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4 gennaio 2020

Gli uomini sono peccatori, ma il sacrificio per il peccato del Signore Gesù è efficace per sempre. Se confessiamo i nostri peccati al Signore, Egli ci perdonerà. Agli occhi di Dio siamo senza peccato, quindi possiamo entrare nel Regno dei Cieli!

Risposta: Il Signore Gesù ha perdonato i peccati del genere umano, ma ciò non significa che l’uomo non pecchi. Non significa che l’uomo sia stato liberato dal controllo da parte dei suoi peccati o abbia raggiunto la santità. Il Signore Gesù perdona i peccati dell’uomo. In questo contesto, cosa significa effettivamente “peccato”? Si riferisce ad adulterio, furto, ecc.; ogni cosa che violi le leggi, i comandamenti o le parole di Dio è peccato. Anche ogni azione che resista a Dio, Lo condanni o Lo giudichi è peccato. Qualsiasi bestemmia contro Dio è peccato, un peccato che non può essere perdonato. Nell’Età della Grazia, il Signore Gesù servì da sacrificio per il peccato per l’umanità.

3 gennaio 2020

Passi scelti tratti dai quattro brani della parola di Dio su “In merito alla Bibbia”

1. Per molti anni il tradizionale strumento della fede umana (quella del Cristianesimo, una delle tre religioni principali al mondo) ha consistito nella lettura della Bibbia; allontanarsi da essa significa non avere fede nel Signore, è espressione di eterodossia e di eresia, e anche quando gli uomini leggono altri libri, il fondamento di quest’ultimi deve essere la spiegazione della Bibbia. Vale a dire che, se dici di credere nel Signore, devi leggere la Bibbia, nutrirtene, e al di fuori di essa non devi venerare alcun libro che non la coinvolga. Se lo fai, tradisci Dio. Dal momento in cui è esistita la Bibbia, la fede nel Signore da parte delle persone è stata fede nella Bibbia. Invece di dire che gli esseri umani credono nel Signore, è meglio affermare che credono nella Bibbia; piuttosto di sostenere che hanno iniziato a leggerla, è meglio dichiarare che hanno iniziato a crederle; e anziché ammettere che sono ritornati davanti al Signore, sarebbe meglio dire che sono tornati di fronte alla Bibbia. In tal modo le persone la adorano come se fosse Dio, come se si trattasse della loro linfa vitale, e perderla significherebbe il venire meno della propria vita.

2 gennaio 2020

La giovinezza senza rimpianti


di Xiaowen, Città di Chongqing

“‘Amore’, si riferisce a un’emozione pura, senza imperfezione, in cui si usa il proprio cuore per amare, sentire ed essere premurosi. In amore non ci sono condizioni, barriere o distanze. In amore non esiste sospetto, inganno e astuzia. In amore non c’è distanza e niente è impuro” (“Amore puro senza macchia” in “Seguire l’Agnello e cantare dei canti nuovi”). Una volta questo inno della parola di Dio mi aiutò a superare il dolore di una lunga, anzi interminabile, detenzione carceraria che durò 7 anni e 4 mesi. Anche se il governo del PCC mi ha rubato gli anni più belli della mia giovinezza, ho ricevuto la verità più preziosa e più reale da Dio Onnipotente e dunque non ho lamentele né rimpianti.

29 dicembre 2019

Parola di Dio "Il mistero dell’incarnazione (3)"

