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11 agosto 2017

Dio Stesso, l’Unico VII (II) Dio è la fonte di vita di tutte le cose Parte 2




Dio Stesso, l’Unico VII
(II) Dio è la fonte di vita di tutte le cose


Oggi condividerò con voi un altro argomento. Di che cosa tratteremo? Il titolo sarà “Dio è la fonte di vita di tutte le cose”. Non è un argomento piuttosto vasto da discutere? Non sembra un po’ al di là della vostra portata? Dio, quale fonte di vita di tutte le cose, sembra un argomento con cui la gente ha scarsa familiarità, ma chi segue Dio lo deve comprendere. Ciò, perché questo ambito è inestricabilmente legato a ogni persona che voglia conoscere Dio ed essere in grado di soddisfarLo e di temerLo. Pertanto, è doveroso presentare questo argomento. Alcune persone potrebbero averne una conoscenza di base, o forse alcuni ne sono consapevoli: possono averne una conoscenza semplicistica nel proprio cuore, una mera comprensione superficiale. Altri potrebbero avere una particolare familiarità con questo; a motivo delle loro particolari esperienze, ne hanno una profonda comprensione. Ma, che questa conoscenza sia profonda o superficiale, resta il fatto che per, quanto vi riguarda, è unilaterale e non sufficientemente specifica. Pertanto, è necessario comunicare questo argomento, il cui scopo è di permettervi di sviluppare una comprensione più specifica e più profonda; ciò è davvero cruciale. Utilizzerò un metodo speciale per condividere questa materia con voi, un metodo che non abbiamo mai usato prima e che potreste trovare insolito, o un po’ scomodo. Nonostante ciò, dopo averne sentito la descrizione, lo conoscerete, di qualsiasi metodo si tratti. Vi piace sentir raccontare delle storie? (Sì). Che tipo di storie vi piace ascoltare? Fiabe, favole o fantascienza? (Le favole). (Le storie su Dio e l’uomo). Ci sono storie che riguardano Dio e l’uomo? (Sì). Ci sono delle storie a proposito di Dio e l’uomo che accadono accanto a voi, ogni giorno. C’è bisogno che ve ne accenni? Chiunque ami le storie, per favore, alzi la mano, così potrò vedere a quante persone piace ascoltarle. Sembra che abbia fatto bene a scegliere la modalità della narrazione. Tutti voi amate sentir raccontare delle storie. Bene, allora cominciamo! Non c’è bisogno che prendiate appunti. Vi chiedo di stare tranquilli e di non agitarvi. Puoi chiudere gli occhi, se tenere gli occhi aperti è fonte di distrazione a causa delle cose e delle persone che ti circondano. Ho una meravigliosa storiella da raccontarvi. Racconta di un seme, della terra, di un albero, della luce del sole, degli uccelli e dell’uomo. Non vi addormentate. Mi sentite? Quali sono i personaggi principali della storia che Mi accingo a raccontarvi? (Un seme, la terra, un albero, la luce del sole, gli uccelli e l’uomo). Ci sarà Dio nella storia? (No). Non Lo avete sentito nominare, giusto? Ma sono sicuro che, al termine della storia che vi sto per narrare, vi sentirete rilassati e felici. Bene allora, ascoltate in silenzio.

Storia 1. Un seme, la terra, un albero, la luce del sole, gli uccelli e l’uomo


Un piccolo seme cadde nella terra. Dopo essere stato irrorato da abbondanti piogge, dal seme spuntò un tenero germoglio e le sue radici affondarono lentamente nel suolo sottostante. Il germoglio, con il passare del tempo, crebbe, affrontando venti impetuosi e piogge scroscianti, assistendo all’alternarsi delle stagioni e al crescere e al calare della luna. Durante l’estate, la terra gli portò in dono dell’acqua, così che il germoglio potesse sopportare il caldo torrido. E, grazie alla terra, il germoglio non patì il caldo e così superò le torride temperature estive. Quando giunse l’inverno, la terra avvolse il germoglio nel suo caldo abbraccio e si strinsero forte l’uno all’altra. E, grazie al calore della terra, il germoglio sopravvisse al freddo intenso, superando incolume le tempeste invernali e le nevicate di stagione. Protetto dalla terra, il germoglio crebbe coraggioso e felice. Divenne alto e orgoglioso per il nutrimento disinteressato che la terra gli forniva. Il germoglio cresceva felice. Cantava mentre cadeva la pioggia e danzava e ondeggiava al soffio del vento. E così, il germoglio e la terra dipendevano l’uno dall’altra…

Gli anni passavano e il germoglio divenne un albero imponente. Aveva sviluppato dei robusti rami ricoperti da innumerevoli foglie e si ergeva impettito e forte sulla terra. Le radici dell’albero erano ancora immerse nella terra come prima, ma ora affondavano in profondità nel terreno sottostante. Ciò che un tempo aveva protetto il germoglio ora era il fondamento di un albero possente.

