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21 agosto 2017

L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso I Parte 1




Oggi comunicheremo su un argomento fondamentale, che è oggetto di discussione fin dall’inizio dell’opera di Dio ed è di vitale importanza per ogni singolo individuo. In altre parole, si tratta di un argomento in cui tutti si imbatteranno durante il cammino di fede in Dio, e che è necessario toccare. È un tema cruciale, inevitabile, da cui l’umanità non può discostarsi. A proposito di importanza, qual è la cosa più importante per chiunque creda in Dio? Alcuni pensano che sia la comprensione della Sua volontà; altri ritengono che sia nutrirsi maggiormente della Sua parola; alcuni credono che sia conoscere sé stessi; altri sono dell’opinione che sia sapere come trovare la salvezza attraverso Dio, come seguirLo e come soddisfare la Sua volontà. Per oggi accantoneremo tutte queste questioni. Di cosa discuteremo, allora? Di un argomento che riguarda Dio. È questo il tema più importante per ogni persona? Qual è il contenuto di una discussione che concerne Dio? Naturalmente, questo argomento non si può scindere dall’indole di Dio, dalla Sua sostanza e dalla Sua opera. Quindi oggi affrontiamo il seguente tema: “l’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso”.

Da quando gli uomini hanno iniziato a credere in Dio, si sono imbattuti in argomenti come questo. Quando si tratta della Sua opera, alcuni diranno: “Essa si compie su di noi; la sperimentiamo ogni giorno, perciò ne abbiamo dimestichezza”. A proposito dell’indole di Dio, alcuni affermeranno: “È un tema che studiamo ed esploriamo, su cui ci concentriamo per tutta la vita, dunque dovremmo averne dimestichezza”. Quanto a Dio Stesso, alcuni dichiareranno: “È Colui che seguiamo e in cui abbiamo fede, Colui che cerchiamo, pertanto non siamo disinformati nemmeno su di Lui”. Fin dalla creazione, Dio non ha mai interrotto la Propria opera e, per tutta la sua durata, ha continuato a esprimere la Propria indole e usato diversi modi per pronunciare la Propria parola. Allo stesso tempo non ha mai smesso di esprimere Sé Stesso e la Sua sostanza all’umanità, dichiarando la Sua volontà e le Sue richieste nei confronti degli uomini. Da una prospettiva letterale, dunque, questi argomenti non dovrebbero essere sconosciuti a nessuno. Per coloro che seguono Dio oggi, tuttavia, la Sua opera, la Sua indole ed Egli Stesso sono, in realtà, temi tutt’altro che familiari. Perché? Mentre gli uomini sperimentano l’opera di Dio, entrano anche in contatto con Lui, il che dà loro l’impressione di capire la Sua indole o di conoscerla almeno in parte. Di conseguenza, l’uomo non pensa di essere estraneo all’opera o all’indole di Dio. Anzi, pensa di avere molta dimestichezza con Lui e di sapere molte cose sul Suo conto. Tuttavia, a giudicare dalla situazione attuale, la comprensione di Dio è spesso ridotta a ciò che le persone hanno letto sui libri, confinata nell’ambito delle esperienze personali, limitata dall’immaginazione e, soprattutto, circoscritta ai fatti che si possono vedere con gli occhi. Tutto ciò è molto lontano dal vero Dio Stesso. Ma, esattamente, quanto è lontano questo “lontano”? Forse l’uomo non è sicuro, o forse ha una vaga sensazione, un vago sentore, ma quando si tratta del vero Dio Stesso, la comprensione umana è troppo lontana dall’essenza del vero Dio. È per questa ragione che dobbiamo necessariamente usare un argomento come “l’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso” per trasmettere queste informazioni in modo sistematico e specifico.

