Fratelli e sorelle, possiate avere pace nel Signore! Per merito della grazia di Dio siamo in grado di riunirci ancora una volta.
Di recente ci sono stati parecchi fratelli e sorelle che hanno letto le parole di Dio Onnipotente mentre indagavano la Sua opera degli ultimi giorni, e ritengono tutti che queste parole siano autorevoli e potenti e che mettano totalmente a nudo la corruzione nel profondo dei nostri cuori. Pensano anche di poter risolvere le nostre difficoltà pratiche e perplessità e di poterci procurare il sostentamento di cui abbiamo bisogno nelle nostre vite, oltre a permetterci di capire moltissime verità che prima non comprendevamo. Dopo un periodo di ricerca e di indagine, parecchie persone hanno verificato nei loro cuori che le parole di Dio Onnipotente sono la voce di Dio Stesso e che Dio Onnipotente è il Signore Gesù ritornato. Tuttavia ci sono altri fratelli e sorelle convinti che anche le parole delle grandi figure spirituali nel mondo religioso contengano la rivelazione e l’illuminazione dello Spirito Santo, che procurino una certa edificazione agli uomini e che siano conformi alla verità. Così non osano confermare se le parole di Dio Onnipotente siano davvero le parole di Dio oppure no. Il fatto che abbiamo dubbi di questo genere dimostra che non riconosciamo le parole di Dio, che non sappiamo distinguere chiaramente le differenze fondamentali tra le parole di Dio e quelle delle persone spirituali. Se non riusciamo a distinguere le parole delle persone spirituali da quelle di Dio, saremo più inclini a seguire e a adulare un individuo e a trattare le parole di Dio come se fossero quelle di un essere umano, e questo ci esporrà maggiormente al rischio di perdere la Sua salvezza. Chiaramente, comprendere questo è indispensabile per ciascuno di noi. La nostra condivisione di oggi spiega “come discernere le parole di Dio da quelle dell’uomo”. Che Dio la illumini e la guidi.
Sappiamo tutti che Dio ha pronunciato molte parole da quando ha iniziato la Sua opera per salvare il genere umano e, a prescindere dal fatto che siano state comunicate dai profeti o dette direttamente da Dio Stesso, sono tutte parole di Dio. Sono tutte la verità, la via e la vita, tutte espressioni dell’indole di Dio e di ciò che Egli ha ed è. Queste parole possono essere la vita degli uomini. Invece le parole delle persone spirituali o di coloro di cui Dio Si avvale sono soltanto la loro interpretazione delle Sue parole; alcune sono lettere che vengono dal fardello che questi individui portano per le chiese e alcune spiegano cosa hanno subito o compreso personalmente sperimentando le parole di Dio. Tutte queste parole non sono la verità e, pur essendo conformi ad essa, pur essendo corrette e procurando al prossimo edificazione e beneficio, sono fondamentalmente diverse dalle parole di Dio e non possono essere pronunciate insieme a loro. Proprio come dice Dio Onnipotente: “La parola di Dio non può essere pronunciata come parola dell’uomo, tantomeno la parola dell’uomo può essere pronunciata come parola di Dio. Gli uomini di cui Dio Si avvale non sono Dio incarnato, e il Dio incarnato non è un uomo usato da Dio; in questo, c’è una differenza sostanziale. […] Come possono le parole di Dio essere le stesse delle parole di un uomo che è stato illuminato? Le parole di Dio incarnato inaugurano una nuova età, guidano l’umanità intera, rivelano i misteri e mostrano all’uomo la direzione verso una nuova età. L’illuminazione ottenuta dall’uomo non è altro che una semplice pratica o conoscenza. Non può guidare tutta l’umanità verso una nuova età o rivelare il mistero di Dio Stesso. Del resto, Dio è Dio e l’uomo è uomo. Dio ha la sostanza di Dio e l’uomo ha la sostanza dell’uomo. Se l’uomo osserva le parole pronunciate da Dio come semplice illuminazione dello Spirito Santo, e considera le parole degli apostoli e dei profeti come parole pronunciate personalmente da Dio, si sbaglia” (dall’Introduzione a La Parola appare nella carne).