Un raggio di sole si posò sull’albero e il tronco si scosse. L’albero stese i rami il più possibile, profondamente attratto dalla luce. La terra sottostante respirò all’unisono con l’albero, sentendosi rinnovata e, proprio allora, una fresca brezza soffiò tra i rami e l’albero fremette di delizia, sprizzando energia. E così, l’albero e la luce del sole dipendevano l’una dall’altro…

La gente sedeva nella fresca ombra dell’albero e godeva della sua aria fresca e fragrante. L’aria detergeva i cuori e i polmoni, e purificava il sangue di queste persone. Esse non si sentivano più affaticate o oppresse. E così, la gente e l’albero dipendevano l’uno dall’altra…

Uno stormo di uccelli si mise a cinguettare, posandosi tra i rami dell’albero. Forse stavano tentando di sfuggire a un qualche nemico oppure stavano allevando e crescendo i loro piccoli, o forse stavano semplicemente godendo di un breve riposo. E così, gli uccelli e l’albero dipendevano l’uno dagli altri…

Le radici dell’albero, annodate e aggrovigliate, affondarono più profondamente nella terra. Con il suo tronco esso proteggeva la terra dal vento e dalla pioggia, stendeva i folti rami e proteggeva la terra sottostante, e lo faceva perché la terra era sua madre. Vivevano insieme, dipendendo l’uno dall’altra e non si sarebbero mai separati…

Così, la storia giunge al termine. Potete aprire gli occhi adesso. Vi ho raccontato una storia a proposito di un seme, della terra, di un albero, della luce del sole, degli uccelli e dell’uomo. La storia si compone di alcuni brevi episodi. Che impressione vi ha fatto? Raccontando le cose in questo modo, riuscite a comprenderle? (Sì). Potete parlare delle vostre sensazioni. Allora, che cosa ne pensate, dopo aver ascoltato la storia? (è molto commovente e sembra una storia su Dio e l’uomo, e del modo in cui Egli nutre e protegge l’uomo, così che questi possa crescere forte. Quando un uomo diventa un uomo autentico, è in grado di comprendere l’amore di Dio e di contraccambiare tale amore. Dio è inestricabilmente vicino all’uomo). Vi dirò, innanzitutto, che tutte le cose cui ho accennato le potete vedere con i vostri stessi occhi e toccare con le vostre stesse mani; si tratta di cose reali, non di metafore. Voglio che proseguiate e pensiate a ciò di cui ho parlato. Nulla di ciò che ho trattato era profondo e c’erano un paio di frasi che costituiscono il punto principale della storia. (Che si tratti di una pianta o di un animale, di un uccello o dell’uomo, la fonte della sua vita è Dio). Che altro? (Sebbene gli eventi della storia siano cose che accadono accanto a noi, spesso ci dimentichiamo che sono governati da Dio. Dio lo rivela in modo del tutto naturale e, in modo del tutto naturale, ciò si verifica intorno a noi, eppure, in tutto ciò è Dio che regola le cose. Dio governa tutte le cose ed è la sorgente della vita di tutte le cose). (Le parole pronunciate da Dio sono semplici, ci sono offerte affinché le possiamo comprendere e per capire che è stato il governo di Dio a preordinare in tal modo ogni cosa). Qualcos’altro da aggiungere? (La storia che abbiamo sentito dipinge un bellissimo quadro: il seme viene alla vita e, mentre cresce, sperimenta le quattro stagioni dell’anno: primavera, estate, autunno e inverno. La terra lo nutre come una madre. Gli dà calore in inverno affinché il germoglio possa sopravvivere al freddo. Dopo che il germoglio è maturato trasformandosi in un albero, un raggio di sole ne tocca i rami dando all’albero una grande gioia. Vediamo che, tra tutti gli aspetti della creazione di Dio, la terra è viva e dipende dall’albero. Vediamo anche che la luce del sole dà molto calore all’albero e, sebbene gli uccelli siano una cosa comune da vedere, essi, l’albero e la gente convivono insieme in armonia. Quando sentiamo questa storia, il sentimento che proviamo nel cuore è che, in effetti, tutte le cose della creazione di Dio sono vive). Ben detto! Qualcuno ha qualcos’altro da aggiungere? (Nella storia, mentre il seme germoglia e cresce trasformandosi in un albero imponente, assistiamo alle cose meravigliose compiute da Dio. Dio ha fatto tutte le cose vive e in dipendenza le une dalle altre e tutte connesse le une alle altre. Osserviamo la saggezza di Dio, le Sue meraviglie, e vediamo che tutte le cose che Dio ha creato si servono l’una dell’altra e che Egli è la sorgente di vita di tutte le cose).

