L’autorità del Creatore non è limitata da tempo, spazio o geografia, e l’autorità del Creatore è inestimabile
Esaminiamo Genesi 22,17-18. È un altro discorso in cui Jahvè Dio dice ad Abramo: “Io certo ti benedirò e moltiplicherò la tua progenie come le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare; e la tua progenie possederà la porta de’ suoi nemici. E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perché tu hai ubbidito alla Mia voce”. Jahvè Dio benedisse Abramo molte volte dicendo che la sua prole si sarebbe moltiplicata; e moltiplicata in che misura? Nella misura di cui si parla nella Scrittura: “Come le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare”. Vale a dire che Dio desiderava dare ad Abramo una progenie numerosa quanto le stelle del cielo e abbondante quanto la sabbia sulla riva del mare. Dio parlò usando immagini, e da queste immagini non è difficile vedere che Dio non avrebbe conferito ad Abramo uno, due o perfino migliaia di discendenti, ma una quantità innumerevole, sufficiente a far sì che divenisse una moltitudine di nazioni, poiché Dio promise ad Abramo che sarebbe stato il padre delle nazioni. E quel numero fu deciso dall’uomo o fu deciso da Dio? Può l’uomo stabilire quanti discendenti avrà? Rientra nelle sue facoltà? Non rientra nelle facoltà dell’uomo dire se ne avrà alcuni, meno ancora può dire se ne avrà tanti “come le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare”. Chi non desidera che la sua prole sia numerosa come le stelle? Purtroppo, le cose non vanno sempre come vuoi tu. Per quanto l’uomo sia abile e capace, questo non rientra nelle sue facoltà; nessuno può porsi al di fuori di ciò che è disposto da Dio. Quanto Egli ti concede, tanto avrai: se Dio ti dà poco, non avrai mai molto, e se Dio ti dà molto, non serve che tu ti risenta di quanto hai. Non è forse così? Tutto questo rientra nelle capacità di Dio, non dell’uomo! L’uomo è governato da Dio, e nessuno ne è esente!
Quando Dio disse “moltiplicherò la tua progenie”, questo era un patto che Dio stabilì con Abramo e, come l’alleanza dell’arcobaleno, si sarebbe realizzato per l’eternità, ed era anche una promessa fatta da Dio ad Abramo. Solo Dio è qualificato e ha le capacità necessarie per far avverare questa promessa. Che l’uomo ci creda o no, che l’accetti o no, e comunque lo veda e lo consideri, tutto questo avverrà, alla lettera, secondo le parole pronunciate da Dio. Le parole di Dio non cambieranno per un mutamento di volontà o di idea dell’uomo e non varieranno per i cambiamenti di qualsivoglia persona, essere o oggetto. Tutte le cose possono scomparire, ma le parole di Dio rimarranno per sempre. Al contrario, il giorno in cui tutte le cose scompariranno sarà esattamente il giorno in cui le parole di Dio si realizzeranno completamente, poiché Egli è il Creatore e possiede l’autorità del Creatore e la potenza del Creatore e governa tutte le cose e tutta la forza vitale; è in grado di far uscire qualcosa dal nulla o di far sì che qualcosa diventi nulla, e comanda la trasformazione di tutti gli esseri da vivi a morti. E così per Dio nulla potrebbe essere più semplice che moltiplicare il seme di qualcuno. All’uomo appare fantasioso, come una favola, ma per Dio ciò che Egli decide e promette di fare non è fantasioso, né una favola. Invece è un fatto che Lui ha già visto e che sicuramente si realizzerà. Lo capite? I fatti dimostrano che i discendenti di Abramo sono stati numerosi? E quanto? Tanto quanto “le stelle del cielo e come la rena ch’è sul lido del mare” di cui parlò Dio? Si sono diffusi in tutti i popoli e in tutte le regioni, in ogni luogo del mondo? E come si è realizzato questo? È stato compiuto dall’autorità delle parole di Dio? Per centinaia o migliaia di anni, dopo che le parole di Dio furono pronunciate, esse continuarono ad avverarsi, e continuamente divenivano realtà; questa è la potenza delle parole di Dio ed è dimostrazione dell’autorità di Dio. Quando in principio Dio creò tutte le cose, Dio disse “sia la luce” e la luce fu. Questo avvenne molto rapidamente, si realizzò in un tempo brevissimo, e non vi fu alcun ritardo nella sua realizzazione e nel suo compimento; gli effetti delle parole di Dio furono immediati. Entrambi erano manifestazioni dell’autorità di Dio, ma quando Dio benedisse Abramo consentì all’uomo di vedere un altro lato della sostanza dell’autorità di Dio e di comprendere l’inestimabilità dell’autorità del Creatore. Inoltre, consentì all’uomo di vedere un lato più reale e più mirabile dell’autorità del Creatore.
