Versetti biblici di riferimento:
Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello e si rase il capo e si prostrò a terra e adorò e disse: “Nudo sono uscito dal seno di mia madre, e nudo tornerò in seno della terra; l’Eterno ha dato, l’Eterno ha tolto; sia benedetto il nome dell’Eterno” (Giobbe 1:21-22).
E Dio disse: “Prendi ora il tuo figliuolo, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e vattene nel paese di Moriah, e offrilo quivi in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò”. … E Abrahamo stese la mano e prese il coltello per scannare il suo figliuolo (Genesi 22:2, 10).
Essi son quelli che non si sono contaminati con donne, poiché son vergini. Essi son quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati di fra gli uomini per esser primizie a Dio ed all’Agnello. E nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili (Apocalisse 14:4-5).
Parole di Dio attinenti:
Gesù fu in grado di portare a termine l’incarico divino, l’opera di redenzione di tutta l’umanità, perché prestò attenzione alla volontà di Dio, senza progetti e considerazioni personali. Allo stesso modo Egli era in intimità con Lui, Dio Stesso, qualcosa che voi tutti comprendete molto bene. (In realtà, Egli era il Dio Stesso a Cui venne resa testimonianza da Dio; lo sottolineo qui per utilizzare la realtà di Gesù al fine di illustrare la questione.) Egli fu in grado di collocare il piano di gestione divina al centro, pregando sempre il Padre celeste e cercando la Sua volontà. Pregava e diceva: “Dio Padre! Realizza ciò che è la Tua volontà e non agire secondo le Mie intenzioni; vorrei che Tu seguissi il Tuo progetto. L’uomo sarà anche debole, ma perché dovresti preoccuparTi di lui? Come potrebbe l’uomo essere oggetto della Tua apprensione, l’uomo che è come una formica in mano Tua? Nel Mio cuore, desidero solo compiere la Tua volontà e vorrei che Tu potessi fare ciò che vuoi in Me secondo i Tuoi propositi”. In cammino verso Gerusalemme, Gesù sperimentò l’agonia, come se il Suo cuore fosse stato trafitto da un coltello, e ciononostante non ebbe la minima intenzione di rimangiarSi la parola data; c’era sempre una forza potente che Lo obbligava ad andare avanti verso il luogo della Sua crocifissione. Infine, Egli venne inchiodato alla croce e assunse le sembianze della carne peccatrice, completando l’opera di redenzione del genere umano ed innalzandoSi sulle catene della morte e degli inferi. Davanti a Lui la morte, l’inferno e l’Ade persero il loro potere e furono vinti. Egli visse per trentatré anni, durante i quali fece sempre il massimo per compiere la volontà di Dio, secondo l’opera divina dell’epoca, non tenendo mai conto del Proprio guadagno personale o della Propria perdita, e pensando sempre alla volontà di Dio Padre. Così, dopo che Gesù venne battezzato, Dio disse: “Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto”. Poiché il Suo servizio davanti a Dio era in sintonia con la volontà divina, Dio pose sulle Sue spalle il pesante fardello di riscattare tutta l’umanità e fece andare avanti Gesù per realizzarlo, perché Egli era qualificato e autorizzato a portare a termine questo importante compito.
da “Come servire Dio conformemente alla Sua volontà” in La Parola appare nella carne
Coloro che sono al servizio di Dio dovrebbero essere intimi con Lui, dovrebbero essere amati da Lui e capaci della massima devozione verso di Lui. Indipendentemente dal fatto che tu agisca alle spalle delle persone o davanti a loro, sarai capace di ottenere la gioia di Dio davanti a Lui, di rimanere saldo di fronte a Lui e, a prescindere da come verrai trattato dagli altri, percorrerai sempre il tuo cammino e ti prenderai cura del fardello di Dio. Solo così si è in intimità con Lui. Il fatto che gli intimi di Dio siano in grado di servirLo personalmente è perché è stato affidato loro un grande incarico divino e il Suo fardello, sono capaci di guardare al cuore di Dio come al loro, e al peso di Dio come al proprio, e non considerano affatto se guadagnano o perdono delle possibilità: anche quando non hanno prospettive e non guadagneranno nulla, crederanno sempre in Dio con un cuore amorevole. E quindi questo tipo di persona è intimo con Lui. Coloro che sono in intimità con Dio sono anche i Suoi confidenti; solo i Suoi confidenti possono condividere la Sua irrequietezza e i Suoi desideri e, sebbene la loro carne sia dolorante e debole, sono in grado di sopportare il dolore e di abbandonare ciò che amano pur di compiacerLo. Dio dà più fardelli a tali persone, e ciò che Egli farà si esprime attraverso di loro. Queste persone sono, dunque, amate da Dio, sono servi di Dio secondo il Suo cuore, e solo persone siffatte possono governare insieme a Lui.