Tutte le cose di cui vi ho parlato sono cose che avete già visto prima, come i semi, che conoscete bene, giusto? Forse non assisti nel dettaglio allo sviluppo di un seme in un albero, ma sai che si tratta di un dato di fatto, giusto? (Sì). Sai della terra e della luce del sole, giusto? L’immagine degli uccelli che si posano tra i rami dell’albero è una cosa che avete visto tutti, giusto? (Sì). E anche il fatto che la gente trovi ristoro all’ombra fresca di un albero, giusto? (Certo che l’abbiamo visto). Allora, che sensazione avete quando raccogliete tutti questi esempi in una sola immagine? (Armonia). Tutti gli esempi che sussistono in questa immagine vengono da Dio? (Sì). Poiché vengono da Dio, Dio conosce il valore e il significato di questi numerosi esempi, che sussistono insieme sulla terra. Quando Dio ha creato tutte le cose, aveva un piano per ciascuna di esse, e ogni cosa che Egli ha creato manifesta le Sue intenzioni ed Egli le infonde la vita. Egli ha creato l’ambiente di vita del genere umano, che è stato presentato nella storia che abbiamo or ora ascoltato. In essa viene descritta l’interdipendenza esistente tra il seme e la terra; la terra nutre il seme, e il seme è legato alla terra. La relazione tra questi due elementi è stata preordinata da Dio sin dal suo primissimo inizio, giusto? (Sì). L’albero, la luce del sole, gli uccelli e l’uomo in questa immagine sono un esempio dell’ambiente vitale che Dio che creato per il genere umano? (Sì). In primo luogo, l’albero può lasciare la terra? (No). L’albero può stare senza la luce del sole? (No). Qual era, dunque, lo scopo di Dio nel creare l’albero? Possiamo dire che lo ha fatto solo per la terra? Possiamo dire che è stato solo per gli uccelli? Possiamo dire che è stato solo per la gente? (No). Qual è la relazione tra loro? La relazione tra loro è quella di un’interdipendenza all’interno della quale essi non possono essere separati. La terra, l’albero, la luce del sole, gli uccelli e la gente dipendono gli uni dagli altri per la propria esistenza e si nutrono vicendevolmente. L’albero protegge la terra, mentre la terra nutre l’albero; la luce del sole nutre l’albero, mentre l’albero crea la frescura proteggendo la terra dalla luce del sole, e aiuta la terra, lenendo il calore diretto della luce del sole. In definitiva, chi ne trae beneficio? Il genere umano, giusto? (Sì). E questo è uno dei princìpi per cui Dio ha creato l’ambiente di vita del genere umano, ed è uno degli scopi principali al riguardo. Sebbene questa non sia che una semplice rappresentazione, in essa possiamo cogliere la saggezza di Dio e le Sue intenzioni. L’umanità non può vivere senza la terra, né senza alberi, né senza gli uccelli e la luce del sole, giusto? Anche se è solo una storia, si tratta di un microcosmo della creazione dell’universo da parte di Dio, un dono che Egli ha fatto all’uomo quale ambiente di vita.