Quali sono, dunque, le differenze fondamentali tra le parole di Dio e quelle dell’uomo? Esaminiamo la questione facendo una condivisione insieme.
1. Le parole di Dio sono in grado di iniziare o di finire un’età, mentre quelle dell’uomo possono soltanto addentrarsi nella sua esperienza e interpretazione personali sulla base dell’opera e delle parole di Dio. Non possono andare oltre l’ambito della Sua opera e delle Sue parole.
Tutti noi sappiamo che Dio è il Creatore, che è la verità, la via e la vita e che governa su tutte le cose. Solo le Sue parole possono iniziare una nuova età o finirne una vecchia. Jahvè Dio inaugurò l’Età della Legge e promulgò le leggi e i comandamenti tramite Mosè per guidare le vite degli uomini sulla terra. Disse loro anche come temere Jahvè, come servire Dio, come fare sacrifici; spiegò alle persone come interagire tra loro e quale etica e buonsenso avere. Le parole di Jahvè Dio nell’Età della Legge indicarono principi inequivocabili e una direzione chiara per l’umanità, permettendo alle persone di condurre vite decorose e regolari sulla terra. Nessun essere umano potrebbe emanare simili leggi e comandamenti, solo Dio. Quando arrivò l’Età della Grazia, Dio Stesso Si fece carne e diventò il Signore Gesù, compiendo la fase dell’opera per redimere il genere umano sulla base dell’opera dell’Età della Legge. Il Signore Gesù espresse la via del pentimento e insegnò agli uomini come confessarsi e pentirsi; indicò alle persone dell’Età della Grazia la strada da imboccare. Per esempio, il Signore pretese che raccogliessimo la nostra croce e Lo seguissimo, e anche che Lo amassimo con tutto il nostro cuore e tutta la nostra mente, che fossimo umili, tolleranti e indulgenti nelle interazioni con gli altri e che amassimo gli altri come noi stessi. Queste parole pronunciate dal Signore Gesù erano cose mai dette da Dio nell’Età della Legge; erano parole più nuove, più nobili, e cose che nessun uomo potrebbe dire. Ora Dio Onnipotente è venuto negli ultimi giorni e ha pronunciato milioni di parole. Ha compiuto una fase dell’opera di giudizio e purificazione dell’umanità con le Sue parole sulla base dell’opera di redenzione del Signore Gesù. Le parole di Dio Onnipotente smascherano e giudicano le nostre essenze corrotte e le nostre indoli ribelli, donandoci una vera comprensione delle nostre indoli corrotte e dei fatti e della verità inerenti alla nostra corruzione da parte di Satana. Le parole di Dio Onnipotente ci indicano anche la strada della pratica e dell’ingresso nell’Età del Regno e la strada per cambiare la nostra indole corrotta. Ciò comprende come instaurare una relazione appropriata con Dio, come zittire il nostro cuore dinanzi a Lui, come sottometterci a Lui, come cercare la conoscenza di Dio, come servire secondo la Sua volontà, come cercare di diventare vincitori, in cosa consiste un cambiamento di indole e come ottenerlo. Non solo, ma Dio Onnipotente ha emanato anche comandamenti e decreti amministrativi nell’Età del Regno, consentendoci di avere una vera comprensione dell’indole giusta e santa di Dio. Le parole pronunciate da Dio Onnipotente hanno messo fine all’Età della Grazia e inaugurato l’Età del Regno e non sono mai state dette prima da Dio. A maggior ragione, sono parole che nessun essere umano corrotto potrebbe pronunciare. Fratelli e sorelle, dalle parole di Jahvè Dio, del Signore Gesù e di Dio Onnipotente possiamo dedurre che sono parole capaci di iniziare e finire le età, di indicarci una nuova strada della pratica.