Quando le parole di Dio vengono pronunciate, l’autorità di Dio assume il comando di quest’opera, e il fatto promesso dalla bocca di Dio a poco a poco comincia a divenire realtà. Fra tutte le cose, i cambiamenti cominciano quindi ad avvenire in ogni cosa, più o meno come, all’arrivo della primavera, l’erba diventa verde, i fiori sbocciano, sugli alberi spuntano germogli, gli uccelli si mettono a cantare, ritornano le oche e i campi brulicano di persone… Con l’arrivo della primavera tutte le cose si rinnovano, e questo è l’atto miracoloso del Creatore. Quando Dio realizza le Sue promesse, tutte le cose in cielo e in terra si rinnovano e si trasformano secondo i pensieri di Dio, e nulla ne è esente. Quando la bocca di Dio pronuncia un impegno o una promessa, tutte le cose servono alla sua realizzazione e vengono manovrate ai fini della realizzazione, e tutte le creature vengono orchestrate e disposte sotto il dominio del Creatore e svolgono ciascuna il suo ruolo e la sua funzione. Questa è la manifestazione dell’autorità del Creatore. Che cosa vedi in questo? Come distingui l’autorità di Dio? L’autorità di Dio ha un limite? Vi è un limite temporale? Si può forse dire che essa sia di una certa altezza o di una certa lunghezza? Si può forse dire che abbia certe dimensioni o una certa intensità? Si può misurare con le grandezze dell’uomo? L’autorità di Dio non si accende o spegne, non va e viene, e nessuno può misurare quanto sia grande. Per quanto il tempo passi, quando Dio benedice una persona, questa benedizione durerà, e il suo perdurare testimonierà l’autorità inestimabile di Dio e consentirà all’umanità di assistere ogni volta alla ricomparsa dell’inestinguibile forza vitale del Creatore. Ogni manifestazione della Sua autorità è la dimostrazione perfetta delle parole uscite dalla Sua bocca, che viene presentata a tutte le cose e all’umanità. Per giunta, tutto ciò che viene realizzato dalla Sua autorità è quanto mai mirabile e assolutamente perfetto. Si può dire che i Suoi pensieri, le Sue parole, la Sua autorità e tutta l’opera da Lui compiuta, formino un quadro di incomparabile bellezza, e per le creature il linguaggio dell’umanità è incapace di articolarne l’importanza e il valore. Quando Dio fa una promessa a una persona, tutto Gli è noto alla perfezione: il luogo in cui vivrà, l’attività che svolgerà, il contesto presente prima o dopo la promessa, o quanto siano stati grandi gli sconvolgimenti avvenuti nel suo ambiente di vita. Qualunque sia il tempo trascorso dopo che sono state pronunciate le parole di Dio, per Lui è come se fossero state appena dette. Vale a dire che Dio ha una tale potenza e autorità che può seguire, controllare e realizzare ogni promessa fatta all’umanità e, indipendentemente dalla promessa, dal tempo necessario per realizzarla completamente e dalla vastità della portata di tale realizzazione (per esempio, indipendentemente dal tempo, dalla geografia, dalla razza e così via), questa promessa sarà adempiuta e realizzata, e l’adempimento e la realizzazione non Gli richiederanno il minimo sforzo. E questo che cosa dimostra? Che la vastità dell’autorità e della potenza di Dio è sufficiente a governare l’intero universo e l’intera umanità. Dio creò la luce, ma ciò non significa che Dio gestisca soltanto la luce, o che Egli gestisca soltanto l’acqua perché creò l’acqua, e che ogni altra cosa non sia in relazione con Dio. Non è forse un malinteso questo? Anche se la benedizione di Dio ad Abramo, dopo centinaia di anni, era a poco a poco svanita dalla memoria dell’uomo, per Dio quella promessa rimaneva sempre uguale. Era ancora in fase di realizzazione e non si era mai interrotta. L’uomo non ha mai saputo né sentito dire come Dio esercitasse la Sua autorità, come tutto fosse orchestrato e disposto, e quante storie meravigliose avvenissero in tutto il creato durante questo periodo, ma ogni aspetto meraviglioso della manifestazione dell’autorità di Dio e della rivelazione dei Suoi atti fu comunicato ed esaltato in mezzo a tutte le cose; tutto dimostrò e testimoniò gli atti miracolosi del Creatore, e ogni storia già narrata più volte riguardo alla sovranità del Creatore su tutte le cose sarà ancora proclamata per l’eternità da ogni cosa. L’autorità con cui Dio governa tutte le cose e la Sua potenza indicano a tutti gli esseri che Dio è presente dappertutto e in ogni momento. Quando avrai constatato l’onnipresenza dell’autorità e della potenza di Dio, vedrai che Lui è presente dappertutto e in ogni momento. L’autorità e la potenza di Dio non sono limitate da tempo, geografia, spazio, né da qualsivoglia persona o cosa. La vastità dell’autorità e della potenza di Dio supera l’immaginazione dell’uomo; per l’uomo è insondabile e inimmaginabile; non sarà mai completamente conosciuta dall’uomo.