Dio ha fatto i cieli e la terra e tutte le cose per l’umanità e ha creato anche l’ambiente di vita. In primo luogo, il punto principale che abbiamo discusso nella storia è la relazione di interconnessione e di interdipendenza di tutte le cose. In base a questo principio, l’ambiente di vita del genere umano è protetto, sopravvive e continua; a motivo dell’esistenza di questo ambiente di vita, il genere umano può prosperare e riprodursi. Abbiamo visto in questa scena l’albero, la terra, la luce del sole, gli uccelli e la gente. Era presente anche Dio? La gente potrebbe non vederLo, giusto? In superficie, potrebbe sembrare che Dio non ci sia, ma la gente può vedere le norme che regolano la relazione di interconnessione tra gli elementi presenti nella scena; è da tali regole che è possibile capire che Dio esiste e che Egli è Colui che governa. Giusto? Dio usa questi principi e queste regole per preservare la vita e l’esistenza di tutte le cose. È in tal modo che Egli provvede a tutte le cose e al genere umano. Questa storia ha una qualche connessione con il tema che abbiamo appena discusso? (Sì). In superficie sembra che non ce ne sia alcuna, ma in realtà le regole che Dio ha stabilito in qualità di Creatore e il Suo dominio su tutte le cose sono strettamente connessi con il fatto che Egli è la fonte di vita di tutte le cose ed esse sono inestricabilmente connesse. Giusto? (Sì). Avete imparato qualche cosa, giusto?

Dio è il Padrone delle norme che regolano l’universo, Egli esercita il dominio sulle regole che governano la sopravvivenza di tutte le cose e Egli supervisiona l’universo e tutte le cose così che possano vivere insieme; Egli fa sì che esse non si estinguano e non scompaiano così che il genere umano possa continuare ad esistere, che l’uomo possa vivere in tale ambiente grazie alla guida di Dio. Queste regole, che governano tutte le cose, sono sotto il controllo di Dio, pertanto l’umanità non può interferire e non le può modificare; solo Dio Stesso conosce tali regole e solo Egli Stesso le può gestire. Quando l’albero germoglierà, quando pioverà, quanta acqua e quante sostanze nutritive la terra darà alle piante, in quale stagione cadranno le foglie, in quale stagione l’albero darà frutto, quanta energia la luce del sole darà agli alberi, che cosa gli alberi produrranno mediante l’energia che ottengono dalla luce solare: sono tutte cose che Dio ha già preordinato quando ha creato l’universo e sono leggi che non possono essere infrante dall’uomo. Le cose create da Dio, che siano esseri viventi o che non appaiano tali agli occhi della gente, sono tutte nelle mani di Dio e sotto il Suo dominio. Nessun uomo può modificare né infrangere tale regola. Vale a dire, quando Dio ha creato tutte le cose, ha stabilito come debbano essere. L’albero non potrebbe mettere radici, né germogliare, né crescere senza la terra. Che aspetto avrebbe la terra senza alberi? Sarebbe un deserto. Non è vero? (Sì). Inoltre, l’albero è la dimora degli uccelli, il luogo in cui essi trovano riparo dal vento. Sarebbe un bene se l’albero fosse privato della luce del sole? (Non, non lo sarebbe affatto). Se l’albero avesse solo la terra, ciò non funzionerebbe. Tutto questo è per il genere umano e per la sopravvivenza del genere umano. L’uomo riceve aria fresca dall’albero e vive sulla terra protetta da esso. L’uomo non può vivere senza la luce del sole, l’uomo non può vivere senza le diverse categorie di esseri viventi. Sebbene le relazioni tra queste cose siano complesse, la gente deve capire chiaramente che Dio ha creato le regole che governano tutte le cose in modo che possano esistere in modo interconnesso e interdipendente; ogni singola cosa che Egli ha creato ha valore e significato. Se Dio creasse qualcosa senza significato, Dio la farebbe scomparire. Capite? (Sì). Questo è uno dei metodi che Egli ha usato nel provvedere a tutte le cose. A che cosa si riferisce il fatto di “provvedere” in questa storia? Forse che Dio esce ogni giorno per innaffiare l’albero? E l’albero ha forse bisogno dell’aiuto di Dio per respirare? (No). “Provvedere” in tale contesto si riferisce alla gestione di Dio di tutte di cose, dopo la loro creazione; tutto ciò di cui Egli necessitava erano delle regole per far sì che le cose scorressero senza intoppi. L’albero è cresciuto autonomamente, per il semplice fatto di essere stato piantato nella terra. Le condizioni della sua crescita sono state tutte create da Dio. Egli ha fatto la luce del sole, l’acqua, il suolo, l’aria e l’ambiente circostante, il vento, il gelo, la neve e la pioggia e le quattro stagioni; queste sono le condizioni di cui l’albero ha bisogno per crescere, sono le cose che Dio ha predisposto. Pertanto, Dio è la sorgente di questo ambiente di vita? (Sì). Dio deve forse contare tutti i giorni ogni singola foglia degli alberi? Non ce n’è bisogno, giusto? Non c’è neppure bisogno che Dio aiuti l’albero a respirare. Dio non deve neppure svegliare ogni giorno la luce del sole, dicendo: “Orsù, è ora di splendere sugli alberi”. Non c’è bisogno che lo faccia. La luce del sole splende da sola come stabilito dalle regole, splende sull’albero e l’albero se ne impregna. Questo è il modo in cui le cose vivono secondo le regole. Forse si tratta di un fenomeno di cui non siete consapevoli, ma si tratta comunque di un fatto che tutti vedono e accettano. Non devi fare altro che riconoscere che le regole dell’esistenza di tutte le cose hanno origine in Dio, e sapere che la loro crescita e sopravvivenza sono sotto il dominio di Dio. Ciò prova che Dio è la sorgente di ogni forma di vita.

