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6 gennaio 2019

L’opera di Dio, l’indole di Dio, e Dio Stesso III Parte 1



L'opera di Dio, l'indole di Dio e Dio Stesso III

Queste varie condivisioni hanno avuto un notevole effetto su ogni singola persona. D’ora in poi gli uomini potranno finalmente sentire realmente la vera esistenza di Dio e la Sua effettiva vicinanza. Pur credendo in Lui da molti anni, non hanno mai compreso davvero i Suoi pensieri e le Sue idee come fanno adesso, né hanno sperimentato veramente le Sue azioni pratiche come in questo momento. A prescindere che si tratti di conoscenza o di pratica effettiva, quasi tutti hanno imparato qualcosa di nuovo e raggiunto una comprensione superiore, e si sono resi conto dell’errore nelle proprie ricerche passate, della superficialità della propria esperienza, del fatto che troppe cose non sono in armonia con la volontà di Dio e che ciò che più manca all’uomo è la conoscenza della Sua indole. Da parte delle persone, questa conoscenza è di tipo percettivo; per raggiungere il livello di conoscenza razionale sono necessari un approfondimento e un rafforzamento graduali attraverso le esperienze. Prima che gli uomini comprendano davvero Dio, soggettivamente si potrebbe dire che in cuor loro credano nella Sua esistenza, ma non hanno una reale comprensione di questioni specifiche, quali che tipo di Dio Egli sia in realtà, quale sia la Sua volontà, quale sia la Sua indole, e quale sia il Suo vero atteggiamento nei confronti dell’umanità. Ciò compromette notevolmente la fede delle persone in Lui: essa semplicemente non riesce a raggiungere la purezza o la perfezione. Anche se sei faccia a faccia con la parola di Dio, o se ritieni di averLo incontrato attraverso le tue esperienze, non si può ancora dire che tu Lo capisca completamente. Poiché non conosci i Suoi pensieri, né ciò che Egli ama e odia, ciò che Lo fa adirare e ciò che Gli dà gioia, non hai una vera comprensione di Lui. La tua fede è costruita su un fondamento di vaghezza e di immaginazione, basata sui tuoi desideri soggettivi. È ancora lungi dall’essere una fede autentica, e tu sei ancora lontano dall’essere un vero seguace. Le spiegazioni degli esempi tratti da queste storie bibliche hanno permesso agli uomini di conoscere il cuore di Dio, di capire a cosa Egli stesse pensando in ogni fase della Sua opera e per quale motivo l’abbia svolta, quali fossero la Sua intenzione e il suo piano originali quando l’ha compiuta, come sia arrivato alle Sue idee, e come si sia preparato per il Suo piano e l’abbia sviluppato. Tramite queste storie possiamo ottenere una comprensione dettagliata e precisa di ogni specifica intenzione e di ogni reale pensiero di Dio durante i seimila anni della Sua opera di gestione, nonché del Suo atteggiamento verso gli uomini in periodi diversi e in ere diverse. Comprendere a cosa Egli stesse pensando, quali fossero il Suo atteggiamento e l’indole che rivelò mentre affrontava ogni situazione, può aiutare ciascuno a rendersi conto più profondamente della Sua vera esistenza, e a sentire più profondamente la Sua realtà e autenticità. Il Mio obiettivo nel raccontare queste storie non è far conoscere alle persone la storia biblica o aiutarle a prendere dimestichezza con i libri della Bibbia o con i loro personaggi, né tantomeno permettere loro di comprendere il contesto delle azioni di Dio nell’Età della Legge. Il Mio scopo è aiutarle a capire la volontà di Dio, la Sua indole e ogni Sua piccola parte, e a ottenere una comprensione e una conoscenza più autentiche e più accurate di Lui. In questo modo, a poco a poco, il cuore degli uomini riesce ad aprirsi e ad avvicinarsi a Dio, ed essi sono in grado di comprendere meglio Lui, la Sua indole e la Sua essenza e di conoscere meglio il vero Dio Stesso.