da “Come servire Dio conformemente alla Sua volontà” in La Parola appare nella carne
Ciò significa che chi esegue veramente la volontà di Dio può proferire la lode dal profondo del proprio cuore in mezzo al giudizio, al castigo e alle prove di Dio, ed è in grado di obbedire pienamente a Dio e rinunciare a se stesso, amando in tal modo Dio con cuore sincero, determinazione e purezza; così è chi è completo, ed è altresì l’opera che Dio vuole fare, ed è ciò che Dio vuole compiere.
da “Sulle fasi dell’opera di Dio” in La Parola appare nella carne
Nella sua fede in Dio, Pietro ha cercato di compiacere Dio in tutto ciò che ha fatto, ed ha cercato di obbedire a tutto ciò che è venuto da Dio. Senza il più piccolo lamento, è stato in grado di accettare il castigo ed il giudizio, così come la raffinatezza, l’afflizione e l’angustia nella sua vita, nessuno dei quali avrebbe potuto intaccare il suo amore per Dio. Non è questo l’amore estremo per Dio? Non è questo l’adempimento del dovere di una creatura di Dio? Castigo, giudizio, tribolazione, sei in grado di raggiungere obbedienza fino alla morte e questo è quello che dovrebbe essere realizzato da una creatura di Dio, questa è la purezza dell’amore per Dio. Se l’uomo può arrivare a tanto, allora egli è una creatura qualificata di Dio e non c’è nulla che soddisfi meglio il desiderio del Creatore.
da “Il successo o il fallimento dipendono dal cammino che l’uomo compie” in La Parola appare nella carne
Non appena si menziona Pietro, tutti si sperticano in lodi…. Egli prestò grande attenzione non solo a nutrirsi e a dissetarsi delle Mie parole, ma addirittura a cogliere le Mie intenzioni, e formulava sempre i suoi pensieri con cautela e prudenza, cosicché era sempre estremamente avveduto nello spirito e poteva quindi compiacerMi in tutto ciò che faceva. Nel quotidiano, prestava grande attenzione a integrare le lezioni di coloro che avevano fallito in passato, in modo da spronare se stesso a compiere uno sforzo maggiore, nel profondo timore di poter cadere nelle maglie del fallimento. Prestava, inoltre, grande attenzione ad assimilare la fede e l’amore di tutti coloro che nei secoli avevano amato Dio. In tal modo, egli accelerava il progresso della sua crescita non solo negli aspetti negativi ma, cosa molto più importante, negli aspetti positivi, finché in Mia presenza non divenne l’essere umano che Mi conosceva meglio. Per tale motivo, non è difficile immaginare come abbia potuto consegnare tutti i suoi beni nelle Mie mani, non essendo più padrone di sé stesso nemmeno nel mangiare, nel vestire, nel dormire o nella sua dimora, ma fece dell’accontentarMi in tutto il fondamento per il quale godeva della Mia generosità. Così tante volte lo misi alla prova, abbandonandolo moribondo, eppure nemmeno durante quelle innumerevoli prove perse mai la fede in Me né fu disilluso da Me. Anche quando affermai di averlo già messo da parte, egli non si stancò né cadde nella disperazione, ma proseguì come prima nel portare avanti i suoi principi in modo da realizzare il suo amore per Me. … In virtù della sua lealtà in Mia presenza, e delle Mie benedizioni su di lui, egli è un esempio e un modello per il genere umano da migliaia di anni.