In questa storia è stata usata una qualche metafora, come la chiamerebbero gli uomini? (No). è antropomorfica? (No). Ciò di cui ho parlato è vera. Ogni cosa viva, ogni cosa che esiste è sotto il controllo di Dio. A ogni cosa è stata data vita dopo che Dio l’ha creata; si tratta di vita data da Dio, che segue le leggi e il percorso che Egli ha creato per essa. Ciò non deve essere alterato dall’uomo e non ha bisogno di alcun aiuto da parte dell’uomo; questo è il modo in cui Dio provvede a tutte le cose. Lo capite, vero? Pensate sia necessario che la gente riconosca ciò? (Sì). Pertanto, questa storia ha nulla a che fare con la biologia? Ha una qualche relazione con un qualsiasi campo della conoscenza o della scienza? (No). Non stiamo discutendo di biologia e, di sicuro, non stiamo facendo alcuna ricerca di biologia. Qual è il punto principale di cui stiamo parlando? (Che Dio è la sorgente di tutta la vita). Che cosa vedete fra tutti gli aspetti della creazione? Avete visto gli alberi? Avete visto la terra? (Sì). Avete visto la luce del sole, giusto? Avete visto gli uccelli riposarsi sugli alberi? (Sì, certo). L’uomo è felice di vivere in un simile ambiente? (Certo, che è felice). Dio usa tutte le cose, le cose che Egli ha creato per tenere in vita la dimora dell’umanità e per proteggere tale dimora, e questo è il modo in cui Egli provvede all’uomo e a tutte le cose.

Che ne pensate riguardo alla Mia presentazione delle cose in questo modo e a questo Mio modo di comunicarvele? Va bene? (Va bene. È realistico). Che cosa c’è che va bene in questa modalità? (è facile da comprendere e contiene degli esempi pratici). È un modo sostanziale di discutere le cose, giusto? Questa storia è necessaria per aiutare la gente a riconoscere che Dio è la fonte della vita di tutte le cose? (Sì). Se è necessaria, allora continueremo con la storia successiva. Il contenuto della storia successiva è leggermente differente, come lo è il punto principale; le cose nella storia sono tra quelle che abbiamo visto nella creazione di Dio. Ricorrerò nuovamente alla narrazione di una storia, di modo che possiate tutti ascoltare in silenzio e riflettere su ciò di cui sto parlando. Terminata la storia, vi farò alcune domande per vedere quanto avete appreso. I protagonisti di questa storia sono un’imponente montagna, un piccolo ruscello, un vento impetuoso e un’onda gigantesca.

Storia 2. Un’imponente montagna, un piccolo ruscello, un vento impetuoso e un’onda gigantesca


C’era un piccolo ruscello che si snodava avanti e indietro, sino ad arrivare ai piedi di un’imponente montagna. La montagna ne ostacolava il percorso, così il ruscello chiese alla montagna, con la sua vocetta sottile: “Per favore, lasciami passare; mi blocchi il cammino impedendomi di proseguire”. La montagna, di rimando, chiese: “Dove stai andando?” Al che, il piccolo ruscello rispose: “Sto cercando la mia casa”. Allora la montagna disse: “Benissimo, prosegui e scorri sopra di me!” Ma, dal momento che il piccolo ruscello era troppo debole e troppo giovane, non gli riuscì di scavalcare una così imponente montagna e, pertanto, non gli restò altra scelta che quella di continuare a scorrere lungo le pendici del monte…