La conoscenza della Sua indole, di ciò che Egli ha ed è, può avere un effetto positivo sugli esseri umani. Può aiutarli ad avere più fiducia in Dio e a raggiungere la vera obbedienza e il vero timore nei Suoi confronti. Allora non sono più seguaci ciechi, né Lo adorano pedissequamente. Dio non vuole persone che siano stupide o che seguano pedissequamente la massa, bensì un gruppo di individui che in cuor loro abbiano una comprensione e una conoscenza chiare della Sua indole e possano fungere da Suoi testimoni, persone che non Lo abbandonerebbero mai perché sono consapevoli della Sua amorevolezza, di ciò che Egli ha ed è e della Sua indole giusta. Come Suo seguace, se nel tuo cuore c’è ancora poca chiarezza, oppure c’è ambiguità o confusione riguardo alla vera esistenza di Dio, alla Sua indole, a ciò che Egli ha ed è e al Suo piano per salvare l’umanità, la tua fede non può ottenere la lode di Dio. Egli non vuole che persone di questo tipo Lo seguano, e non gradisce che vengano dinanzi a Lui. Poiché gli individui di questo genere non capiscono Dio, non possono darGli il loro cuore; esso è chiuso a Dio, dunque la loro fede in Lui è piena di impurità. Il loro seguire Dio può soltanto essere definito cieco. Gli uomini possono raggiungere la vera fede ed essere veri seguaci solo se hanno una reale comprensione e conoscenza di Dio, che generano vera obbedienza e vero timore nei Suoi confronti. Solo così possono darGli e aprirGli il proprio cuore. Questo è ciò che Dio vuole, perché soltanto in questo modo tutto ciò che gli uomini fanno e pensano può resistere alla Sua prova e renderGli testimonianza. Qualunque cosa io vi comunichi riguardo all’indole di Dio, a ciò che Egli ha ed è, oppure alla Sua volontà e ai Suoi pensieri in ogni cosa che fa, e da qualunque prospettiva, da qualunque angolazione ve ne parli, vuole aiutarvi a essere più sicuri della Sua vera esistenza, e a comprendere e ad apprezzare più sinceramente il Suo amore e il Suo interessamento per l’umanità, il Suo desiderio sincero di gestirla e di salvarla.
Oggi riassumeremo anzitutto i pensieri, le idee e ogni mossa di Dio da quando Egli ha creato gli esseri umani, e daremo un’occhiata all’opera che ha svolto dalla creazione del mondo all’inizio ufficiale dell’Età della Grazia. Potremo allora scoprire quali pensieri e idee di Dio siano ignoti all’uomo e, in seguito, chiarire l’ordine del Suo piano di gestione e capire bene il contesto in cui Egli ha creato la Propria opera, la relativa fonte e il relativo processo di sviluppo, nonché i risultati che vuole ricavarne, ossia il nocciolo e lo scopo della Sua opera di gestione. Per comprendere queste cose dobbiamo tornare indietro a un periodo lontano, tranquillo e silenzioso, quando ancora gli esseri umani non esistevano…
Quando Dio Si alzò dal Suo letto, il primo pensiero che ebbe fu questo: creare una persona viva, un uomo reale, qualcuno con cui vivere e che fosse il Suo compagno costante. Costui avrebbe potuto ascoltarLo, e Dio avrebbe potuto confidarSi con lui e parlargli. Poi, per la prima volta, Dio prese una manciata di polvere e la usò per creare la prima persona viva che aveva immaginato, quindi diede un nome a questa creatura: Adamo. Come Si sentì dopo aver guadagnato questa persona capace di vivere e di respirare? Per la prima volta provò la gioia di avere una persona cara, un compagno, e sentì anche la responsabilità di essere padre e la relativa preoccupazione. Questa persona capace di vivere e di respirare Gli portò felicità e gioia; Dio si sentì confortato per la prima volta. Questa fu la prima cosa che realizzò, non con i pensieri o addirittura con le parole, ma con le Sue stesse mani. Quando questo tipo di essere – una persona capace di vivere e di respirare – si trovò dinanzi a Dio, fatta di carne e di sangue, con un corpo e una forma, e in grado di parlare con Lui, Egli fu sopraffatto da una gioia che non aveva mai provato prima. Sentì davvero la Propria responsabilità, e questo essere vivente non solo Gli fece tenerezza, ma anche Lo commosse e Gli riscaldò il cuore con ogni sua piccola mossa. Così, quando questo essere vivente si trovò davanti a Dio, quella fu la prima volta che Egli ebbe l’idea di guadagnare