In realtà, l’indole di Dio è aperta a tutti e non è nascosta, perché Egli non ha mai evitato volutamente alcun essere umano e non ha mai cercato intenzionalmente di occultare Sé Stesso per impedire alle persone di conoscerLo o di comprenderLo. L’indole di Dio è sempre stata aperta e si è sempre rivolta schiettamente a ognuno. Durante la Sua gestione, Dio svolge la Sua opera rivolgendosi a tutti; essa si compie su ogni singolo individuo. Mentre Dio la svolge, rivela continuamente la Sua indole, usando senza sosta la Sua essenza, ciò che Egli ha ed è, per guidare ogni singola persona e per provvedere alle sue necessità. In ogni età e in ogni fase, a prescindere dal fatto che le circostanze siano positive o negative, l’indole di Dio e ciò che Egli ha ed è sono sempre aperti a ciascun individuo, così come la Sua vita provvede costantemente e incessantemente all’umanità e la sostiene. Nonostante ciò, l’indole di Dio rimane nascosta ad alcuni. Perché? Perché, sebbene queste persone vivano nell’ambito della Sua opera e Lo seguano, non hanno mai cercato di comprenderLo o non hanno mai voluto conoscerLo, né tantomeno avvicinarsi di più a Lui. Per loro, capire la Sua indole significa che la loro fine è vicina, che stanno per essere giudicate e condannate dall’indole di Dio. Perciò costoro non hanno mai desiderato comprendere Dio o la Sua indole, e non bramano una comprensione o una conoscenza più profonda della Sua volontà. Non intendono capirla attraverso una collaborazione consapevole; amano semplicemente fare sempre le cose che vogliono e non se ne stancano mai; credono nel Dio in cui vogliono credere, nel Dio che esiste soltanto nella loro immaginazione e nelle loro concezioni, che non può essere lontano da loro nella vita quotidiana. Quando si tratta del vero Dio Stesso, essi mostrano scarsissima considerazione, non hanno alcun desiderio di comprenderLo, di prestarGli attenzione, e ancora meno sono intenzionati ad avvicinarsi di più a Lui. Si limitano a usare le parole pronunciate da Dio per mascherare sé stessi, per fare bella figura. Secondo loro, ciò li rende già bravi credenti e persone con la fede in Dio nel cuore. In cuor loro, sono guidati dall’immaginazione, dalle loro concezioni e persino dalle loro personali definizioni di Dio. Il vero Dio Stesso, invece, non ha assolutamente nulla a che fare con loro. Perché, una volta che comprenderanno Lui, la Sua vera indole e ciò che Egli ha ed è, le loro azioni, la loro fede e la loro ricerca verranno condannate. È per questo motivo che non sono disposti a capire l’essenza di Dio e che sono riluttanti e restii a cercare attivamente o a pregare per conoscere meglio Dio, la Sua volontà e la Sua indole. Preferirebbero che Egli fosse qualcosa di inventato, di vuoto e di sfuggente, che fosse esattamente come Lo hanno immaginato: qualcuno che possa essere ai loro ordini, presente in misura inesauribile e sempre disponibile. Quando vogliono godere della grazia di Dio, Gli chiedono di essere quella grazia. Quando hanno bisogno della Sua benedizione, Gli chiedono di essere quella benedizione. Quando si trovano di fronte alle avversità, Gli chiedono di infondere loro coraggio, di essere la loro rete di sicurezza. La loro conoscenza di Dio è circoscritta all’ambito della grazia e della benedizione. Anche la loro comprensione dell’opera di Dio, della Sua indole e di Lui Stesso è limitata alla loro immaginazione e a una mera serie di lettere e dottrine. Tuttavia ci sono persone ansiose di capire l’indole di Dio, di vedere davvero Dio Stesso e di cogliere veramente la Sua indole e ciò che Egli ha ed è. Costoro cercano la realtà della verità e la salvezza di Dio, e tentano di ricevere la Sua conquista, salvezza e perfezione. Usano il cuore per leggere la Sua parola, per valutare ogni situazione e ogni persona, evento o cosa che Egli ha predisposto per loro, e pregano e cercano con sincerità. Ciò che vogliono di più è conoscere la volontà di Dio e comprendere la Sua vera indole ed essenza. Così non Lo offenderanno più e, attraverso le loro esperienze, saranno in grado di vedere maggiormente la Sua amabilità e il Suo vero volto. Inoltre, un Dio veramente reale esisterà nel loro cuore e avrà un posto al suo interno, cosicché queste persone non vivranno più tra immaginazione, concezioni o elusività. Hanno un desiderio urgente di comprendere l’indole di Dio e la Sua essenza perché queste ultime sono cose di cui l’umanità potrebbe avere bisogno in qualunque momento della propria esperienza, cose che danno vita per tutta la durata dell’esistenza. Una volta compresa l’indole di Dio, saranno in grado di riverirLo meglio, di collaborare più efficacemente con la Sua opera, di essere più attenti alla Sua volontà e di svolgere il proprio dovere al massimo delle loro capacità. Quando si tratta degli atteggiamenti verso l’indole di Dio, ci sono due categorie di persone. Quelle della prima non vogliono cogliere l’indole di Dio e, anche se dicono di volerla comprendere, di voler arrivare a conoscere Dio Stesso, di voler vedere ciò che Egli ha ed è e di voler capire sinceramente la Sua volontà, in cuor loro preferirebbero che Dio non esistesse. Questo, perché gli uomini di questo tipo Gli disobbediscono e Gli resistono costantemente; Lo combattono perché non occupi un posto nel loro cuore e spesso dubitano della Sua esistenza o addirittura la negano. Non vogliono permettere all’indole di Dio o al vero Dio Stesso di occupare il loro cuore. Vogliono soltanto soddisfare i propri desideri, la propria immaginazione e le proprie ambizioni. Forse, dunque, queste persone credono in Dio, Lo seguono e magari rinunciano persino alla famiglia e al lavoro per Lui, ma non mettono fine ai loro comportamenti malvagi. Alcune addirittura rubano o sperperano le offerte, oppure maledicono Dio in privato, mentre altre sfruttano la propria posizione per deporre continuamente a loro favore, per esaltarsi e per competere con Dio per gli uomini e per lo status. Usano vari metodi e accorgimenti per indurre gli altri a adorarle, provando costantemente a conquistarli e a controllarli. Alcune addirittura li fuorviano inducendoli a pensare che siano Dio in modo da poter essere trattate come Lui. Non direbbero mai agli altri che sono state traviate, che sono corrotte e arroganti a loro volta, che non andrebbero adorate, che la loro eventuale condotta impeccabile dipende tutta dall’esaltazione di Dio e che è il comportamento che dovrebbero tenere in ogni caso. Perché non dicono queste cose? Perché hanno molta paura di perdere il loro posto nel cuore degli altri. È per questo motivo che le persone di questo tipo non esaltano mai Dio e non Gli rendono mai testimonianza, poiché non hanno mai cercato di comprenderLo. Possono conoscerLo senza averLo compreso? No, è impossibile! Pertanto, benché le parole del titolo “L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso” possano essere semplici, il loro significato è diverso per ognuno. Per qualcuno che disobbedisce spesso a Dio, che Gli resiste e Gli è ostile, significano condanna; mentre chi cerca la realtà della verità e viene spesso dinanzi a Dio per cercarNe la volontà si sentirà indubbiamente nel proprio elemento. Così tra di voi, quando qualcuno sente parlare dell’indole e dell’opera di Dio, inizia a irritarsi, ad avere il cuore pieno di resistenza e a sentirsi estremamente a disagio. Altri tra voi penseranno invece: “Questo argomento è esattamente ciò di cui ho bisogno, perché mi reca un grande beneficio. È una parte che non può mancare nella mia esperienza di vita; è il nocciolo della questione, il fondamento della fede in Dio, una cosa che l’umanità non può permettersi di abbandonare”. A tutti voi, questo tema può sembrare insieme vicino e lontano, sconosciuto e familiare. In ogni caso, è un argomento che chiunque sia seduto qui deve ascoltare, conoscere e capire. Comunque tu lo tratti, lo consideri o lo accolga, la sua importanza non può essere ignorata.