Sopraggiunse un forte vento che portava sabbia e polvere verso il luogo in cui si ergeva la montagna. Il vento gridò alla montagna: “Fammi passare!” La montagna, di rimando, chiese: “Dove stai andando?” E il vento, ululando, rispose: “Voglio andare dal lato opposto della montagna”. La montagna allora disse: “Va bene; se riesci a passarmi in mezzo, puoi andare!” Il vento impetuoso soffiò per farsi strada, ma per quando soffiasse con furia, non fu in grado di farsi strada attraverso la montagna. Allora, esausto, si fermò a riposare. Avvenne così che su quel lato della montagna, a tratti, soffiava solo un venticello debole, e ciò fece un enorme piacere alla gente che viveva in quei paraggi. Tale era il saluto che la montagna porgeva alla gente…

Sulla riva del mare, le onde bianche di schiuma si infrangevano delicatamente contro la scogliera. Improvvisamente, si levò un’onda gigantesca che si diresse, ruggendo, verso la montagna. “Levati di mezzo!” mugghiò l’onda gigantesca. La montagna, di rimando, chiese: “Dove stai andando?” L’onda gigantesca non si fermò e continuò a ergersi mentre rispondeva: “Sto espandendo il mio territorio e voglio stendere un poco le braccia”. La montagna disse: “Va bene; se riesci a passare sopra la mia vetta, ti cederò il passo”. La gigantesca onda arretrò un poco e quindi, ancora una volta, si erse contro la montagna. Ma, per quanti sforzi facesse, non riuscì a passarvi sopra. Non ebbe, quindi, altra scelta che quella di ritirarsi lentamente, tornando da dove era venuta…

Nel corso dei secoli, il piccolo ruscello continuò a scorrere lentamente attorno ai piedi della montagna. Seguendo la conformazione della montagna, il ruscelletto riuscì a ritrovare la via di casa; raggiunse il fiume per gettarsi, infine, nel mare. Sotto l’amorevole supervisione della montagna, non si smarrì mai. Il piccolo ruscello e l’imponente montagna facevano affidamento l’uno sull’altra, si contenevano l’un l’altra e dipendevano l’uno dall’altra.

Nel corso dei secoli, il vento impetuoso non modificò l’abitudine di soffiare contro la montagna. Innalzava grandi tempeste di sabbia quando “visitava” la montagna, come aveva fatto in precedenza. Continuò a minacciarla, ma non riuscì mai ad aprirsi un varco attraverso di essa. Il vento impetuoso e l’imponente montagna facevano affidamento l’uno sull’altra, si contenevano l’un l’altra e dipendevano l’uno dall’altra.

Nel corso dei secoli, anche la gigantesca onda non riposò e non smise mai di estendersi. Mugghiava e si innalzava incessantemente, eppure la montagna non si spostava di un centimetro. La montagna vegliava sul mare e, in questo modo, le creature del mare si moltiplicavano e prosperavano. La gigantesca onda e l’imponente montagna facevano affidamento l’una sull’altra, si contenevano l’un l’altra e dipendevano l’una dall’altra.