altre persone analoghe. Questa fu la serie di eventi innescata dal primo pensiero avuto da Dio. Per Lui, tutti questi eventi si stavano verificando per la prima volta, ma in quegli istanti, qualunque cosa abbia provato all’epoca – gioia, responsabilità, preoccupazione –, non aveva nessuno con cui condividerla. Da quel momento, Dio provò davvero una solitudine e una tristezza che non aveva mai sentito prima. Intuì che gli esseri umani non erano in grado di accettare o comprendere il Suo amore e la Sua sollecitudine, oppure le Sue intenzioni per l’umanità, perciò in cuor Suo continuò a provare sofferenza e dolore. Sebbene avesse fatto queste cose per l’uomo, costui non ne era consapevole e non capiva. Oltre alla felicità, ben presto la gioia e il conforto che l’uomo Gli aveva donato portarono con sé i Suoi primi sentimenti di dolore e di solitudine. Questi erano i pensieri e i sentimenti di Dio all’epoca. Mentre faceva tutte queste cose, in cuor Suo passò dalla gioia alla sofferenza e dalla sofferenza al dolore, il tutto mescolato con l’ansia. Voleva soltanto affrettarsi a comunicare a questa persona, alla razza umana, cosa albergava nel Suo cuore e quali erano le Sue intenzioni. Allora gli uomini sarebbero potuti diventare Suoi seguaci ed essere in armonia con Lui. Non L’avrebbero più ascoltato parlare, bensì sarebbero ammutoliti; non sarebbero più stati all’oscuro di come unirsi a Dio nella Sua opera; soprattutto non sarebbero più rimasti indifferenti alle Sue prescrizioni. Le prime cose che Dio completò sono molto significative e hanno un grande valore per il Suo piano di gestione e per gli esseri umani oggi.
Dopo aver creato tutte le cose e gli uomini, Dio non Si riposò. Non vedeva l’ora di svolgere la Sua gestione e di guadagnare le persone che amava così tanto tra l’umanità.
Dalla Bibbia apprendiamo che in seguito, non molto tempo dopo la creazione degli esseri umani da parte di Dio, un grande diluvio si abbatté sul mondo intero. Noè viene menzionato nel racconto del diluvio, e si può dire che fu la prima persona a ricevere la chiamata di Dio affinché lavorasse con Lui per portare a termine un compito divino. Naturalmente, quella fu anche la prima volta che Dio chiese a una persona sulla terra di fare qualcosa secondo il Suo ordine. Non appena Noè ebbe finito di costruire l’arca, Dio allagò la terra per la prima volta. Quando la distrusse con il diluvio, fu la prima volta che venne assalito dal disgusto per gli esseri umani da quando li aveva creati; fu questo a costringerLo a prendere la dolorosa decisione di sterminare la razza umana con un diluvio. Dopo che quest’ultimo ebbe distrutto la terra, Dio fece il Suo primo patto con gli uomini, promettendo di non fare mai più una cosa simile. Il segno di questo patto fu un arcobaleno. Questo fu il primo patto di Dio con l’umanità, perciò l’arcobaleno fu il primo segno di un patto concesso da Dio; questo arcobaleno è una cosa reale, fisica, che esiste davvero. Spesso è la sua stessa esistenza a infondere a Dio una certa tristezza per la precedente razza umana perduta, e Gli serve anche da costante promemoria di ciò che le accadde… Dio non avrebbe rallentato il Proprio ritmo; non vedeva l’ora di intraprendere la fase successiva della Sua gestione. In seguito, la Sua prima scelta per la Sua opera in Israele ricadde su Abramo. Quella fu anche la prima volta che scelse un simile candidato. Dio decise di iniziare la Sua opera di salvezza dell’umanità attraverso questa persona e di proseguirla tra i suoi discendenti. Nella Bibbia possiamo vedere che furono queste le Sue azioni verso Abramo. Poi Dio fece di Israele la prima terra eletta e cominciò l’opera dell’Età della Legge attraverso il Suo popolo eletto, gli israeliti. Sempre per la prima volta, diede loro regole e leggi precise che l’umanità avrebbe dovuto seguire e le spiegò nel dettaglio. Fu la prima volta che Dio diede agli esseri umani queste regole di base specifiche su come offrire sacrifici, su come vivere, su cosa fare e non fare, su quali feste e giorni osservare, e su quali principi rispettare in tutto ciò che facevano. Fu la prima volta che Egli diede agli uomini regole e principi di base così dettagliati per la loro vita.