Dio svolge la Sua opera fin dalla creazione dell’uomo. All’inizio essa era molto semplice, ma conteneva ugualmente espressioni della Sua essenza e indole. Benché ora la Sua opera si sia elevata, poiché Egli sta investendo un enorme numero di sforzi concreti in ogni persona che Lo segue ed esprimendo una notevole quantità della Sua parola, la Sua persona è rimasta nascosta all’uomo dall’inizio fino a ora. Sebbene dal periodo dei racconti biblici all’epoca moderna Dio Si sia fatto carne due volte, chi ha mai visto la Sua persona reale? A quanto ne sapete, qualcuno l’ha mai vista? No. Nessuno ha mai visto la persona reale di Dio, cioè nessuno ha mai visto il Suo vero Io. Questa è una cosa su cui tutti sono d’accordo. In altre parole, la persona reale di Dio, o il Suo Spirito, sono nascosti a tutta l’umanità, compresi Adamo ed Eva, che Egli creò, e compreso Giobbe il giusto, che Egli aveva accettato. Nemmeno loro videro la reale persona di Dio. Ma perché Egli la maschera intenzionalmente? Alcuni dicono: “Dio teme di spaventare le persone”. Altri affermano: “Dio nasconde la Sua persona reale perché l’uomo è troppo piccolo ed Egli è troppo grande; agli uomini non è consentito vederLo, altrimenti morirebbero”. Ci sono anche quelli che asseriscono: “Dio è impegnato a gestire la Sua opera ogni giorno, potrebbe non avere il tempo di manifestarSi affinché le persone Lo vedano”. Qualunque cosa pensiate, sono giunto a una conclusione. Quale? Che Dio non vuole che gli uomini vedano la Sua persona reale. Egli Si nasconde deliberatamente dall’umanità. In altre parole, il Suo intento è che gli esseri umani non vedano la Sua persona reale. Ormai questo dovrebbe essere chiaro a tutti. Se Dio non ha mai mostrato la Sua persona a nessuno, pensate che essa esista? (Sì.) Ovviamente esiste. Ciò è incontestabile. Ma la Sua grandezza o il Suo aspetto sono questioni che l’umanità dovrebbe indagare? No. La risposta è negativa. Se la persona di Dio non è un argomento che dovremmo esplorare, allora quale questione dobbiamo esaminare? (L’indole di Dio.) (L’opera di Dio.) Prima di iniziare a comunicare sull’argomento ufficiale, tuttavia, torniamo a ciò di cui stavamo discutendo poc’anzi: perché Dio non ha mai mostrato la Sua persona all’umanità? Perché gliela nasconde intenzionalmente? C’è una sola ragione, e cioè: anche se l’uomo creato ha attraversato millenni dell’opera di Dio, non c’è una sola persona che conosca la Sua opera, la Sua indole e la Sua essenza. Tali individui sono, agli occhi di Dio, in netto contrasto con Lui, ed Egli non vuole mostrare Sé Stesso a chi Gli è ostile. Questo è l’unico motivo per cui non ha mai mostrato la Sua persona all’umanità e per cui La protegge volutamente da essa. Ora vi è chiara l’importanza di conoscere l’indole di Dio?