La Mia storia è finita. In primo luogo, che cosa potete dirMi di questa storia, qual era il suo contenuto principale? Al principio c’era una montagna e poi che cosa? (Un piccolo ruscello, un vento impetuoso e un’onda gigantesca). Che cosa accadde nella prima parte al piccolo ruscello e all’imponente montagna? Lo ricordate? (Il piccolo ruscello scorreva ai piedi dell’imponente montagna). Il piccolo ruscello scorreva ai piedi dell’imponente montagna: è questa la vicenda che si svolse tra i due? Dove andò a finire il ruscello? Perché parliamo dell’imponente montagna e del piccolo ruscello? (Perché la montagna proteggeva il ruscello e il ruscello non si smarrì mai. Facevano affidamento l’uno sull’altra). Intendete dire che la montagna proteggeva o ostacolava il ruscello? (Lo proteggeva). Potrebbe darsi che lo ostacolasse? La montagna e il piccolo ruscello stavano insieme; essa proteggeva il ruscello e nello stesso tempo lo ostruiva. La montagna proteggeva il ruscello perché potesse scorrere dentro il fiume, ma gli impediva di esondare allagando tutta la zona, dove avrebbe potuto provocare un’alluvione e rivelarsi disastroso per la gente. È questo il punto principale di questo passaggio? (Sì). La protezione che la montagna esercitava sul ruscello e la sua funzione di barriera salvaguardavano le case della gente. Poi avete il piccolo ruscello che si unisce al fiume ai piedi della montagna e che in seguito si riversa nel mare; non è forse questo l’obbligo del piccolo ruscello? (Sì). Quando il ruscello si riversò nel fiume e quindi nel mare, su che cosa faceva affidamento? Non faceva affidamento sulla montagna? Faceva affidamento sulla protezione della montagna e la montagna che fungeva da barriera; è questo il punto principale? (Sì). È chiara l’importanza delle montagne nei confronti dell’acqua in questa situazione? (Sì, la vediamo). è importante? (Sì). Dio ha le Sue ragioni di fare le montagne sia alte che basse? (Sì). Ciò ha uno scopo, giusto? Questa è una piccola parte della storia e, anche solo da un piccolo ruscello e da un’imponente montagna siamo in grado di vedere il valore e il significato di queste due cose nella creazione da parte di Dio. Inoltre, possiamo cogliere la Sua saggezza e il Suo scopo nel modo in cui Egli governa queste due cose. Non è così?

Con che cosa ha a che fare la seconda parte della storia? (Un vento impetuoso e un’imponente montagna). Il vento è una cosa buona? (Sì). Non necessariamente, dal momento che talvolta il vento, se soffia in modo troppo violento, può rivelarsi disastroso. Come ti sentiresti se ti trovassi nel bel mezzo di un vento impetuoso? Dipende dalla sua intensità, giusto? Se fosse una leggera brezza o se fosse un vento forza 2-3, o un vento forza 3-4, sarebbe ancora tollerabile, al massimo si farebbe fatica a tenere gli occhi aperti. Ma come faresti se soffiasse in modo così forte da divenire un tornado? Non saresti in grado di affrontarlo. Pertanto, è sbagliato sostenere che il vento sia un elemento sempre positivo o che sia sempre negativo, perché ciò dipende dalla sua intensità. Qual è quindi, in questo caso, l’utilità della montagna? In un certo senso funge da filtro del vento? (Sì). La montagna imbriglia il vento impetuoso e lo riduce a che cosa? (Una leggera brezza). A una leggera brezza. La maggioranza della gente è stata in grado di toccarlo e di sentirlo là dove viveva: si trattava di un vento impetuoso o di una leggera brezza? (Di una leggera brezza). Non è forse questo uno dei propositi alla base della creazione delle montagne da parte di Dio? Non era questo il Suo intento? Che cosa sarebbe accaduto, se la gente si fosse trovata a vivere in un ambiente dove il vento impetuoso sollevava nubi di sabbia senza nulla che lo bloccasse o lo filtrasse? Forse, a causa della sabbia e dei sassi trasportati dal vento, la gente non sarebbe stata in grado di vivere in quella regione? Alcune persone sarebbero state colpite in testa dalle pietre trascinate in aria dal vento, ad altre si sarebbero riempiti gli occhi di sabbia e non sarebbero state in grado di vedere. Le persone sarebbero state sollevate in aria, o il vento avrebbe potuto soffiare così intensamente che esse non sarebbero state in grado di reggersi in piedi. Le case sarebbero state distrutte e si sarebbe verificato ogni sorta di disastro. Il vento impetuoso ha qualche utilità? (Sì). Quale? Quando ho detto che era un elemento negativo, qualcuno avrebbe potuto pensare che fosse inutile, ma è giusto questo? Trasformarlo in brezza non è forse utile? Di che cosa hanno bisogno le persone quando il clima è umido o afoso? Hanno bisogno di una leggera brezza che soffi delicatamente per rinfrescare e schiarire la mente, per rasserenare l’umore e migliorare lo stato mentale. Per esempio, se state seduti in una stanza con numerose persone e l’aria è pesante, di che cosa avete bisogno? (Di una leggera brezza). In luoghi dove l’aria è viziata e polverosa, ciò potrebbe rallentare le capacità intellettive di una persona, ridurne il flusso sanguigno e provocare un leggero intorpidimento mentale. Tuttavia, se l’aria si rinfresca, se le si dà modo di muoversi e di circolare, le persone si sentiranno molto meglio. Sebbene il piccolo ruscello e il vento impetuoso possano divenire una calamità, la presenza della montagna li trasforma in cose effettivamente benefiche per la gente; non è vero?