A qualcuno piace fare inferenze e lavorare di immaginazione; ma fino a dove può arrivare l’immaginazione dell’uomo? Può andare al di là di questo mondo? L’uomo è in grado di inferire e immaginare l’autenticità e la precisione dell’autorità di Dio? L’inferenza e l’immaginazione dell’uomo possono consentirgli di giungere alla conoscenza dell’autorità di Dio? Possono consentirgli di apprezzare veramente l’autorità di Dio e sottomettersi ad essa? I fatti dimostrano che l’inferenza e l’immaginazione dell’uomo sono solo un prodotto dell’intelletto umano e non forniscono il benché minimo aiuto o vantaggio alla conoscenza umana dell’autorità di Dio. Dopo aver letto libri di fantascienza, alcuni sono in grado di immaginare come siano la luna e le stelle. Eppure, questo non significa che l’uomo abbia qualche comprensione dell’autorità di Dio. L’immaginazione umana è solo questo: immaginazione. Della realtà di queste cose, vale a dire della loro connessione con l’autorità di Dio, l’uomo non ha assolutamente alcuna comprensione. Che importa se sei stato sulla luna? Questo indica forse che tu abbia una comprensione multidimensionale dell’autorità di Dio? Indica che tu sia in grado di immaginare la vastità dell’autorità e della potenza di Dio? Dato che l’inferenza e l’immaginazione dell’uomo non possono consentirgli di conoscere l’autorità di Dio, che cosa dovrebbe fare l’uomo? La cosa più saggia sarebbe evitare di fare inferenze o di lavorare di immaginazione; in altre parole, l’uomo non deve mai affidarsi all’immaginazione o alle inferenze quando si tratta di conoscere l’autorità di Dio. Che cosa desidero dirvi qui? La conoscenza dell’autorità di Dio, della Sua potenza, della Sua identità e della Sua sostanza non si può conseguire affidandosi all’immaginazione. Dal momento che non puoi affidarti all’immaginazione per conoscere l’autorità di Dio, in che modo puoi conseguire una vera conoscenza dell’autorità di Dio? Nutrendoti e dissetandoti delle parole di Dio, ascoltando le comunicazioni e facendo esperienza delle parole di Dio, sperimenterai e verificherai a poco a poco la Sua autorità, e così ne acquisirai una graduale comprensione e una sempre maggiore conoscenza. Questo è l’unico modo per conoscere l’autorità di Dio; non vi sono scorciatoie. Chiedervi di non immaginare non equivale a farvi restare passivamente in attesa della distruzione o a impedirvi di fare alcunché. Non usare il cervello per pensare e immaginare significa non usare la logica per fare inferenze, non usare la conoscenza per analizzare, non basarsi sulla scienza, ma invece comprendere, verificare e confermare che il Dio in cui credi possiede autorità, confermare che Egli detiene la sovranità sul tuo destino e che la Sua potenza in ogni momento dimostra che Egli è il vero Dio Stesso, attraverso le parole di Dio, attraverso la verità, attraverso tutto ciò a cui vai incontro nella vita. Questo è l’unico modo in cui si possa arrivare alla comprensione di Dio. Alcuni dicono di voler trovare un modo semplice per conseguire questo scopo, ma a voi viene in mente qualcosa di utile al riguardo? Te lo dico Io, non c’è da pensare: non ci sono altri modi! L’unico è conoscere e verificare coscienziosamente e tenacemente ciò che Dio ha ed è attraverso ogni parola che Egli esprime e ogni cosa che Egli fa. Questo è l’unico modo per conoscere Dio. Infatti, ciò che Dio ha ed è, e tutto ciò che è di Dio, non è vacuo e vano, ma reale.