Le parole dell’uomo invece sono diverse. Non sono in grado di mettere fine a una vecchia età né di iniziarne una nuova. Possono soltanto essere discussioni di idee e di interpretazioni personali nell’ambito dell’opera e delle parole di Dio, affinché i Suoi seguaci possano comprendere meglio le Sue parole e adattare la loro pratica di conseguenza. Proprio come dice David nel salmo 34,11: “Venite, figliuoli, ascoltatemi; io v’insegnerò il timor di Jahvè”. Da ciò possiamo dedurre che nell’Età della Legge le parole degli uomini si limitavano ad appoggiare l’opera di Dio per quell’età, permettendo agli altri di avere timore di Jahvè Dio e di seguire la Sua via. Le loro parole non andarono oltre l’ambito dell’opera e delle parole di Jahvè Dio. Nell’Età della Grazia ci furono apostoli e discepoli come Pietro, Matteo, Marco e Paolo, oltre ad alcuni personaggi spirituali più recenti. Tutti scrissero lettere e tennero sermoni per esortare gli uomini nell’ambito dell’opera e delle parole del Signore Gesù, usando le loro esperienze e interpretazioni per sostenere i loro fratelli e sorelle, insegnando alle persone a mettere in pratica le Sue parole, rendendo così testimonianza alla Sua opera di redenzione e diffondendo la Sua salvezza. Chiaramente, a prescindere dal fatto che fossero persone del Vecchio Testamento di cui Dio Si avvaleva oppure gli apostoli e i discepoli del Signore Gesù nel Nuovo Testamento o personaggi spirituali dei tempi recenti, tutti si limitavano a collaborare con l’opera di Dio per quella particolare età e ad appoggiarla. Non potevano andare oltre l’ambito dell’opera e delle parole di Dio per quel periodo. Proprio come dice Dio Onnipotente: “L’uomo esprime la propria esperienza, mentre Dio esprime il Proprio essere: questo essere è la Sua intrinseca indole ed è al di là della portata dell’uomo. L’esperienza dell’uomo consiste nella sua osservazione e nella conoscenza acquisita in base all’espressione del Proprio essere da parte di Dio. Tale osservazione e conoscenza prendono il nome di essere dell’uomo. Sono espresse sul fondamento dell’intrinseca indole dell’uomo e del suo effettivo calibro; di conseguenza vengono anche chiamate essere dell’uomo” (“L’opera di Dio e l’opera dell’uomo” in La Parola appare nella carne). “L’opera che compiono serve solo a preparare una strada adeguata per Dio Stesso o a continuare un aspetto nella gestione di Dio Stesso sulla terra. Tali uomini non sono in grado di compiere l’opera più grande nella Sua gestione e non possono aprire nuove vie d’uscita, né tantomeno concludere tutta l’opera di Dio dell’epoca precedente. Dunque l’opera che svolgono rappresenta soltanto un essere creato nello svolgimento della sua funzione e non può rappresentare Dio Stesso nel compimento del Suo ministero” (“Il mistero dell’incarnazione (1)” in La Parola appare nella carne).
Fratelli e sorelle, la condivisione qui sopra ci dimostra chiaramente che le parole di Dio sono in grado di inaugurare una nuova età e di concluderne una vecchia; sono capaci anche di indicare agli uomini una strada della pratica più nuova e più nobile. Al contrario, le parole dell’uomo non possono iniziare una nuova età, ma soltanto essere una condivisione sui suoi punti di vista e interpretazioni sulla base delle affermazioni di Dio; in questo modo possono prestare soccorso ai loro fratelli e sorelle ma, per quanto le loro esperienze e interpretazioni siano elevate e profonde, non possono superare i limiti dell’opera e delle parole di Dio. Questa è una differenza molto chiara e sostanziale tra le parole di Dio e quelle dell’uomo.