da “Il sesto discorso” de I discorsi del Dio incarnato durante l’adempimento del Suo ministero in La Parola appare nella carne
Quando Giobbe fu sottoposto per la prima volta alle sue prove, fu privato di tutti i suoi beni e di tutti i suoi figli, ma a causa di questo non crollò e non disse nulla che costituisse un peccato contro Dio. Aveva vinto le tentazioni di Satana e superato i suoi beni materiali e la sua progenie, e la prova di perdere tutti i beni terreni, cioè fu capace di obbedire a Dio nonostante Egli gli portasse via tutto e offrire grazie e lode a Dio a causa di questo. Questa fu la condotta di Giobbe durante la prima tentazione di Satana, e tale fu anche la sua testimonianza durante la prima prova cui Dio lo sottopose. Nella seconda prova, Satana stese la sua mano per tormentare Giobbe, e anche se egli provò il dolore più grande che avesse mai sperimentato, tuttavia la sua testimonianza fu tale da lasciare tutti sbalorditi. Utilizzò la forza morale, la convinzione, l’obbedienza a Dio, e anche il suo timore di Dio, per sconfiggere Satana ancora una volta, e la sua condotta e la sua testimonianza furono ancora una volta approvate e incoraggiate da Dio. Durante questa tentazione, Giobbe utilizzò la sua condotta effettiva per proclamare a Satana che la sofferenza della carne non avrebbe potuto alterare la sua fede e obbedienza a Dio o portargli via la devozione e il timore nei Suoi confronti; non avrebbe rinnegato Dio o rinunciato alla sua perfezione e rettitudine perché si trovava di fronte alla morte. La determinazione di Giobbe rese Satana un codardo, la sua fede lasciò Satana timoroso e tremante, la forza della sua battaglia contro Satana per la vita e la morte generò in Satana ostilità e rancore profondi, la sua perfezione e la sua rettitudine tolsero a Satana la possibilità di fargli del male, tanto che egli abbandonò i suoi attacchi contro di lui e rinunciò alle sue accuse contro Giobbe di fronte a Jahvè Dio. Ciò significava che Giobbe aveva vinto il mondo, aveva vinto la carne, aveva sconfitto Satana e la morte; era completamente e totalmente un uomo appartenente a Dio. Durante queste due prove, Giobbe rimase saldo nella sua testimonianza, espresse realmente la sua perfezione e la sua rettitudine, e ampliò lo scopo dei suoi principi di vita, che consistevano nel temere Dio e fuggire il male. Dopo aver affrontato queste due prove, in Giobbe sbocciò un’esperienza più ricca, che lo rese più maturo ed esperto, più forte e più convinto, e più fiducioso nella giustezza e nel valore dell’integrità nella quale resisteva. Le prove a cui Jahvè Dio sottopose Giobbe gli diedero comprensione e senso più profondi della preoccupazione di Dio per l’uomo, e gli consentirono di percepire la preziosità dell’amore di Dio. A partire ciò, al suo timore di Dio furono aggiunti il rispetto e l’amore per Lui. Le prove di Jahvè Dio non solo non allontanarono Giobbe da Lui, ma portarono il suo cuore più vicino a Lui. Quando il dolore fisico sopportato da Giobbe raggiunse il suo culmine, la preoccupazione di Jahvè Dio, che egli percepiva, non gli lasciò altra scelta che quella di maledire il giorno della sua nascita. Tale condotta non era stata studiata a tavolino, ma era una rivelazione naturale del rispetto e