Da quando esiste la gestione di Dio, Egli Si è sempre dedicato completamente allo svolgimento della Sua opera. Pur celando la Sua persona agli uomini, è sempre stato al loro fianco, operando su di loro, esprimendo la Sua indole, guidando l’umanità intera con la Sua essenza, e compiendo la Sua opera su ogni singolo individuo attraverso la Sua potenza, saggezza e autorità, dando così vita all’Età della Legge, all’Età della Grazia e ora all’Età del Regno. Sebbene Dio celi la Sua persona all’uomo, la Sua indole, ciò che Egli ha ed è e la Sua volontà verso l’umanità vengono rivelati senza riserve agli uomini, affinché essi li vedano e li sperimentino. In altre parole, benché gli esseri umani non possano vedere né toccare Dio, la Sua indole e la Sua essenza, con cui l’umanità è entrata in contatto, sono assolutamente espressioni di Dio Stesso. Non è questa la verità? Qualunque sia il metodo con cui Dio svolge la Sua opera e l’angolazione da cui la compie, Egli presenta sempre alle persone la Sua vera identità, facendo ciò che deve fare e dicendo ciò che deve dire. Da qualunque posizione parli – potrebbe trovarSi nel terzo cielo, esserSi incarnato oppure essere addirittura una persona comune –, parla sempre agli uomini con tutto il Suo cuore e con tutta la Sua mente, senza inganni o reticenze. Quando svolge la Sua opera, esprime la Sua parola e la Sua indole, ciò che Egli ha ed è, senza alcuna riserva. Guida l’umanità con la Sua vita, con ciò che Egli ha ed è. È così che l’uomo visse durante l’Età della Legge – l’epoca che fu la culla dell’umanità – sotto la guida del Dio invisibile e intoccabile.

