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28 aprile 2019

Come educare i figli, la cristiana ha un sentiero!

La cosa più dolorosa per mio marito e per me era che non sapevamo come educare nostro figlio. Desideravamo solo che potesse prendere la via giusta, che si comportasse bene e che non imparasse a compiere azioni cattive. Tuttavia, per noi che viviamo in questo mondo malvagio, un tale desiderio apparentemente semplice non era facile da realizzare.
Crescendo, mio figlio perse gradualmente l’innocenza e l’incanto dell’infanzia. All’età di dieci anni, non era nemmeno in grado di aiutarci nelle faccende domestiche durante le vacanze scolastiche, ma si occupava solo di guardare la TV, di giocare ai videogiochi e di bighellonare. Inoltre, qualunque cosa di sbagliato facesse, non ammetteva mai i propri errori, ma dava la colpa agli altri e, anche se ammetteva i suoi sbagli, trovava scuse per il suo comportamento. Ci detestava soprattutto quando gli chiedevamo informazioni su quel che faceva; e quando qualcuno poneva queste domande, si ribellava e il suo atteggiamento era davvero orrendo, per noi semplicemente incomprensibile. Nei rapporti con sua sorella minore, si comportava ancora peggio. Ogni volta che vedeva del cibo gustoso o qualcosa che gli piaceva, si dimenava per ottenerlo, quasi fosse un bandito. Incurante dei nostri tentativi di insegnargli ad assecondare la sorella minore, non riusciva capire fino in fondo quel che dicevamo. A scuola, era un disastro. Non svolgeva mai i lavori di classe e per quanto riguardava i suoi compiti per casa, o non li svolgeva o li eseguiva in modo superficiale. Quando mio marito trovava troppi errori nei suoi compiti e gli chiedeva di correggerli, lui sosteneva con rabbia che faceva come gli aveva insegnato il suo docente. Spesso non sapeva che compiti per casa gli erano stati assegnati e molte volte perdeva i libri di testo. A causa dei suoi insufficienti risultati scolastici e della sua indocilità, il suo insegnante si arrabbiò molto e gli chiese di ripetere un anno. Quando mio marito si accorse che niente aveva effetto, indipendentemente da quanto gli avevamo insegnato, si rivolse agli ammaestramenti di quei filosofi cinesi che sostenevano principi come “La pietà filiale è la prima di tutte le virtù”, “Non è mai troppo tardi per rimediare” e “Una persona insincera non può trovare una collocazione nella società”. Mio marito provò a usare questi concetti per insegnargli a essere un figlio rispettoso, che fosse obbediente e sensibile, e potesse ripagare l’amore e le cure dei suoi genitori, per prepararlo a essere un bravo ragazzo, affidabile e meritevole dell’approvazione altrui e capace di ammettere i propri difetti e di correggerli. Tuttavia, i discorsi di mio marito non ebbero su di lui alcun effetto. Mio figlio se ne andava ancora per la sua strada senza cambiare in niente. Alla fine, mio marito ne fu deluso, e scuoteva la testa e sospirava ogni volta che glielo si menzionava. Quando si parlava di lui, non c’era parente che non potesse elencare qualcuna delle sue molte malefatte.