La realtà del controllo e del dominio del Creatore su tutte le cose e su tutti gli esseri viventi indica la vera esistenza dell’autorità del Creatore
Analogamente, nel libro di Giobbe è registrata la benedizione di Giobbe da parte di Jahvè. Che cosa donò Dio a Giobbe? “E Jahvè benedì gli ultimi anni di Giobbe più de’ primi; ed ei s’ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di bovi e mille asine” (Giobbe 42:12). Dal punto di vista dell’uomo, quali furono le cose donate a Giobbe? Erano beni dell’uomo? Con questi beni Giobbe sarebbe stato molto ricco a quell’epoca? E come li acquisì? Qual era l’origine della sua ricchezza? Inutile dire che fu grazie alla benedizione di Dio che Giobbe giunse a possederli. Come Giobbe vedesse questi beni e come considerasse le benedizioni di Dio non è una cosa che esamineremo qui. Se si tratta delle benedizioni di Dio, tutti bramano, giorno e notte, di riceverle. Eppure, l’uomo non controlla in alcun modo quanti beni possa acquisire durante la sua vita né la possibilità stessa di ricevere benedizioni da Dio, e questo è un dato di fatto indiscutibile! Dio ha l’autorità e la facoltà di conferire all’uomo dei beni, per consentirgli di ricevere qualche benedizione; eppure vi è un principio alla base delle benedizioni di Dio. Che genere di persone benedice Dio? Quelle che Gli piacciono, naturalmente! Abramo e Giobbe furono entrambi benedetti da Dio, eppure le benedizioni che ricevettero non erano uguali. Dio benedisse Abramo dandogli discendenti numerosi quanto la sabbia e le stelle. Quando Dio benedisse Abramo, fece sì che i discendenti di un uomo, un popolo, diventasse potente e prospero. In questo l’autorità di Dio governò l’umanità, che unica fra tutte le cose e gli esseri viventi respirava il soffio di Dio. Sotto la sovranità dell’autorità di Dio, questa umanità proliferò ed esistette alla velocità e nella misura decise da Dio. Specificamente, la vitalità, il tasso di espansione e l’aspettativa di vita del popolo facevano tutti parte delle disposizioni di Dio, e il principio di tutto questo si fondava interamente sulla promessa fatta da Dio ad Abramo. Vale a dire che, a prescindere dalle circostanze, le promesse di Dio sarebbero procedute senza ostacoli e sarebbero state realizzate sotto la provvidenza dell’autorità di Dio. Con la promessa ad Abramo, nonostante gli sconvolgimenti del mondo, nonostante l’epoca, nonostante le catastrofi sopportate dall’umanità, i discendenti di Abramo non avrebbero corso il rischio dell’annientamento e il loro popolo non si sarebbe estinto. La benedizione di Dio a Giobbe, invece, fece di lui un uomo estremamente ricco. Ciò che Dio gli diede fu una serie di animali vivi, che respiravano, i cui dettagli (il numero, la rapidità di riproduzione, il tasso di sopravvivenza, la quantità di grasso e così via) erano pure regolati da Dio. Sebbene questi esseri viventi non possedessero la capacità di parlare, anch’essi facevano parte delle disposizioni del Creatore, e il principio di tali disposizioni era in accordo con la benedizione promessa da Dio a Giobbe. Nelle benedizioni che Dio impartì ad Abramo e a Giobbe, anche se il contenuto delle promesse era diverso, l’autorità con cui il Creatore governava tutte le cose e gli esseri viventi era la stessa. Ogni dettaglio dell’autorità e della potenza di Dio è contenuto nelle Sue differenti promesse e benedizioni ad Abramo e Giobbe e, ancora una volta, indica all’umanità che l’autorità di Dio va molto al di là dell’immaginazione umana. Tali dettagli dicono ancora una volta all’umanità che se desidera conoscere l’autorità di Dio lo si può fare soltanto attraverso le Sue parole e l’esperienza della Sua opera.