Quando Dio compie la Sua opera, non viene per impegnarSi in alcuna costruzione o movimento, ma per svolgere il Suo ministero. Ogni volta che Egli Si fa carne, è solo per realizzare una fase dell’opera e aprire una nuova età. Ora l’Età del Regno è arrivata, e così la preparazione per il Regno. Questa fase dell’opera non è il lavoro dell’uomo, non è per lavorare l’uomo fino a un determinato livello; serve solo a completare una porzione dell’opera di Dio. Ciò che Egli compie non è il lavoro dell’uomo, non è per ottenere un certo risultato nel lavorare l’uomo prima di lasciare la terra; serve a svolgere il Suo ministero e a finire l’opera che Egli deve compiere, che consiste nel fare preparativi idonei per la Sua opera sulla terra, e diventare così glorificato. L’opera del Dio incarnato è diversa da quella di coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Quando Dio svolge la Sua opera sulla terra, è interessato solo al compimento del Suo ministero. Per quanto concerne tutte le altre questioni slegate dal Suo ministero, Egli praticamente non vi prende parte, addirittura al punto di chiudere un occhio. Svolge semplicemente l’opera che deve compiere, e in particolare non Si interessa al lavoro che l’uomo deve fare. L’opera che svolge è solo quella legata all’epoca in cui Egli è e al ministero che deve compiere, come se tutte le altre questioni non fossero di Sua responsabilità. Egli non Si munisce di una conoscenza più basilare sul vivere come un uomo e non acquisisce altre capacità sociali né qualunque altra cosa l’uomo comprenda. Non mostra alcun interesse per tutto ciò di cui l’uomo dovrebbe essere dotato, e svolge semplicemente l’opera che è Suo dovere. E così, per come la vede l’uomo, il Dio incarnato è carente in troppe cose, persino al punto di chiudere un occhio su molte delle cose che un uomo dovrebbe avere, e non ha alcuna comprensione di tali questioni. Cose come la comune conoscenza della vita, nonché i principi per governare la condotta personale e l’interazione con altri, sembrano non avere alcuna relazione con Lui. Ma tu semplicemente non puoi percepire un minimo segno di anormalità nel Dio incarnato. Vale a dire, la Sua umanità mantiene solo la Sua vita come uomo comune con il normale ragionamento del Suo cervello, dandoGli la capacità di discernere tra giusto e sbagliato. Egli, tuttavia, non è dotato di nient’altro, di alcuna delle cose destinate solo all’uomo (esseri creati). Dio Si fa carne soltanto per compiere il Suo ministero. La Sua opera è diretta a un’intera epoca e non a una persona o a un luogo specifico. La Sua opera è diretta all’intero universo. Questa è la direzione della Sua opera e il principio secondo cui Egli opera. Ciò non può essere alterato da alcuno e l’uomo non può prendervi parte. Ogni volta che Dio Si fa carne, porta con Sé l’opera di quell’epoca e non l’intento di vivere accanto all’uomo per venti, trenta, quaranta o addirittura settanta, ottant’anni cosicché egli possa comprenderLo meglio e farsi un’idea di Lui. Non ce n’è alcun bisogno! Farlo non approfondirebbe affatto la conoscenza che l’uomo ha dell’indole innata di Dio; invece, aumenterebbe solo le sue nozioni e renderebbe antiquate le nozioni e i pensieri dell’uomo. E così tutti voi dovete capire esattamente qual è l’opera del Dio incarnato. Potrebbe essere che non comprendiate le Mie parole: “Non vengo per fare l’esperienza della vita di un uomo comune”? Avete dimenticato le parole: “Dio non viene sulla terra per vivere la vita di un uomo comune”? Non capite lo scopo di Dio nel farSi carne, né conoscete il significato di “Come potrebbe Dio venire sulla terra con l’intento di fare l’esperienza della vita di un essere creato?” Dio viene sulla terra solo per completare la Sua opera, e così la Sua opera sulla terra è di breve durata. Egli non viene sulla terra con l’intento che lo Spirito di Dio coltivi la Sua carne fino a farLo diventare uno straordinario leader della Chiesa. Quando Dio viene sulla terra, è la Parola che Si fa carne; l’uomo, tuttavia, non è a conoscenza della Sua opera e Gli attribuisce forzatamente alcune cose. Ma tutti dovete rendervi conto che Dio è la Parola fattaSi carne, non una carne coltivata dallo Spirito di Dio per ricoprire temporaneamente il ruolo di Dio. Dio Stesso non è coltivato, bensì è la Parola fattaSi carne, e oggi svolge ufficialmente la Sua opera tra tutti voi. Sapete e riconoscete tutti che l’incarnazione di Dio è un dato di fatto, ma fingete di avere una comprensione che, in realtà, non possedete. Non comprendete affatto l’opera del Dio incarnato né il significato e la sostanza del Suo farSi carne, e vi limitate a recitare pedissequamente le parole pronunciate da altri. Credi che il Dio incarnato sia come lo concepisci tu?

28 dicembre 2019

Buon Natale da Bitter Winter e una preghiera per chi è in carcere

In questo giorno santo custodiamo nel nostro cuore i nostri lettori e tutte le persone che in Cina soffrono, tra cui i nostri giornalisti ancora in carcere
Il messaggio scritto sulla cartolina natalizia (tratto da Facebook)
Il messaggio scritto sulla cartolina natalizia (tratto da Facebook)
Massimo Introvigne
Il Natale è gioia, ma quest’anno a Londra una bambina di sei anni ha vissuto un’esperienza speciale. Aveva acquistato in un negozio vicino a casa alcune cartoline di Natale che voleva spedire ai suoi amici e ha scoperto che erano state fabbricate in Cina. All’interno di una di esse ha trovato un messaggio scritto dai detenuti stranieri della prigione di Qingpu a Shanghai «costretti a lavorare contro la loro volontà». La ragazza e la sua famiglia hanno pensato che si trattasse uno scherzo, ma il messaggio menzionava Peter Humphrey, un giornalista britannico che era stato detenuto in quel carcere. La famiglia ha contattato il giornalista che ha confermato l’autenticità del messaggio e che il lavoro degli schiavi è effettivamente comune nella prigione di Qingpu. Grazie ai media britannici è presto scoppiato uno scandalo e la società produttrice delle cartoline ha dovuto ritirarle dal mercato e sospendere la produzione in Cina.

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