dell’amore per Dio provenienti dal suo cuore, una rivelazione naturale derivata dalla sua considerazione per Dio e dall’amore di Dio. In altre parole, siccome detestava sé stesso, non voleva e non poteva sopportare di tormentare Dio, e il suo rispetto e amore raggiunsero l’altruismo. In quel momento, Giobbe elevò la sua adorazione, il suo desiderio di Dio e la sua devozione nei Suoi confronti, tutti valori di lunga data, al livello del rispetto e dell’amore. Nel contempo, elevò allo stesso livello anche la sua fede, l’obbedienza e il timore di Dio. Non permise a sé stesso di fare niente che avrebbe potuto causare del male a Dio, nessuna condotta che avrebbe ferito Dio, e non permise a sé stesso di causare a Dio, per le sue motivazioni personali, dispiaceri, afflizioni o anche infelicità. Sebbene fosse lo stesso Giobbe di prima agli occhi di Dio, la sua fede, la sua obbedienza, e il suo timore di Dio avevano provocato in Lui soddisfazione e piacere completi. In quel momento, Giobbe aveva raggiunto la perfezione richiesta da Dio, era diventato un uomo veramente degno di essere chiamato “integro e retto” agli occhi di Dio. Le sue azioni giuste gli consentirono di sconfiggere Satana e di resistere nella sua testimonianza a Dio. Quindi, le sue azioni giuste lo resero perfetto e consentirono che il valore della sua vita venisse elevato, e trasceso più che mai, e fecero di lui la prima persona che non sarebbe più stata attaccata e tentata da Satana. Siccome Giobbe era giusto, fu accusato e tentato da Satana; siccome era giusto, fu consegnato nelle mani di Satana; e siccome era giusto, vinse e sconfisse Satana e resistette nella sua testimonianza. Da quel momento in poi, Giobbe diventò il primo uomo che non sarebbe stato mai più consegnato nelle mani di Satana. Egli venne realmente davanti al trono di Dio, e visse nella luce, sotto le benedizioni di Dio, senza il controllo o la rovina di Satana… Agli occhi di Dio era diventato un vero uomo, era stato reso libero…
da “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso II” in La Parola appare nella carne
Puoi dire di essere stato conquistato, ma sei in grado di obbedire fino alla morte? È necessario che diventi capace di seguire Dio fino alla fine, indipendentemente dalle prospettive che ti si possono presentare davanti, e di non perdere la fede in Dio, a prescindere dalle situazioni. Infine, dovresti raggiungere due obiettivi nella tua testimonianza: la testimonianza di Giobbe, ovvero l’obbedienza fino alla morte e la testimonianza di Pietro, ossia l’amore supremo verso Dio. Da un lato, dunque, devi essere come Giobbe: egli non possedeva beni materiali e fu afflitto dal dolore della carne, eppure non abbandonò il nome di Jahvè. Questa fu la testimonianza di Giobbe. Pietro invece fu in grado di amare Dio fino alla morte. Anche quando era in punto di morte, quando fu messo in croce, egli non smise di amare Dio; Pietro non pensava alle sue aspettative personali o a seguire le sue gloriose speranze o i suoi pensieri stravaganti, ma cercava soltanto di amare Dio e di obbedire alle Sue disposizioni. Questo è lo standard che dovresti raggiungere prima di poter dare testimonianza a Dio, prima di diventare qualcuno che è stato reso perfetto e conquistato da Lui.