2. Le parole di Dio sono in grado di rivelare i Suoi misteri, ma quelle dell’uomo non sono capaci di rivelarne alcuno.
I misteri di ogni tipo, come la storia segreta dell’opera di Dio, il Suo piano di gestione di seimila anni, quale opera Egli compirà in futuro e come entrare nel Regno dei Cieli, sono cose che solo Dio Stesso conosce ed è in grado di rivelare. Noi esseri umani siamo soltanto creature minuscole, semplici mortali che non riescono assolutamente a indagare le questioni della dimensione spirituale, né tantomeno a rivelare i misteri di Dio. Se Dio Stesso non rivelasse i Suoi misteri, noi esseri umani non saremmo mai capaci di sondarli. Proprio come si legge in Deuteronomio 29,29: “Le cose occulte appartengono a Jahvè, al nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figliuoli, in perpetuo”. Questo ci dice che l’unico a conoscere le cose segrete è Dio, non gli uomini, e che gli esseri umani possono comprenderne le connotazioni solo dopo che sono state rivelate da Dio. Proprio come nel libro di Malachia del Vecchio Testamento, che profetizzò chiaramente la venuta di Elia dinanzi al Signore ma, quando Elia venne, nessuno lo riconobbe. Questo mistero fu rivelato solo dopo la venuta del Signore Gesù e soltanto allora le persone seppero che Giovanni Battista era l’Elia della profezia. Inoltre il Signore Gesù rivelò i misteri del Regno dei Cieli, come “Ravvedetevi, perché il Regno de’ Cieli è vicino” (Matteo 4:17) e “Non chiunque Mi dice: Signore, Signore, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli” (Matteo 7:21). È stato solo grazie ai misteri rivelati dal Signore Gesù che siamo arrivati a capire che solo chi si pente davvero e diventa una persona disposta a fare la volontà di Dio può entrare nel Regno dei Cieli. Se il Signore Gesù non avesse rivelato i misteri del Regno dei Cieli, non avremmo modo di interpretare la volontà e le prescrizioni di Dio e sarebbe molto difficile per noi mettere in pratica la Sua volontà.
Dio Onnipotente è venuto negli ultimi giorni e non solo ha adempiuto tutte le profezie pronunciate dal Signore Gesù, ma ha anche svelato all’umanità tutti i misteri importanti inerenti al piano di gestione di Dio. Proprio come dice Dio Onnipotente: “L’opera che ho portato avanti per migliaia di anni sarà completamente rivelata all’uomo solo negli ultimi giorni. Solo ora ho svelato all’uomo il pieno mistero della Mia gestione. L’uomo conosce lo scopo della Mia opera e inoltre ha ottenuto la comprensione di tutti i Miei misteri. E ho detto all’uomo tutto circa la destinazione che lo preoccupa. Ho già svelato all’uomo tutti i Miei misteri, che erano rimasti nascosti per oltre cinquemilanovecento anni” (“L’opera di diffusione del Vangelo è anche l’opera di salvezza dell’uomo” in La Parola appare nella carne). “Questa fase dell’opera ti chiarirà la legge di Jahvè e la redenzione di Gesù, ed è intesa principalmente a farti comprendere tutta l’opera del piano di gestione di Dio di 6.000 anni, apprezzare tutto il significato e la sostanza di questo piano di gestione di 6.000 anni, e capire lo scopo di tutta l’opera svolta da Gesù e le Sue parole, e persino la tua cieca fiducia nella Bibbia e l’adorazione che nutri per la sacra Scrittura. Ciò ti permetterà di comprendere tutto questo. Arriverai a capire sia l’opera svolta da Gesù che l’opera di Dio oggi; comprenderai e vedrai tutta la verità, la vita e la via. […] Questa fase attuale, dunque, porterà l’opera di Dio a una fine completa e ne fornirà la conclusione. Tutti arriveranno a comprendere e conoscere il piano di gestione di Dio. Tutti i concetti dell’uomo, le sue intenzioni, la sua comprensione errata, le sue concezioni per quanto riguarda l’opera di Jahvè e di Gesù, le sue opinioni circa i Gentili, e i suoi altri errori e deviazioni saranno corretti. L’uomo conoscerà tutti i sentieri giusti della vita, e tutta l’opera svolta da Dio, e tutta la verità. Quando tutto ciò accadrà, questa fase dell’opera giungerà al termine” (“La visione dell’opera di Dio (2)” in La Parola appare nella carne).