Dio Si fece carne per la prima volta dopo l’Età della Legge e la Sua incarnazione durò trentatré anni e mezzo. Per un essere umano, trentatré anni e mezzo sono un periodo lungo? (No.) Poiché di solito la durata della vita di un essere umano supera di gran lunga i trent’anni circa, questo non è un arco di tempo molto lungo per l’uomo. Per il Dio fattoSi carne, tuttavia, lo è. Egli divenne una persona comune che prese su di Sé l’opera di Dio e l’incarico da parte Sua. Dunque dovette farSi carico di un’opera che una persona comune non è in grado di gestire, sopportando al contempo anche una sofferenza che le persone comuni non sono in grado di tollerare. Forse la quantità di sofferenza sopportata dal Signore Gesù durante l’Età della Grazia, dall’inizio della Sua opera fino alla crocifissione, non è una cosa cui gli uomini di oggi hanno assistito di persona, ma riuscite a capirla almeno in parte attraverso le storie della Bibbia? A prescindere da quanti dettagli ci siano in questi fatti documentati, nel complesso l’opera di Dio in questo periodo fu piena di avversità e di sofferenza. Per un essere umano corrotto, trentatré anni e mezzo non sono un periodo lungo, e un po’ di sofferenza non è niente di speciale. Tuttavia, per il Dio santo e irreprensibile, che deve prendere su di Sé tutti i peccati dell’umanità e mangiare, dormire e vivere con i peccatori, questo dolore è troppo grande. Egli è il Creatore, il Padrone e il Sovrano di tutte le cose, ma quando scese sulla terra, dovette sopportare l’oppressione e la crudeltà degli uomini corrotti. Per completare la Sua opera e salvare l’umanità dalla tribolazione, dovette essere condannato dagli uomini e farSi carico dei peccati dell’umanità intera. La portata della sofferenza che subì non può assolutamente essere sondata o capita dalle persone comuni. Che cosa rappresenta questa sofferenza? La devozione di Dio verso l’umanità, l’umiliazione che subì e il prezzo che pagò per la salvezza degli uomini, per redimere i loro peccati e per completare questa fase della Sua opera. Questa sofferenza significa anche che l’uomo sarebbe stato redento dalla croce per mano di Dio. Questo è un prezzo pagato con il sangue, con la vita, un prezzo che gli esseri creati non possono permettersi. È grazie alla Sua essenza, e a ciò che Egli ha ed è, che Dio riesce a sopportare questo genere di sofferenza e di opera. Nessun essere creato può farlo al Suo posto. Questa è l’opera di Dio durante l’Età della Grazia e una rivelazione della Sua indole. Questo dice qualcosa di ciò che Dio ha ed è? Vale la pena che l’umanità ne venga a conoscenza?