Comprendendo che mio figlio non camminava per la strada giusta e che non poteva condurre una vita normale, mi sentii estremamente angosciata: come mai il mio innocente e adorabile figliolo era diventato così? Non potevo fare nulla, se non affidarlo a Dio. Nella mia ricerca, lessi queste parole di Dio: “Tutto il discorso dell’antico patrimonio culturale, della preziosa conoscenza della cultura antica degli insegnamenti del taoismo e confucianesimo e dei dei classici confuciani e dei riti feudali ha portato l’uomo all’inferno” (“Lavoro e ingresso (7)”). “Perché il fine dell’opera di gestione di Dio è di recuperare il genere umano che è sotto il dominio di Satana, non di abbandonare l’umanità che è stata corrotta da Satana e che si oppone a Dio” (“L’uomo può essere salvato solamente nell’ambito della gestione di Dio”). Attraverso la rivelazione delle parole di Dio, compresi con chiarezza che la cultura tradizionale che i cinesi avevano venerato, tramandato e perseguito per migliaia di anni, e che comprendeva i famosi detti che mio marito aveva usato per insegnare qualcosa a mio figlio, come “La pietà filiale è la prima di tutte virtù”, “Non è mai troppo tardi per rimediare”, “Una persona insincera non può trovare una collocazione nella società”, ecc., sono solo conoscenze e dottrine che Satana sfrutta per ingannare le persone, spingendole ad affidarsi a ciò e ad allontanarsi da Dio e a negarLo. Questi principi non sono paragonabili alla verità espressa dal Dio incarnato degli ultimi giorni. Sebbene queste dottrine e conoscenze siano considerate gioielli della cultura cinese con una lunga storia, apprezzate da molti e persino insegnate a scuola, esse non possono salvare o cambiare l’uomo. Se crediamo in queste dottrine e teorie di Satana e confidiamo in esse, se agiamo secondo quanto esse affermano e educhiamo i nostri figli sulla base di questi principi, non possiamo far altro che il male, allontanandoci da Dio, rifiutando la verità, adorando e seguendo Satana. Alla fine, saremo condannati da Dio e distrutti all’inferno perché ci siamo discostati da Lui e abbiamo compiuto ogni sorta di male. Grazie all’illuminazione di Dio, ho compreso che anche mio figlio era una vittima ed era profondamente tormentato da Satana, e che nessuno poteva salvarlo se non Dio.
Come tutti, era infastidita da come educare i figli, ma alla fine ha trovato il modo di farlo riavendo il suo caro figlio.
Poi, continuai a leggere articoli sulle testimonianze di esperienze di fratelli e sorelle, da cui compresi che erano molti i genitori che avevano il problema di come educare i propri figli, ma che alla fine avevano tutti trovato la soluzione nelle parole di Dio. Pertanto, volevo anch’io cercare la verità nelle Sue parole per risolvere il problema dell’educazione di mio figlio. Durante quel periodo, mio figlio spesso si svegliava di soprassalto di notte, perché aveva incubi. Allora gli raccontai la storia di Saul e di Davide. Saul voleva uccidere Davide, ma quest’ultimo aveva un posto per Dio nel suo cuore e Lo adorava. Quindi, ottenne la protezione di Dio e sfuggì all’assassinio in ogni situazione; Saul, al contrario, era disturbato dagli spiriti maligni e viveva nel tormento. Spiegai a mio figlio che coloro che ascoltano le parole di Dio e sanno fare affidamento su di Lui possono ricevere la Sua cura e la Sua protezione, e coloro che resistono a Dio e non hanno un posto per Lui nei loro cuori saranno disturbati e afflitti da Satana. Dopo aver ascoltato le mie parole, mio figlio imparò a pregare Dio e a dipendere da Lui. Dopodiché, non fu mai più disturbato dagli incubi. Era molto contento dei risultati ottenuti e divenne più desideroso di ascoltare le storie della Bibbia sull’opera di Dio. Per quanto riguardava il fatto che rifiutava di ammettere i propri errori e scaricava le sue responsabilità, ed era anche di cattivo umore con gli altri, gli lessi la storia della cacciata di Adamo ed Eva dal Giardino dell’Eden, dopo aver mangiato il frutto proibito. Gli chiesi: “Dio è onnipotente e scruta tutte le cose. Egli sapeva tutto, quando Adamo ed Eva disubbidirono alle Sue parole e Lo tradirono, seguendo invece le parole di Satana e mangiando il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male. Ma perché, dunque, Egli chiese ancora a Eva: ‘Che cosa hai fatto?’” Mio figlio scosse la testa e disse che non lo sapeva. Quindi, continuai: “In realtà, lo scopo principale di Dio nel pronunciare questa domanda era di dare ad Adamo ed Eva l’opportunità