Le parole di Dio Onnipotente hanno svelato i misteri del piano di gestione di seimila anni, gli obiettivi di Dio per la gestione dell’umanità, il significato del fatto di assumere nomi diversi in età diverse, oltre ai misteri dell’incarnazione. Hanno rivelato anche come l’umanità intera si è evoluta fino a oggi, come Satana corrompe gli esseri umani, come Dio opera per salvare l’umanità e come compie l’opera di giudizio negli ultimi giorni per trasformare e purificare le persone. Ci dicono inoltre come Dio mette fine alle età, come si realizzerà il Regno di Cristo e quali saranno la destinazione futura e l’esito finale dell’umanità. Non solo, ma persino le domande cui gli uomini non sono riusciti a rispondere nel corso delle età hanno trovato risposta nelle parole di Dio Onnipotente, per esempio quelle riguardanti il significato delle espressioni “essere rapiti”, “primi frutti maturi”, “144.000 figli maschi vittoriosi”, “l’albero della vita”, “l’acqua del fiume della vita”, “giudizio dinanzi al grande trono bianco”, “lo stagno di fuoco e di zolfo” e “ade e inferno”. Per generazioni, nemmeno una persona è riuscita a rivelare questi misteri, ma Dio Onnipotente, Cristo degli ultimi giorni, li ha svelati tutti. Solo dopo che Dio Onnipotente ha rivelato queste cose abbiamo acquisito una vera comprensione e un vero riconoscimento dell’opera di Dio, della Sua volontà e delle Sue prescrizioni per l’umanità, della Sua indole ed essenza, oltre a ciò che Egli ha ed è.
Fratelli e sorelle, a questo punto della nostra condivisione riusciamo a capire che le parole di Dio sono in grado di rivelare i Suoi misteri, di svelare i misteri che sono nascosti, mentre gli esseri umani non potrebbero mai rivelare i misteri di Dio. Questa è un’altra differenza sostanziale tra le parole dell’uomo e quelle di Dio.
3. Le parole di Dio riescono a smascherare la natura corrotta degli uomini, le loro indoli, i loro pensieri e le loro idee corrotti e i loro comportamenti ribelli, mentre gli esseri umani non sono in grado di rivelare l’essenza corrotta dell’umanità.
Dio è il Creatore e riesce a vedere nel profondo del cuore umano; conosce la nostra natura ed essenza di esseri umani corrotti. È per questo che solo Lui è in grado di rivelare il peccato che gli uomini non scoprirebbero mai. Noi invece siamo soltanto esseri creati e non riusciamo assolutamente a indagare la nostra essenza né abbiamo la capacità di rivelare la nostra natura corrotta. Possiamo solo parlare delle nostre interpretazioni delle nostre indoli sataniche corrotte dopo che Dio ha rivelato la nostra corruzione e, anche in tal caso, la nostra interpretazione non riesce mai a raggiungere il livello delle Sue rivelazioni. Proprio come dice il Signore Gesù: “Voi avete udito che fu detto agli antichi: ‘Non uccidere’, e ‘Chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale’; ma Io vi dico: chiunque s’adira contro al suo fratello, sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto al suo fratello ‘raca’, sarà sottoposto al Sinedrio; e chi gli avrà detto ‘pazzo’, sarà condannato alla geenna del fuoco. […] Voi avete udito che fu detto: ‘Non commettere adulterio’. Ma Io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore” (Matteo 5:21-22, 27-28). Questo ci dimostra che prima che il Signore Gesù rivelasse la corruzione dell’umanità, pensavamo tutti cose come: “Anche se ci ho pensato, non ho commesso materialmente alcun omicidio o adulterio, perciò non è davvero peccato”. Solo attraverso le rivelazioni delle parole del Signore Gesù ci siamo resi conto che arrabbiarci con i nostri fratelli e sorelle è peccato e che commettere un adulterio nei nostri cuori equivale a commettere il peccato dell’adulterio. Da ciò possiamo dedurre che le parole del Signore Gesù hanno rivelato la nostra corruzione, di cui non ci eravamo mai accorti prima, e ciò che hanno mostrato della nostra corruzione è andato oltre ciò che è stato mostrato dalle leggi e dai comandamenti. Se non fosse stato per le rivelazioni del Signore Gesù, non avremmo mai capito la nostra corruzione. Inoltre il Signore Gesù rimproverò gli scribi e i farisei dicendo: “Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaion belli di fuori, ma dentro son pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia. Così anche voi, di fuori apparite giusti alla gente; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità” (Matteo 23:27-28). Sappiamo tutti che gli scribi e i farisei erano molto esperti nella Scrittura e servivano sempre Jahvè Dio nel tempio, oltre a predicare spesso ai credenti. Godevano davvero del rispetto e del sostegno di coloro che avevano sposato la fede ebraica, i quali non si accorgevano affatto dei loro comportamenti ribelli. Non avevano alcun discernimento riguardo agli scribi e ai farisei. Il Signore Gesù, tuttavia, smascherò la loro essenza ipocrita, colpendo nel segno. Solo allora i credenti capirono che il modo in cui i farisei soffrivano e si adoperavano non doveva essere ammirato e adorato dagli altri; non si adoperavano sinceramente per Dio, bensì lavoravano sodo nell’interesse del proprio status e sostentamento. Non erano veri credenti. Ciò evidenzia che le parole di Dio riescono a mettere a nudo l’essenza dell’umanità e a smascherare la corruzione nascosta in fondo ai cuori umani.
Ora diamo un’occhiata insieme a un passo della parola di Dio Onnipotente che rivela la mancanza di vera devozione verso Dio da parte degli uomini. Dio Onnipotente dice: “Tutti coloro che hanno memoria ammetteranno questo fatto: l’uomo vive per se stesso ed è fedele a se stesso. Non credo che la vostra risposta sia del tutto corretta, perché ognuno di voi vive rispettivamente la propria vita, ognuno lotta nella propria angoscia. Di conseguenza, ciò a cui siete fedeli sono le persone che amate e le cose che vi soddisfano, e non siete del tutto fedeli a voi stessi. Poiché ciascuno di voi è condizionato dalle persone, dagli avvenimenti e dalle cose che ha intorno, non siete davvero fedeli a voi stessi. Dico queste parole non per elogiare l’essere fedeli a voi stessi, ma per mettere a nudo la vostra fedeltà verso qualsiasi cosa. Perché in tutti questi anni non ho mai ottenuto fedeltà da nessuno di voi. Mi avete seguito per tutti questi anni, eppure non Mi avete mai dato un briciolo di fedeltà. Anzi, avete ruotato intorno alle persone che amate e alle cose che vi soddisfano, al punto che le tenete sempre strette ai vostri cuori e non vi rinunciate mai, in ogni momento e luogo. […] Per quanto possiate sacrificare qualcosa per Me, ciò non vi rappresenta del tutto e non dimostra che è a Me che siete realmente fedeli. Vi impegnate nelle imprese che vi appassionano: alcuni di voi sono fedeli ai figli e alle figlie, altri ai mariti, alle mogli, alle ricchezze, al lavoro, ai superiori, al prestigio o alle donne. Non avete mai provato stanchezza o fastidio per ciò a cui siete fedeli; anzi, anelate sempre più a possedere le cose a cui siete fedeli in quantità maggiore e di migliore qualità, e non avete mai perso la speranza. Io e le Mie parole veniamo sempre relegati all’ultimo posto tra le cose di cui siete appassionati e non avete altra scelta se non collocarci in fondo alla lista. Alcuni lasciano addirittura l’ultimo posto a qualcosa a cui essere fedeli che devono ancora scoprire. Non Mi hanno mai serbato nei loro cuori, nemmeno in minima parte. Forse penserete che vi chieda troppo o che vi accusi ingiustamente, ma avete mai considerato il fatto che, quando state trascorrendo felicemente del tempo con la vostra famiglia, mai una volta Mi siete stati fedeli? In momenti come questo, la cosa non vi addolora? Quando i vostri cuori sono colmi di gioia nel vedervi ripagati delle vostre fatiche, non provate sconforto per non esservi forniti di sufficiente verità? Quando avete pianto per non aver ricevuto la Mia approvazione? Vi lambiccate il cervello e vi date un gran da fare per i vostri figli e le vostre figlie, eppure non siete ancora soddisfatti; credete ancora di non essere stati coscienziosi verso di loro, di non averci messo tutto l’impegno. Ma, nei Miei confronti, siete sempre stati negligenti e incuranti, conservandoMi solo nei vostri ricordi e ma non nei vostri cuori” (“A chi sei fedele?” in La Parola appare nella carne).