In quell’età, sebbene gli uomini non vedessero la persona di Dio, ricevettero il Suo sacrificio per il peccato e furono redenti dalla croce per mano Sua. Forse l’umanità conosce l’opera compiuta da Dio durante l’Età della Grazia, ma qualcuno ha dimestichezza con l’indole e con la volontà da Lui espresse in questo periodo? L’uomo conosce soltanto il contenuto dell’opera di Dio in epoche diverse attraverso vari canali, oppure ha sentito parlare di eventi riguardanti Dio che ebbero luogo nello stesso periodo in cui Egli compì la Sua opera. Questi dettagli e queste storie sono tutt’al più informazioni o leggende su Dio, e non hanno niente a che fare con la Sua indole e la Sua essenza. Perciò il fatto che le persone conoscano molte storie su di Lui non significa che abbiano una profonda comprensione e conoscenza della Sua indole o della Sua essenza. Come nell’Età della Legge, sebbene gli uomini dell’Età della Grazia avessero avuto un contatto ravvicinato e intimo con il Dio fattoSi carne, la loro conoscenza della Sua indole e della Sua essenza era pressoché inesistente.

Nell’Età del Regno, Dio Si è incarnato nuovamente, nello stesso modo in cui l’aveva fatto la prima volta. Durante questo periodo dell’opera, Egli pronuncia ancora la Sua parola senza riserve, svolge l’opera che deve svolgere, ed esprime ciò che ha ed è. Allo stesso tempo continua a sopportare e a tollerare la disobbedienza e l’ignoranza dell’uomo. Dio non rivela continuamente la Sua indole e non esprime la Sua volontà anche durante questo periodo dell’opera? Pertanto, dalla creazione dell’uomo fino a ora, l’indole di Dio, ciò che Egli è e ha e la Sua volontà sono sempre stati aperti a ogni persona. Egli non ha mai nascosto volutamente la Sua essenza, indole o volontà. È solo che all’umanità non interessa cosa fa Dio, qual è la Sua volontà; è per questo motivo che la comprensione di Dio da parte dell’uomo è così penosa. In altre parole, anche se Egli cela la Sua persona, è sempre accanto agli uomini in ogni istante, proiettando apertamente la Sua volontà, indole ed essenza in qualunque momento. In un certo senso, anche la persona di Dio è aperta gli uomini ma, a causa della loro cecità e disobbedienza, essi sono sempre incapaci di vedere la Sua manifestazione. Dunque, se è così, la comprensione dell’indole di Dio e di Dio Stesso non dovrebbe essere semplice per tutti? È molto difficile rispondere a questa domanda, vero? Potete dire che è facile ma, anche se alcuni uomini cercano di conoscere Dio, non sono in grado di acquisire una vera conoscenza o comprensione di Lui; esse sono sempre nebulose e vaghe. Se dite che non è facile, sbagliate ugualmente. Essendo stati oggetto dell’opera di Dio per così tanto tempo, tutti dovrebbero aver avuto rapporti autentici con Lui attraverso l’esperienza. Dovrebbero almeno averLo percepito in certa misura nel loro cuore o essersi scontrati in precedenza con Lui su un piano spirituale, e così aver acquisito una certa consapevolezza emotiva della Sua indole o una certa comprensione di Lui. Dacché l’uomo ha iniziato a seguire Dio fino a ora, l’umanità ha ricevuto fin troppo ma, per ragioni di ogni tipo – la scarsa levatura dell’uomo, la sua ignoranza, la sua ribellione e i suoi vari propositi –, ha anche perso troppo. Dio non ha già dato abbastanza al genere umano? Benché Egli nasconda la Sua persona agli esseri umani, offre loro ciò che ha ed è, e addirittura la Sua vita; la conoscenza che l’umanità ha di Dio non dovrebbe essere soltanto quella che è ora. È per questo motivo che penso sia necessario condividere ulteriormente con voi l’argomento dell’opera di Dio, dell’indole di Dio e di Dio Stesso. L’obiettivo è far sì che i millenni di premure e pensieri che Egli ha investito nell’uomo non finiscano per essere vani, e che gli uomini possano comprendere e capire davvero la Sua volontà verso di loro. Così le persone potranno avanzare verso una nuova fase della loro conoscenza di Dio. Ciò restituirà a Dio anche il posto che Gli spetta nel cuore degli uomini, ossia Gli renderà giustizia.

da "La Parola appare nella carne"

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