Quando dico “la prima volta”, significa che in precedenza Dio non aveva mai portato a termine un’opera simile. Si tratta di qualcosa che prima non esisteva e, pur avendo creato l’umanità e tutti i tipi di creature e di cose viventi, Egli non aveva mai completato quel genere di opera. Essa implicava la gestione degli uomini per mano di Dio; aveva a che fare con loro, e con la loro salvezza e gestione da parte Sua. Dopo Abramo, Dio fece nuovamente una scelta per la prima volta: selezionò Giobbe affinché fosse colui che, sotto la legge, sarebbe stato in grado di resistere alle tentazioni di Satana mentre continuava a temere Dio, a fuggire il male e a renderGli testimonianza. Fu anche la prima volta che Dio consentì a Satana di tentare una persona e che fece una scommessa con lui. Alla fine, per la prima volta, Dio guadagnò qualcuno che fosse capace di rimanere saldo nella propria testimonianza mentre affrontava Satana, una persona che sapesse renderGli testimonianza e svergognare completamente il demonio. Da quando Dio aveva creato l’umanità, Giobbe fu la prima persona in grado di renderGli testimonianza che Egli guadagnò. In seguito, Dio fu ancora più impaziente di continuare la gestione e di intraprendere la fase successiva dell’opera, preparando la Sua scelta seguente e il luogo in cui avrebbe agito.
Dopo aver condiviso tutte queste cose, avete una vera comprensione della volontà di Dio? Egli considera questo esempio di gestione dell’umanità, di salvezza degli uomini, più importante di qualunque altra cosa. Fa queste cose non solo con la mente o con le semplici parole, e soprattutto non le fa a casaccio, bensì secondo un piano, con un obiettivo, con criteri ben precisi e secondo la Sua volontà. È chiaro che quest’opera volta a salvare l’umanità ha un enorme significato per Dio e per l’uomo. Per quanto sia ardua, per quanto grandi siano gli ostacoli, per quanto deboli siano gli esseri umani o per quando profonda sia la loro ribellione, niente di tutto ciò è difficile per Dio. Egli Si dà da fare, prodigando i Suoi sforzi scrupolosi e gestendo l’opera che Lui Stesso vuole svolgere. Sta anche predisponendo ogni cosa e governando tutte le persone e l’opera che vuole completare. In precedenza non è stato fatto nulla di tutto ciò. È la prima volta che Dio usa questi metodi e che paga un prezzo alto per questo importante piano di gestione e di salvezza dell’umanità. Nel frattempo, a poco a poco Egli esprime agli uomini, senza riserve, la Sua opera ardua, ciò che Egli ha ed è, la Sua saggezza e onnipotenza, e ogni aspetto della Sua indole. Rivela sinceramente tutto ciò all’umanità poco per volta, svelando ed esprimendo queste cose come non ha mai fatto prima. Dunque, nell’intero universo, a eccezione delle persone che Dio intende gestire e salvare, non ci sono mai state creature così vicine a Lui, che abbiano avuto una relazione tanto intima con Lui. Nel Suo cuore, gli uomini che