vite, e come percorrere la strada che si para loro dinnanzi. Tutte queste cose che Dio compie sono inseparabili dal Suo proposito originario. E qual è, dunque, questo proposito? Lo sapete? Perché Dio usa queste modalità per svolgere la Propria opera sull’uomo? Quali risultati si propone di ottenere? In altre parole, che cosa vuole vedere nell’uomo e che cosa vuole ottenere da lui? Ciò che Dio vuole vedere è che il cuore dell’uomo può essere rianimato. In altre parole, queste modalità che Egli usa per lavorare sull’uomo, sono per risvegliare in continuazione il cuore dell’uomo, risvegliare lo spirito dell’uomo, far sapere agli uomini da dove provengano, chi li guidi, li sostenga e provveda loro, e chi abbia permesso all’uomo di continuare a vivere fino ad ora; non sono rimasti uomini che sappiano chi è il Creatore, chi dovrebbero adorare, che tipo di strada dovrebbero percorrere, e in che modo l’uomo possa essere ammesso al cospetto di Dio; queste modalità vengono usate per rianimare gradualmente il cuore dell’uomo, così che l’uomo conosca il cuore di Dio, comprenda il cuore di Dio e comprenda la grande cura e il pensiero che stanno dietro all’opera di Dio per salvare l’uomo. Quando il loro cuore è rianimato, gli uomini non desiderano più vivere una vita di indole degenerata, corrotta, bensì desiderano perseguire la verità a soddisfazione di Dio. Quando il loro cuore è stato risvegliato, gli uomini sono in grado di rompere definitivamente con Satana, di non essere più danneggiati da Satana, non più controllati o presi in giro da lui. Invece, gli uomini possono cooperare all’opera di Dio e alle Sue parole in modo positivo per soddisfare il cuore di Dio, raggiungendo così il temere Dio e fuggire il male. Questo è il proposito originario dell’opera di Dio.
da “Dio Stesso, l’Unico VI” in La Parola appare nella carne
Sono passate diverse migliaia di anni e l’umanità beneficia ancora della luce e dell’aria donate da Dio, respira ancora l’afflato esalato da Dio Stesso, gode ancora dei fiori, degli uccelli, dei pesci e degli insetti da Lui creati, e di tutte le cose da Lui fornite; giorno e notte si alternano ancora di continuo; le quattro stagioni si susseguono come al solito; le oche che volano nel cielo partono in inverno e fanno ancora ritorno nella primavera successiva; i pesci nell’acqua non lasciano mai i fiumi e i laghi, la loro casa; le cicale a terra cantano a squarciagola durante le giornate estive; i grilli canticchiano delicatamente fra l’erba, in tempo per il vento autunnale; le oche si riuniscono in stormi, mentre le aquile rimangono solitarie; i branchi di leoni si sostengono con la caccia; l’alce non si allontana dall’erba e dai fiori… Ogni tipo di creatura vivente tra tutte le cose parte e ritorna, e poi riparte di nuovo, un milione di cambiamenti si verificano in un batter d’occhio, ma ciò che non cambia sono i loro istinti e le leggi della sopravvivenza. Vivono grazie alle forniture e al nutrimento di Dio e nessuno può modificare i loro istinti, né violare le loro leggi della sopravvivenza. Sebbene l’uomo, che vive tra tutte le cose, sia stato corrotto e ingannato da Satana, non può ancora fare a meno dell’acqua, dell’aria e di tutte le cose create da Dio, vivendo tuttora e proliferando nello spazio da Egli forgiato. Gli istinti degli esseri umani non sono cambiati. L’uomo si basa ancora sui suoi occhi per vedere, sulle orecchie per udire, sul cervello per pensare, sul cuore per comprendere, sulle gambe e sui piedi per camminare, sulle sue mani per lavorare, e così via; tutti i sensi forniti da Dio all’uomo, affinché possa accettare quello che Egli provvede per lui, rimangono inalterati, le facoltà attraverso cui l’uomo collabora con Dio non sono mutate. Le facoltà del genere umano per compiere il dovere di un essere creato, non sono variate, i suoi bisogni spirituali non sono cambiati, il desiderio dell’uomo di trovare le sue origini non è mutato, la volontà dell’uomo di essere salvato dal Creatore non è variata. Questa è la situazione attuale del genere umano, che vive sotto l’autorità di Dio e che ha subito la sanguinosa distruzione operata da Satana. Malgrado il genere umano sia stato esposto all’oppressione di Satana e non si tratti più di Adamo ed Eva dall’inizio della creazione, ma sia invece ricolmo di cose ostili a Dio come la conoscenza, l’immaginazione, le idee, e così via, e saturo dell’indole satanica corrotta, agli occhi di Dio l’umanità è sempre la stessa umanità che Egli plasmò. Il genere umano è ancora governato e diretto da Dio e vive tuttora secondo quanto da Lui previsto. E così, agli occhi del Creatore, l’uomo, che è stato corrotto da Satana, è solamente colmo di sporcizia, con uno stomaco che brontola, con reazioni che sono un po’ lente, una memoria che non è così buona com’era in passato, e un po’ più anziano, ma tutte le funzioni e gli istinti dell’uomo sono rimasti perfettamente intatti. È questo il genere umano che Dio intende salvare. Questa umanità deve solo ascoltare la chiamata del Creatore, udire la Sua voce, e si alzerà in piedi correndo per individuare da dove provenga tale voce. Questo genere umano non deve far altro che vedere la figura del Creatore e diventerà incurante di tutto il resto, abbandonando ogni cosa per dedicarsi a Dio, sacrificando anche la vita per Lui. Quando il cuore dell’uomo comprenderà le toccanti parole del Creatore, rifiuterà Satana e passerà dalla parte di Dio; quando l’umanità avrà completamente lavato via la sporcizia dal suo corpo, e avrà ricevuto ancora una volta le forniture e il nutrimento del Creatore, allora la memoria del genere umano sarà ripristinata e in quel momento l’umanità ritornerà veramente all’autorità del Creatore.
da “Dio Stesso, l’Unico I” in La Parola appare nella carne

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