Di che cosa parla la terza parte della storia? (Dell’imponente montagna e dell’onda enorme). L’imponente montagna e l’onda enorme. Lo scenario qui è di una montagna in prossimità del mare, dove possiamo vedere la montagna, il frangersi dell’oceano e, inoltre, un’onda gigantesca. Che cosa rappresenta la montagna per l’onda in questa situazione? (Una protezione e uno schermo). è sia una protezione che uno schermo. Vero? Lo scopo di proteggere è quello di evitare che questa parte del mare scompaia, e di garantire le creature che vivono nel mare possano prosperare. In qualità di schermo, la montagna impedisce all’acqua del mare, questo corpo d’acqua, di inondare la terra causando un disastro che danneggerebbe la gente e ne distruggerebbe le case. Giusto? Possiamo, pertanto, dire che la montagna è sia uno schermo che una protezione. Ciò mostra il significato del reciproco sostenersi della montagna e del piccolo ruscello, della montagna e del vento impetuoso, della montagna e dell’onda gigantesca, e di come essi si contengano l’un l’altra e dipendano l’uno dall’altra.

Ci sono una regola e una legge che governano la sopravvivenza di queste cose che Dio ha creato. Da questa storia siete in grado di capire che cosa ha fatto Dio? Dio ha creato l’universo per poi ignorare che cosa ne sarebbe stato? Ha dato delle regole e indicato le modalità del suo funzionamento per non prestarvi poi alcuna attenzione? È questo che è accaduto? (No). E che cosa è successo allora? (Dio ha il dominio di ogni cosa). Dio esercita il Suo dominio sull’acqua, sul vento e sulle onde. Egli non permette che vadano fuori controllo e che facciano del male o distruggano le case delle persone e, perciò, la gente può continuare a vivere e a prosperare su questo lembo di terra. Il che significa che Dio, quando creò l’universo, ne aveva già pianificato le regole per la sussistenza. Quando Dio fece queste cose, Egli Si assicurò che potessero recare beneficio all’umanità, e inoltre le teneva sotto controllo in modo che non causassero problemi o si rivelassero disastrose per il genere umano. Se non fossero gestite da Dio, le acque non scorrerebbero ovunque? Il vento non spazzerebbe tutta quanta la superficie della terra? Se non fossero gestite da Dio, non sarebbero governate da alcuna legge, e il vento soffierebbe e le acque esonderebbero e si riverserebbero ovunque. Se l’enorme onda fosse stata più alta della montagna, quell’area in riva al mare esiterebbe ancora? Il mare non sussisterebbe. Se la montagna non fosse alta come l’onda, quella zona di mare non esisterebbe e la montagna avrebbe smesso di essere utile e avrebbe perso di significato.

Vedete la sapienza di Dio in queste due storie? (Sì). Dio ha creato l’universo e ne è il Signore; ne ha il controllo e provvede ad esso, mentre osserva su ogni parola e su ogni azione. Egli osserva, inoltre, ogni angolo della vita umana. Dio, pertanto, ha creato l’universo e il significato e il valore di ciascuna cosa, così come la sua funzione, la sua natura, e le regole della sua sopravvivenza Gli sono note come il palmo della Sua mano. Dio ha creato l’universo; pensate che Egli debba studiare queste regole che governano l’universo? (No). Dio ha forse bisogno di contare sull’umana conoscenza o sulla scienza per ricercarle e comprenderle? C’è qualcuno tra gli uomini che abbia una preparazione culturale così vasta e una sapienza così grande da comprendere ogni cosa, come fa Dio? No, non esiste. Giusto? Ci sono astronomi o biologi che effettivamente capiscono in che modo vivono e crescono tutte le cose? (No). Essi sono forse in grado di comprendere realmente il valore dell’esistenza di ciascuna cosa? (No, non possono). E perché, questo? Tutte le cose sono state create da Dio e l’umanità, indipendentemente da come e quanto a fondo studi tale conoscenza, o quanto a lungo si dia da fare per apprenderla, non sarà mai in grado di scandagliare il mistero e lo scopo della creazione di tutte le cose da parte di Dio, non è vero? (Sì).


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