L’autorità della sovranità divina su tutte le cose consente all’uomo di vedere un fatto: l’autorità di Dio non è incarnata solo nelle parole “E Dio disse: ‘Sia la luce’, e la luce fu. E, ‘sia il firmamento’, e il firmamento fu e, ‘sia la terra’, e la terra fu”, ma anche in come Egli fece in modo che la luce continuasse a esistere, impedì al firmamento di scomparire e mantenne le terre per sempre separate dalle acque, nonché nei dettagli di come Egli governò e gestì il creato: luce, firmamento e terre. Che altro vedete nella benedizione dell’umanità da parte di Dio? Chiaramente, quando Dio benedisse Abramo e Giobbe, le Sue orme non scomparvero, poiché Egli aveva appena cominciato a esercitare la Sua autorità e intendeva far avverare ogni Sua parola e ciascun dettaglio di ogni Sua parola; e così, negli anni a venire, continuò a fare tutto ciò che Si era proposto. Poiché Dio ha autorità, forse all’uomo sembra che Dio Si limiti a parlare, e che non debba alzare un solo dito affinché tutte le questioni e le cose si realizzino. Pensare questo è piuttosto ridicolo! Se assumi l’opinione parziale secondo cui Dio ha stabilito l’alleanza con l’uomo usando le parole, e realizza ogni cosa usando le parole, e sei incapace di vedere i vari segni e dati di fatto che indicano come l’autorità di Dio detenga il dominio sull’esistenza di tutte le cose, allora la tua comprensione dell’autorità di Dio è vacua e ridicola! Se l’uomo immagina che Dio sia così, allora, diciamolo, la conoscenza di Dio da parte dell’uomo è all’ultima spiaggia e ha raggiunto un punto morto, poiché il Dio immaginato dall’uomo non è altro che una macchina che emette ordini e non il Dio che possiede l’autorità. Che cosa hai visto attraverso gli esempi di Abramo e Giobbe? Hai visto il lato reale dell’autorità e della potenza di Dio? Quando Dio benedisse Abramo e Giobbe, non rimase lì dov’era né mise all’opera i Suoi messaggeri attendendo di vedere quale sarebbe stato l’esito. Al contrario, non appena pronunciò le Sue parole, sotto la guida della Sua autorità tutte le cose cominciarono a conformarsi all’opera che Egli intendeva svolgere e si predisposero le persone, gli esseri e gli oggetti che Lui volle. Vale a dire che, non appena dalla Sua bocca furono pronunciate quelle parole, la Sua autorità cominciò a essere esercitata ovunque, ed Egli predispose un percorso per realizzare e adempiere le promesse da Lui fatte ad Abramo e Giobbe, predisponendo anche tutti i progetti e i preparativi opportuni per tutto ciò che era necessario per ogni passo e ogni fase principale che Egli progettava di compiere. In quel periodo, Dio non manovrò solo i Suoi messaggeri, ma anche tutte le cose da Lui create. L’ambito entro cui venne esercitata l’autorità di Dio, quindi, non comprendeva solo i messaggeri, ma anche tutte le cose, che vennero manovrate per conformarsi all’opera che Egli intendeva compiere. Queste furono le specifiche modalità in cui venne esercitata l’autorità di Dio. Nelle vostre fantasie, alcuni potranno intendere l’autorità di Dio nel modo seguente: Dio ha autorità e potenza, e così per Lui sarà sufficiente rimanere nel terzo cielo o in un luogo fisso senza necessità di svolgere alcuna opera particolare, e l’opera di Dio sarà portata a termine interamente nei Suoi pensieri. Alcuni potranno anche ritenere che Dio, pur avendo benedetto Abramo, non avesse necessità di fare alcunché, e che Gli fosse sufficiente avere pronunciato le Sue parole. Andò davvero così? Chiaramente no! Anche se Dio possiede autorità e potenza, la Sua autorità è vera e reale, non vuota. L’autenticità e la realtà dell’autorità e della potenza di Dio si rivelano a poco a poco e si incarnano nella creazione di tutte le cose e nel dominio su tutte le cose, così come anche nel processo di governo e gestione dell’umanità. Ogni metodo, ogni prospettiva, ogni dettaglio della sovranità di Dio sull’umanità e su tutte le cose, l’intera opera che Egli ha compiuto, la Sua comprensione di tutte le cose – tutto dimostra letteralmente che l’autorità e la potenza di Dio non sono formule vuote. La Sua autorità e la Sua