di pentirsi. Dio sperava che essi potessero confessare il loro peccato e chiedere il Suo perdono con cuore sincero e pentito. Tuttavia, Adamo ed Eva non seppero apprezzare l’opportunità che Dio aveva loro offerto. Non solo si nascosero da Lui, ma cercarono di sfuggire alle proprie responsabilità. Poiché disubbidirono alle parole di Dio e non confessarono il proprio peccato, furono cacciati dal Giardino dell’Eden, perdendo la vita felice sotto la guida e la benedizione di Dio in questo luogo benedetto. …”. Mio figlio ascoltò e rifletté, poi chinò la testa e disse: “Mamma, capisco. So come affrontare la mia colpa”. In seguito, condivisi con lui sulla storia del ritorno del figliol prodigo, da cui mio figlio apprese che, se una persona è capace di pentirsi dopo aver commesso un errore ed essere onesta innanzi a Dio, il Suo cuore ne sarà soddisfatto e confortato. Grazie a tale condivisione e guida, mio figlio apprese gradualmente dalle storie della Bibbia e dalle parole di Dio, che doveva essere una persona onesta che è gradita a Dio. Quando si trovò di nuovo a sbagliare e gliene chiesi il motivo, non fece più resistenza o si indignò per la mia domanda; e, quando sapeva di avere torto, riusciva ad ammettere i propri errori ed era pronto a ravvedersi. Constatando la trasformazione di mio figlio, ne fui molto contenta e presi a ringraziare e a lodare Dio. Essendo testimone del fatto che le Sue parole possono davvero condurre, guidare e trasformare l’uomo, ebbi ancor più fiducia nel collaborare con Dio, per portare mio figlio innanzi a Lui.
Poi, quando mio figlio giocava di nascosto e sentiva i miei passi salire al piano di sopra, terminava i suoi giochi in fretta e fingeva persino di fare qualcos’altro. Notando ciò, gli raccontai la storia del sacerdote Eli e dei suoi due figli, e la storia di Samuele. Condivisi con lui: “Dio osserva il fondo del cuore delle persone, pertanto dovremmo fare le cose davanti a Lui, e non agire in un modo in pubblico e in un altro in privato, perché Egli ci chiede di essere persone oneste”. Quando mio figlio vedeva cibi gustosi e lottava con la sorella minore per prenderli per sé, o quando cercava di completare i suoi compiti in fretta e furia, condividevo con lui su come condurre una vita normale, citando parole di Dio come: “Nell’indole delle persone comuni non vi sono disonestà o falsità, le persone hanno un rapporto normale fra loro, non si isolano, e la loro vita non è né mediocre né decadente. E così, pure Dio è magnificato da tutti, le Sue parole permeano l’umanità, le persone vivono in pace fra loro e sotto la cura e la protezione di Dio, la terra è colma di armonia, senza interferenze da parte di Satana, e la gloria di Dio detiene la massima importanza fra gli uomini” (“Capitolo 16”). Attraverso le parole di Dio, mio figlio comprese che coloro che agiscono in un modo di fronte agli altri, ma in un altro dietro alle loro spalle, e che coprono la verità, sono persone subdole. I mercenari, gli egoisti e i vili sono persone spregevoli e non hanno coscienza, ragione o un normale senso di umanità. Ciò che Dio ci richiede è di essere persone oneste, che possiedono senso morale, amore e considerazione per gli altri, perché solo vivendo in questo modo saremo individui dotati di una normale umanità. Lentamente, mio figlio divenne più ragionevole e ubbidiente di prima. A volte, quando non riusciva a controllarsi e commetteva di nuovo errori, mi diceva: “Mamma, non voglio sbagliare, ma non riesco a controllarmi. Cosa dovrei fare?”. Allora, gli insegnai a esprimere il suo cuore a Dio nella preghiera e a fare affidamento su di Lui, perché gli desse forza, in modo da potersi trattenere dal fare le cose che a Dio non piacevano. Per risolvere il problema della sua incapacità di svolgere i compiti scolastici con attenzione, e non barcamenandosi mentre guardava la TV, condivisi con lui e gli chiesi di vivere onestamente innanzi a Dio, e gli insegnai come pregarLo. Dopo aver pregato Dio più volte a quel modo, mi disse di sua spontanea volontà: “Mamma, in futuro non guarderò la TV dal lunedì al venerdì. Per favore, non dimenticarti di ricordarmelo. Devo mantenere la mia promessa”. Da allora in poi, non guardò più la TV dal lunedì al venerdì. Quando era in vacanza, se voleva guardare la TV, prima chiedeva il nostro permesso, poi si concedeva un lasso di tempo adeguato per questa attività e ci pregava di ricordargli quando esso fosse scaduto. Quando il tempo era trascorso, andava a fare i suoi compiti.