Egli vuole gestire e salvare sono la cosa più importante, e Dio li antepone a tutto il resto; anche se per loro ha pagato un prezzo alto, e anche se viene continuamente offeso dalla loro disobbedienza, non li abbandona mai e continua instancabilmente la Sua opera, senza lamentele né rimpianti. Questo, perché sa che prima o poi, un giorno, gli uomini apriranno gli occhi sulla Sua chiamata e saranno mossi dalle Sue parole, riconosceranno che Egli è il Signore del creato e torneranno al Suo fianco…
Oggi, dopo aver sentito queste cose, forse crederete che tutto ciò che Dio fa sia molto normale. Sembra che gli uomini abbiano sempre dedotto dalle Sue parole e dalla Sua opera una parte della Sua volontà per loro, ma c’è sempre una certa distanza tra i loro sentimenti o la loro conoscenza e i Suoi pensieri. Pertanto ritengo necessario comunicare con tutti riguardo al motivo per cui Dio ha creato l’umanità e al contesto dietro il Suo desiderio di guadagnare le persone che sperava di guadagnare. È essenziale condividere questo argomento con tutti, cosicché ognuno possa fare chiarezza nel proprio cuore. Poiché ogni pensiero e ogni idea di Dio, e ogni fase e ogni periodo della Sua opera, si intrecciano con la Sua intera opera di gestione e sono strettamente collegati a essa, quando comprendi i pensieri, le idee e la volontà di Dio in ogni fase dell’opera, capisci anche la fonte dell’opera del Suo piano di gestione. È su queste basi che la tua comprensione di Dio diventa più profonda. Anche se tutte le cose che Dio fece quando creò il mondo per la prima volta, e cui ho accennato in precedenza, sono semplici informazioni per gli uomini contemporanei e sembrano irrilevanti per la ricerca della verità, nel corso della tua esperienza verrà un giorno in cui non le considererai banali quanto un paio di ragguagli o di misteri. Man mano che la tua vita procederà, quando ci sarà una parte dell’attitudine di Dio nel tuo cuore, o quando comprenderai la Sua volontà in modo più accurato e profondo, capirai davvero l’importanza e la necessità di ciò di cui sto parlando oggi. A prescindere dalla misura in cui l’avete accettato, è necessario che comprendiate e conosciate queste cose. Quando Dio fa qualcosa, quando svolge la Sua opera, a prescindere che lo faccia con le Sue idee o con le Sue mani e che sia la prima volta o l’ultima, in definitiva Egli ha un piano, e i Suoi scopi e pensieri sono in tutto ciò che fa. Essi rappresentano la Sua indole ed esprimono ciò che Egli ha ed è. Queste due cose – l’indole di Dio, e ciò che Egli ha ed è – devono essere comprese da ogni singola persona. Una volta che le ha capite, essa può comprendere gradualmente perché Dio fa ciò che fa e dice ciò che dice. Allora sarà in grado di avere più fede per seguire Dio, per cercare la verità e un cambiamento nella propria indole. Vale a dire che la comprensione di Dio da parte dell’uomo e la sua fede in Lui sono inseparabili.