potenza si manifestano e si rivelano continuamente e in ogni cosa. Queste manifestazioni e rivelazioni indicano la reale esistenza dell’autorità di Dio perché Egli sta usando la Sua autorità e la Sua potenza per proseguire la Sua opera e comandare e governare tutte le cose in ogni momento, e la Sua potenza e la Sua autorità non possono essere sostituite dagli angeli o dai messaggeri di Dio. Dio decise quali benedizioni impartire ad Abramo e a Giobbe: rientrava nelle Sue facoltà. Anche se i Suoi messaggeri fecero visita personalmente ad Abramo e a Giobbe, le loro azioni erano in accordo con i Suoi comandamenti e sotto la Sua autorità e sovranità. Anche se nelle testimonianze bibliche l’uomo vede i messaggeri di Dio far visita ad Abramo laddove Jahvè Dio personalmente non fa alcunché, in realtà l’Unico che veramente eserciti potenza e autorità è Dio Stesso, e ciò non può essere messo in alcun modo in dubbio da chicchessia! Anche se hai visto che gli angeli e i messaggeri possiedono grande potenza e hanno eseguito miracoli o hanno fatto certe cose su incarico di Dio, le loro azioni servono puramente a portare a termine l’incarico assegnato da Lui e non sono affatto una manifestazione dell’autorità di Dio; infatti nessun uomo o oggetto ha o possiede l’autorità di creare e governare tutte le cose. E così nessun uomo o oggetto può esercitare o manifestare l’autorità del Creatore.
L’autorità del Creatore è immutabile e non può essere offesa
Che cosa avete colto in questi tre brani delle scritture? Avete capito che vi è un principio in base al quale Dio esercita la Sua autorità? Per esempio, Dio usò l’arcobaleno per stabilire un’alleanza con l’uomo quando lo collocò fra le nuvole per dire all’uomo che mai più Egli avrebbe inviato un diluvio a distruggere il mondo. L’arcobaleno che si vede oggi è sempre lo stesso di cui parlò la bocca di Dio? La sua natura e il suo significato sono cambiati? Senza dubbio no. Dio usò la Sua autorità per compiere questa azione, e l’alleanza stabilita con l’uomo è proseguita fino a oggi; e se un giorno questa alleanza cambierà, questo naturalmente lo deciderà Dio. Da quando disse: “Pongo il Mio arco nella nuvola”, Dio Si è sempre attenuto a questa alleanza, fino a oggi. Cosa ti fa capire questo? Anche se Dio possiede autorità e potenza, è assai rigoroso e segue dei principi nelle Sue azioni, e rimane fedele alla Sua parola. La Sua rigorosità e i principi delle Sue azioni indicano che il Creatore non può essere offeso e che la Sua autorità è insuperabile. Anche se possiede l’autorità suprema e tutte le cose sono sotto il Suo dominio, e sebbene abbia la potenza di governare tutte le cose, non ha mai danneggiato o alterato il Suo progetto; e ogni volta che esercita la Sua autorità ciò avviene in stretto accordo con i Suoi principi, e segue precisamente ciò che è stato pronunciato dalla Sua bocca, e le fasi e gli obiettivi del Suo progetto. Inutile dire che anche tutte le cose da Lui governate obbediscono ai principi con cui si esercita la Sua autorità, e nessun uomo e nessuna cosa sono esenti dalle disposizioni della Sua autorità, né possono modificare i principi con cui viene esercitata la Sua autorità. Agli occhi di Dio, chi ha la benedizione riceve la buona sorte dalla Sua autorità, e chi è maledetto riceve la sua punizione dalla Sua autorità. Sotto la sovranità dell’autorità di Dio, niente e nessuno può sottrarsi all’esercizio della Sua autorità o modificare i principi con cui essa viene esercitata. L’autorità del Creatore non viene modificata dai cambiamenti di qualsivoglia fattore così come i principi con cui viene esercitata la Sua autorità non si modificano per alcuna ragione. Il cielo e la terra possono subire grandi sconvolgimenti, ma l’autorità del Creatore non muterà; tutte le cose possono svanire, ma l’autorità del Creatore non scomparirà mai. Questa è la sostanza dell’autorità del Creatore, che è immutabile e non può essere offesa, e questa è proprio l’unicità del Creatore!
da "La Parola appare nella carne"
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente
Nessun commento:
Posta un commento