da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (2)” in La Parola appare nella carne
Che cos’è di preciso la vera testimonianza? La testimonianza di cui si parla in questa sede consta di due parti: una è la testimonianza dell’essere stati conquistati, l’altra è la testimonianza dell’essere stati resi perfetti (che, naturalmente, è la testimonianza successiva alle maggiori prove e tribolazioni future). In altre parole, se riesci a rimanere salda nelle tribolazioni e nelle prove avrai realizzato la seconda fase della testimonianza. Oggi, quello che conta è la prima fase della testimonianza: saper rimanere saldi durante ogni prova di castigo e giudizio. Questa è la testimonianza dell’essere conquistati. Questo avviene perché il tempo della conquista è adesso (dovresti sapere che oggi è il tempo dell’opera di Dio sulla terra: l’opera principale del Dio incarnato equivale all’uso del giudizio e del castigo per conquistare questo gruppo di persone che Lo seguono sulla terra). Che tu possa o meno testimoniare, l’essere conquistati non dipende solo dal poter seguire fino alla fine, ma l’aspetto più importante mentre sperimenti ogni fase dell’opera di Dio, consiste nell’essere capace della vera conoscenza del castigo e del giudizio in tale opera e dal vedere autenticamente tutta questa opera. Non è vero che riuscirai a cavartela se segui fino alla fine. Devi saperti arrendere volontariamente in ogni singolo castigo e giudizio, devi essere capace della vera conoscenza di ogni fase dell’opera che sperimenti e devi saper ottenere la conoscenza e l’obbedienza all’indole di Dio. Questa è la testimonianza definitiva dell’essere conquistati che ti è richiesta. La testimonianza dell’essere conquistati si riferisce innanzitutto alla tua conoscenza dell’incarnazione di Dio. Questa fase della testimonianza è di importanza cruciale per l’incarnazione di Dio. Non importa quello che fai o quello che dici davanti ai popoli del mondo o a coloro che detengono il potere; quello che importa è soprattutto se sei capace di obbedire a tutte le parole che procedono dalla bocca di Dio e a tutta la Sua opera. Pertanto, questa fase della testimonianza è rivolta a Satana e a tutti i nemici di Dio; i demoni e i nemici che non credono che Dio Si farà carne una seconda volta e giungerà per compiere un’opera ancora più grande e che, inoltre, non credono al ritorno del Dio incarnato. In altre parole, è rivolta a tutti gli anticristi, ossia tutti i nemici che non credono nell’incarnazione di Dio.
…………
La testimonianza degli ultimi giorni è la testimonianza dell’essere capaci di diventare perfetti, ossia la testimonianza finale è che, avendo accettato tutte le parole pronunciate dal Dio incarnato, ed essendo arrivata a possedere la conoscenza di Dio ed essere certa di Lui, metti in pratica tutte le parole che procedono dalla bocca di Dio, e raggiungi le condizioni che Egli ti chiede (lo stile di Pietro e la fede di Giobbe), cosicché puoi obbedire fino alla morte, donarti interamente a Lui e conseguire infine un’immagine umana adeguata al modello, ossia l’immagine di qualcuno che è stato conquistato, castigato, giudicato e reso perfetto. Questa è la testimonianza che dovrebbe essere resa da chi è finalmente reso perfetto.
da “Pratica (4)” in La Parola appare nella carne
Rendere a Dio una testimonianza risonante è in relazione principalmente col fatto che tu capisca o no il Dio pratico e che tu sia o no in grado di obbedire davanti a questa persona che non solo è ordinaria ma anche normale, e obbedire addirittura fino alla morte. Se veramente rendi testimonianza a Dio mediante questa obbedienza, ciò significa che sei stato guadagnato da Dio. Essere in grado di obbedire fino alla morte, ed essere libero da lamentele davanti a Lui, non esprimere giudizi, non calunniare, non avere concezioni e non nutrire altre intenzioni: in questo modo Dio sarà glorificato. Obbedire davanti a una persona normale che dall’uomo viene guardata dall’alto in basso ed essere in grado di obbedire fino alla morte senza alcuna concezione: questa è vera testimonianza. La realtà a cui Dio richiede che si acceda è che tu possa obbedire alla Sua parola, mettere in pratica la Sua parola, inchinarti davanti al Dio pratico e riconoscere la tua corruzione, aprire il tuo cuore davanti a Lui e alla fine essere guadagnato da Lui tramite le Sue parole. Dio acquisisce gloria quando queste parole ti conquistano e ti rendono pienamente obbediente a Lui; in tal modo Egli svergogna Satana e porta a termine la Sua opera.