Anche se ciò di cui le persone sentono parlare o che arrivano a capire è l’indole di Dio, ciò che Egli ha ed è, quello che ottengono è la vita che proviene da Dio. Una volta che questa vita sarà stata instillata in te, il tuo timore di Dio diventerà sempre più grande, e la mietitura di questo raccolto avverrà in modo molto naturale. Se non vuoi capire o conoscere l’indole di Dio o la Sua essenza, se non vuoi nemmeno riflettere o concentrarti su queste cose, ti posso dire con certezza che il modo in cui attualmente cerchi la fede in Dio non potrà mai permetterti di soddisfare la Sua volontà o di ottenere la Sua lode. Soprattutto, non potrai mai raggiungere davvero la salvezza. Queste sono le conseguenze finali. Quando le persone non comprendono Dio e non Ne conoscono l’indole, il loro cuore non è mai in grado di aprirsi veramente a Lui. Una volta compreso Dio, inizieranno a capire e ad assaporare con interesse e con fede ciò che alberga nel Suo cuore. Quando lo capirai e lo assaporerai, il tuo cuore si aprirà a Lui gradualmente, a poco a poco. Quando accadrà, ti renderai conto di quanto fossero vergognosi e disprezzabili i tuoi scontri con Dio, le tue pretese verso di Lui e i tuoi desideri eccessivi. Quando il tuo cuore si aprirà veramente a Dio, vedrai che il Suo cuore è un mondo infinito ed entrerai in una dimensione che non hai mai sperimentato prima. Lì non esistono tradimento, inganno, oscurità e malvagità. Ci sono soltanto sincerità e fedeltà, luce e rettitudine, giustizia e gentilezza. È una dimensione piena d’amore e di sollecitudine, di compassione e di tolleranza e, per suo tramite, sentirai la felicità e la gioia di essere vivo. Queste sono le cose che Dio ti rivelerà quando Gli aprirai il tuo cuore. Questo mondo infinito è pieno della Sua saggezza e onnipotenza, e anche del Suo amore e della Sua autorità. Qui puoi vedere ogni aspetto di ciò che Egli ha ed è, ciò che Gli dà gioia, i motivi per cui Si preoccupa, Si intristisce, Si adira… Questo è ciò che può vedere chiunque apra il proprio cuore e permetta a Dio di entrarvi. Egli può entrare nel tuo cuore soltanto se lo apri a Lui. Puoi vedere ciò che Egli ha ed è, e la Sua volontà per te, soltanto se è entrato nel tuo cuore. In quel momento scoprirai che tutto ciò che riguarda Dio è davvero prezioso, che ciò che Egli ha ed è merita veramente che se ne faccia tesoro. In confronto, le persone che ti circondano, gli oggetti e gli eventi della tua vita, e persino i tuoi cari, il partner e le cose che ami sono a malapena degni di essere menzionati. Sono molto piccoli e di scarsissima importanza; avrai la sensazione che gli oggetti materiali non riescano più ad attrarti, e nessuno sarà più in grado di convincerti a pagare alcun prezzo per averli. Nell’umiltà di Dio vedrai la Sua grandezza e la Sua supremazia; inoltre, in qualcosa che aveva fatto e che avevi giudicato molto piccolo, vedrai la Sua saggezza infinita e la Sua tolleranza, la Sua pazienza, sopportazione e comprensione verso di te. Ciò genererà in te l’amore per Lui. Quel giorno capirai che l’umanità vive in un mondo davvero disgustoso e che le persone al tuo fianco, gli eventi della tua vita e persino coloro che ami, il loro amore per te e la loro cosiddetta protezione o sollecitudine nei tuoi confronti non sono nemmeno degni di essere menzionati: ami soltanto Dio, ed Egli è Colui cui tieni maggiormente. Credo che, quando arriverà quel giorno, alcuni diranno: “L’amore di Dio è davvero grande, e la Sua essenza è veramente santa”. In Lui non esistono inganno, malvagità, invidia e discordia, ma soltanto giustizia e autenticità, e tutto ciò che Egli ha ed è dovrebbe essere bramato dagli uomini. Costoro dovrebbero adoperarsi per ottenerlo e aspirarvi. Su quale base è costruita la loro capacità di raggiungerlo? Su quella della comprensione umana dell’indole e dell’essenza di Dio. Perciò capire la Sua indole, ciò che Egli ha ed è, è un insegnamento permanente per ogni persona e un obiettivo perseguito per tutta la vita da chiunque lotti per cambiare la propria indole e per conoscere Dio.
...
da La Parola appare nella carne

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