Le parole di Dio Onnipotente smascherano con molta incisività la corruzione innata del genere umano e ci convincono fino in fondo. Attraverso le Sue parole, unite alla riflessione sul nostro comportamento, riusciamo a capire che siamo profondamente corrotti da Satana e che resistiamo e ci ribelliamo a Dio per natura. Non amiamo neanche lontanamente la verità. Anche se, dopo essere diventati credenti, in apparenza lavoriamo e ci adoperiamo per Dio, siamo davvero devoti solo alle persone, alle questioni e alle cose che amiamo, e cerchiamo soltanto il nostro futuro, la nostra destinazione e le nostre speranze. Tentiamo di usare il nostro lavoro e i nostri sforzi personali per condurre transazioni con Dio, per ottenere qualcosa da Lui. Ciò non è vera devozione o vero amore per Dio; non serve davvero a soddisfarLo. Pensateci: se Dio non avesse fatto queste rivelazioni, chi tra noi conoscerebbe la nostra natura, che consiste nel ribellarci a Lui? A parte Dio, chi riuscirebbe a comprendere l’essenza dell’umanità, e quale persona potrebbe smascherare così accuratamente l’indole ribelle del genere umano? Da ciò è evidente che solo Dio è in grado di smascherare la corruzione dell’umanità e che, senza le Sue rivelazioni, non comprenderemmo mai la nostra essenza corrotta di esseri umani. Questa è la terza differenza fondamentale per discernere tra le parole di Dio e quelle dell’uomo.
Fratelli e sorelle, questa condivisione ci ha dimostrato che ci sono grandi differenze fondamentali tra le parole di Dio e quelle dell’uomo. Le parole di Dio sono in grado di inaugurare una nuova età e di concluderne una vecchia, di rivelare i misteri di Dio Stesso e di smascherare l’essenza corrotta dell’umanità. Invece le parole degli uomini non sono affatto così: non sono in grado di iniziare una nuova età, di rivelare i misteri di Dio o di smascherare l’essenza corrotta dell’umanità. Le parole umane possono solo discutere esperienze e interpretazioni personali sulla base di come gli uomini subiscono l’opera e le parole di Dio, oltre il cui ambito non possono andare. Una volta comprese le tre differenze fondamentali tra le parole di Dio e quelle dell’uomo, riusciremo a discernere le parole pronunciate da Dio da quelle pronunciate dall’uomo. Confido che, grazie alla condivisione qui sopra, tutti coloro che hanno cuore e spirito riescano a capire che le parole di Dio Onnipotente sono uscite dalla bocca di Dio Stesso. Purché leggiamo più spesso le parole di Dio Onnipotente, saremo in grado di percepire la loro autorità e potenza, di comprendere i misteri del Suo piano di gestione di seimila anni, di vedere la Sua indole giusta e inviolabile e di riconoscere la verità della nostra corruzione per opera di Satana. In questo modo, più indaghiamo le parole di Dio Onnipotente, e più avremo la certezza che Egli sia il Signore Gesù ritornato. Grazie a Dio per la Sua rivelazione e guida! Spero che questa condivisione vi sia utile, fratelli e sorelle.
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente
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