da “Coloro che sanno essere assolutamente obbedienti alla concretezza di Dio sono coloro che veramente amano Dio” in La Parola appare nella carne
Per quanto Dio ti affini, tu continui a essere pieno di fiducia e non smetti mai di confidare in Lui. Fai quello che l’uomo dovrebbe fare. Questo è ciò che Dio richiede, e il cuore dell’uomo dovrebbe saper ritornare pienamente a Lui e volgersi a Lui in ogni singolo istante. Questi è un vincitore. Coloro che Dio definisce vincitori sono quelli che possono ancora testimoniare, conservare la fiducia e la propria devozione a Lui quando sono influenzati e assediati da Satana, ossia quando si trovano nelle forze dell’oscurità. Se sei ancora capace di conservare un cuore puro e un amore sincero per Dio a prescindere da tutto, sei testimone innanzi a Lui, e questo è ciò che Egli definisce essere un vincitore.
da “Dovresti preservare la tua devozione per Dio” in La Parola appare nella carne
In ogni fase dell’opera che Dio compie sulle persone, esternamente sembra che si tratti di un’interazione tra le persone, come se tutto nascesse da disposizioni o da interferenze umane. Ma dietro le quinte, in ogni fase del lavoro e di tutto ciò che accade, vi è una scommessa fatta da Satana davanti a Dio, una scommessa che richiede che le persone rimangano salde nella loro testimonianza di fede a Dio. Considera quando Giobbe è stato tentato, per esempio: dietro le quinte, Satana aveva fatto una scommessa con Dio e ciò che è accaduto a Giobbe era legato alle azioni degli uomini e alla loro interferenza. Dietro ogni passo che Dio compie dentro di voi, vi è la scommessa di Satana con Dio – dietro ogni cosa vi è una battaglia. Ad esempio, se hai dei pregiudizi verso i tuoi fratelli e le tue sorelle, proferirai parole che desideri proferire – parole che senti possano dispiacere a Dio –, ma interiormente avvertirai una difficoltà e così dentro di te, in quel momento, inizierà una battaglia: pronunciare o meno quelle parole? Questa è la battaglia. Così, in ogni cosa c’è una battaglia, e quando c’è una battaglia dentro di te, grazie alla tua continua collaborazione e alla tua vera sofferenza, Dio lavora dentro di te. In ultima istanza, dentro di te riesci a mettere da parte il problema e così la rabbia si spegne, naturalmente. Questo è l’effetto della tua collaborazione con Dio. Tutto quello che fai richiede di pagare un certo prezzo per i tuoi sforzi. Se non si affrontano delle difficoltà reali, non è possibile soddisfare Dio, non è possibile farlo nemmeno lontanamente e tutto diventa una mera vuota dichiarazione! E delle vuote dichiarazioni possono forse soddisfare Dio? Quando Dio e Satana combattono nel regno dello spirito, in che modo dovresti soddisfare Dio e in che modo dovresti essere fermo nella tua testimonianza di fede verso di Lui? Dovresti sapere che tutto ciò che ti accade è una grande prova ed è quello il momento in cui Dio ha bisogno che tu rimanga saldo nella tua testimonianza di fede. Dal di fuori, potrebbe non sembrare un grosso problema, ma, quando succedono, queste cose mostrano se ami o meno Dio. Se lo fai, sarai in grado di rimanere saldo nella tua testimonianza di fede a Dio, mentre se non hai messo in pratica il Suo amore, allora significa che non sei una persona che mette in pratica la verità, che non conosci la verità e sei senza vita, che sei uno scarto! Tutto ciò che accade alle persone dimostra che Dio ha bisogno che restino salde nella loro testimonianza di fede verso di Lui. Anche se non ti è successo niente di importante sino a questo momento e non rendi una grande testimonianza, ogni dettaglio della tua vita quotidiana si riferisce alla testimonianza di Dio. Se puoi guadagnarti l’ammirazione dei tuoi fratelli e delle tue sorelle, dei tuoi familiari e di tutti quanti intorno a te; se, un giorno, i non credenti verranno ad ammirare tutto ciò che dici e che fai e vedranno che tutto quello che Dio fa è meraviglioso, allora avrai reso la testimonianza di fede in Dio. Anche se non hai profondità di vedute e il tuo calibro è basso, attraverso la perfezione di Dio in te puoi essere in grado di soddisfarLo e di essere consapevole della Sua volontà. Altri vedranno quale grande lavoro Egli ha compiuto in persone di pochissimo spessore. La gente viene a conoscere Dio che vince su Satana e così, pian piano, diventa fedele a Dio. Così, nessuno sarà tutto d’un pezzo come lo è questo gruppo di persone. Questa sarà la più grande testimonianza.