Sotto la guida delle parole di Dio, mio figlio cambiò molto. Aveva imparato a chiedersi cosa Dio voleva che lui facesse. Si domandava: cosa pensa Dio del mio comportamento? Quali sono le cose opportune che dovrei fare per compiacerLo? Quando comprese che la richiesta che Dio ci poneva era di farci vivere una normale umanità e capì che Dio è per noi la salvezza, sentì che avrebbe dovuto essere la persona che Dio richiedeva. Un po’ alla volta, mio figlio comprese che essere un bravo ragazzo non era difficile e persino fare i compiti a casa divenne molto più semplice. La cosa più inaspettata fu che mio figlio si trasformò da cattivo studente che disturbava moltissimo i suoi insegnanti in un bravo allievo, e vinse anche un premio. Mio marito era entusiasta di questa notizia e commentò: “Non avrei mai pensato che mio figlio potesse vincere un premio. È meraviglioso!”. Oltre a questi cambiamenti, mio figlio cominciò anche a offrirci il suo aiuto per svolgere le faccende domestiche e non litigò più con sua sorella per il cibo, come prima faceva. Inoltre, quando era imbronciato perché ci fraintendeva, dopo che gli veniva spiegato perché facevamo quella tal cosa e che quando si immusoniva ciò accadeva perché era stato ingannato da Satana, si scusava volentieri e chiedeva il nostro perdono, e non ci assillava più come prima.
Constatando ogni singolo cambiamento di mio figlio, il mio cuore era colmo di gioia. Ringraziai davvero Dio per la Sua bontà e le Sue benedizioni. Leggo di nuovo queste parole di Dio: “Forse sei un presidente o uno scienziato o un pastore o un anziano di chiesa, ma, indipendentemente dall’elevazione della tua carica, se ti affidi alla tua conoscenza e capacità nelle tue imprese, sarai destinato sempre a fallire, e sarai per sempre privato delle benedizioni di Dio, […]” (“Dio sovrintende al destino dell’intera umanità”). Pensai: le parole di Dio sono davvero la verità e solo affidandoci a Lui possiamo ricevere le Sue benedizioni e riuscire nella vita. Ritornai con la memoria al passato: mio marito aveva provato con tanta fatica a insegnare a nostro figlio a comportarsi bene, usando vari metodi elaborati dall’uomo, la cultura tradizionale e le filosofie di Satana, ma aveva fallito, perché aveva fatto affidamento solo sulle proprie capacità. Dio dice: “La direzione futura sarà questa: coloro che riceveranno le espressioni di Dio dalla Sua bocca avranno un percorso da seguire sulla terra; invece, indipendentemente dal fatto che siano uomini d’affari o scienziati, educatori o industriali, coloro che non hanno la parola di Dio avranno difficoltà a compiere anche solo un passo e saranno costretti a cercare la vera via. Questo è quello che s’intende quando si dice: ‘Con la verità percorrerai il mondo intero; senza la verità non andrai da nessuna parte’” (“Il Regno Millenario è arrivato”). È vero che tutto ciò che Dio dice sarà adempiuto. Indipendentemente dal tipo di attività o settore in cui siamo impegnati, non possiamo svolgere i nostri compiti senza la guida e il sostegno delle parole di Dio, e l’educazione dei nostri figli non fa eccezione. Se pratichiamo le parole di Dio, la retta via sarà sotto i nostri piedi e saremo da Lui benedetti. La parola di Dio reca in sé potere e autorità, ed è attraverso le Sue parole che Egli conquista e controlla gli uomini e le donne dell’intero universo, e il nostro successo o fallimento in qualunque cosa è deciso dal fatto che agiamo secondo le Sue parole. L’autorità e il potere delle parole di Dio sono davvero inestimabili!
Grazie a Dio per avermi concesso la grazia di “recuperare” il mio adorabile figlio. Tutta la gloria sia a Dio!
Fonte: Vangelo della vita eterna

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