da “Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio” in La Parola appare nella carne
In definitiva, quale testimonianza ti viene richiesta? Tu vivi in una terra perversa, ma sei in grado di diventare santo e di non essere più sporco e impuro, vivi sotto il dominio di Satana, ma sei in grado di liberarti dalla sua influenza e di non essere più posseduto e sfruttato da lui, vivendo nelle mani dell’Onnipotente. Questa è la testimonianza, la prova della vittoria nella battaglia contro Satana. Tu sei in grado di abbandonare Satana per far sì che quello che esprimerai con la tua vita non rappresenti più lui ma, bensì, ciò che Dio aveva previsto che l’uomo realizzasse quando lo creò: l’umanità normale, la razionalità coerente, la consueta introspezione, la solita determinazione nell’amare Dio e la fedeltà nei Suoi confronti: questa è la testimonianza resa da una creatura di Dio. In questo modo, tu potrai dire: “Viviamo in una terra impura, ma grazie alla protezione di Dio, alla Sua guida e alla Sua opera di conquista, abbiamo potuto liberarci dall’influenza di Satana. Il fatto che siamo in grado di obbedirGli oggi, è altresì l’effetto dell’essere stati conquistati da Lui e non del fatto che siamo buoni, che Lo abbiamo amato in modo naturale; Dio ci ha scelti e predestinati ed è unicamente per questo motivo che oggi siamo stati conquistati da Lui, che possiamo renderGli testimonianza e servirLo; è inoltre perché Egli ci ha scelti e ci ha protetti, che siamo stati salvati e liberati dal dominio di Satana, possiamo abbandonare l’impurità ed essere purificati nella nazione del gran dragone rosso”. Inoltre, quello che tu esprimi esternamente attraverso la tua vita, mostrerà che la tua umanità è normale, che c’è razionalità in quello che dici e che sei una persona equilibrata. … Se le persone vi guardano e dicono: “Anche se Dio disse che voi siete i discendenti di Moab, quello che esprimete con la vostra vita dimostra che vi siete lasciati alle spalle l’influenza di Satana; anche se queste cose sono ancora dentro di voi, siete in grado di cambiare allontanarvi da loro”, quindi questo dimostra che siete stati completamente conquistati da Dio. Tu che sei stato conquistato e salvato dirai: “È vero che siamo i discendenti di Moab, ma siamo stati salvati da Dio e, anche se i discendenti di Moab in passato sono stati abbandonati, maledetti ed esiliati tra i Gentili dal popolo di Israele, oggi Dio ci ha salvati. È vero che siamo i più corrotti di tutti i popoli, questo venne decretato da Dio ed è un fatto innegabile, ma oggi siamo stati liberati da questa condanna. Noi detestiamo il nostro antenato e vogliamo dargli le spalle abbandonandolo completamente, per poter rispettare le condizioni di Dio, onorare la Sua volontà, compiacerLo e adempiere alle Sue richieste nei nostri confronti. Moab tradì Dio, non agì secondo la Sua volontà ed era odiato da Lui per questo. Noi, invece, dobbiamo curarci del cuore di Dio e ora, dal momento che comprendiamo la Sua volontà, non possiamo tradirLo, ma dobbiamo rinunciare al nostro antenato!”
da “La verità intrinseca dell’opera di conquista (2)” in La Parola appare nella carne
Non appena Dio diventa vita dentro le persone, esse diventano incapaci di lasciarLo. Non è questo un atto di Dio? Non c’è testimonianza più grande! Dio ha operato fino ad un certo punto; Egli ha detto alle persone di servire, di essere castigati, o di morire, ed essi non si sono tirati indietro, il che dimostra che sono stati conquistati da Dio. Le persone che posseggono la verità sono coloro che, nelle loro esperienze reali, restano salde nella loro testimonianza, nella loro posizione, dalla parte di Dio, senza mai tirarsi indietro, e che possono avere un rapporto normale con le persone che amano Dio, le quali, quando qualcosa accade loro, sono in grado di obbedire completamente a Dio e di obbedirGli fino alla morte. La tua pratica e le rivelazioni nella vita reale sono la testimonianza di Dio, sono il vivere dell’uomo e la testimonianza di Dio, e questo è godere realmente dell’amore di Dio; quando fatto esperienza fino a questo punto, l’effetto dovuto sarà stato raggiunto. Sei in possesso della vita vera, e ogni tua azione è considerata con ammirazione da altri. Il tuo aspetto è ordinario ma vivi una vita di estrema devozione, e quando condividi le parole di Dio sei guidato e illuminato da Lui. Sei in grado di esprimere la volontà di Dio attraverso le tue parole, condividere la realtà, e comprendi di più cosa significhi servire nello spirito. Sei schietto nel parlare, onesto e retto, non sei polemico ma modesto, in grado di obbedire alle disposizioni di Dio e rimani saldo nella tua testimonianza quando ti succede qualcosa, calmo e composto qualunque cosa tu debba affrontare. Questo tipo di persona ha realmente visto l’amore di Dio. Alcune persone sono ancora giovani, ma agiscono come adulti; sono mature, in possesso della verità e ammirate da altri, e queste sono le persone che hanno la testimonianza e sono la manifestazione di Dio. Vale a dire, quando avranno fatto esperienza fino a un certo livello, interiormente avranno una profonda comprensione di Dio e così anche la loro indole esteriore si stabilizzerà.
da “Coloro che amano Dio vivranno per sempre nella Sua luce” in La Parola appare nella carne
Nel corso dell’opera del Suo costante approvvigionamento e supporto dell’uomo, Dio gli comunica la totalità della Sua volontà e dei Suoi requisiti e gli mostra i Suoi atti, la Sua indole e ciò che Egli ha ed è. L’obiettivo è quello di dotare l’uomo di levatura e di consentirgli di conseguire da Lui varie verità, mentre Lo sta seguendo, verità che sono le armi concesse da Dio all’uomo con le quali combattere Satana. Così equipaggiato, l’uomo deve affrontare le prove di Dio. Egli ha molti mezzi e vie per mettere l’uomo alla prova, ma ognuno di essi richiede la “collaborazione” del nemico di Dio: Satana. Vale a dire, dopo aver dato all’uomo le armi con le quali combattere contro Satana, Dio consegna l’uomo a Satana e consente a quest’ultimo di “testare” la sua levatura. Se l’uomo riesce a liberarsi dagli schieramenti di battaglia di Satana, a fuggire dal suo accerchiamento e restare vivo, avrà superato la prova, ma se non riesce a liberarsi dagli schieramenti di battaglia di Satana e si sottomette a esso, non avrà superato il test. Qualsiasi aspetto dell’uomo Dio esamini, i criteri del Suo esame sono se l’uomo, quando viene attaccato da Satana, resti fermo nella sua testimonianza oppure no, e se egli, quando viene accalappiato da Satana, abbia abbandonato Dio e si sia arreso e sottomesso a Satana oppure no. Si potrebbe dire che se l’uomo sia salvato o meno dipende dal fatto che riesca o meno a vincere e sconfiggere Satana, e guadagnare o meno la libertà dipende dal fatto che sia in grado, da solo, di sollevare le armi dategli da Dio per vincere la schiavitù di Satana, facendo sì che Satana abbandoni completamente la speranza e lo lasci solo. Se Satana rinuncia alla speranza e abbandona qualcuno, ciò significa che non tenterà più di portare via questa persona a Dio, non la accuserà più e non interferirà più con essa, non la torturerà o attaccherà mai più in modo ingiustificato; solo una persona di tal fatta sarà stata veramente guadagnata da Dio. Ecco il processo completo tramite il quale Dio guadagna le persone.
da “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso II” in La Parola appare nella carne
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente
Nessun commento:
Posta un commento