Buonasera a tutti! (Buonasera, Dio Onnipotente!) Oggi, fratelli e sorelle, cantiamo un inno. Sceglietene uno che vi piace e che avete cantato abitualmente in precedenza. (Vorremmo cantare un inno della parola di Dio: “Amore puro senza macchia”.)
1. L’amore è un’emozione pura, pura senza una macchia. Usa il tuo cuore, usa il tuo cuore per amare e aver cura. L’amore non pone condizioni, barriere o distanze. Usa il tuo cuore, usa il tuo cuore per sentire e aver cura. Se tu ami non inganni e non volti mai le spalle, e non cerchi di avere nulla in cambio. Se tu ami ti sacrifichi, accetti le avversità e con Dio tu sei in armonia.
2. Nell’amore non c’è diffidenza, né inganno, né astuzia. Usa il tuo cuore, usa il tuo cuore per amare e aver cura. Nell’amore non c’è distanza e nulla che non sia puro. Usa il tuo cuore, usa il tuo cuore per sentire e aver cura. Se tu ami non inganni, non brontoli né volti le spalle, non cerchi di avere niente in cambio. Se tu ami ti sacrifichi, accetti le avversità e con Dio tu sei in armonia.
3. Daresti mai la tua famiglia, la giovinezza, il tuo futuro, rinunceresti al matrimonio; daresti tutto solo per Lui. Daresti mai la tua famiglia, la giovinezza, il tuo futuro, rinunceresti al matrimonio; daresti tutto solo per Lui. O il tuo amore non è affatto amore, bensì inganno, tradimento verso Dio.
4. L’amore è un’emozione pura, pura senza una macchia. Usa il tuo cuore, usa il tuo cuore per amare e aver cura. L’amore non pone condizioni, barriere o distanze. Usa il tuo cuore, usa il tuo cuore per sentire e aver cura.
Avete scelto una bella canzone. Vi piace cantarla? (Sì.) Che cosa provate dopo averla cantata? Riuscite a sentire questo genere di amore dentro di voi? (Non ancora.) Quali parole della canzone ti commuovono più profondamente? (“L’amore non pone condizioni, barriere o distanze. Nell’amore non ci sono diffidenza, astuzia o inganno. Nell’amore non c’è distanza, e nulla che non sia puro”. Dentro di me, tuttavia, noto ancora delle impurità e vedo anche dove cerco di fare dei patti con Dio, gli ambiti in cui sono carente; così, quando penso a me stessa oggi, devo ammettere di non aver raggiunto davvero un tipo di amore che sia puro e senza macchia.) Se non hai raggiunto un amore di questo genere, che tipo di amore provi? Quale livello di amore hai dentro di te? (Sono soltanto nella fase in cui sono disposta a cercare e desidero ardentemente.) In base alla tua levatura e usando parole tratte dalle tue esperienze, quale livello hai raggiunto? Hai ingannato, ti sei lamentata? (Sì.) In cuor tuo hai delle pretese, delle cose che vuoi e che desideri da Dio? (Sì, ci sono queste debolezze.) In quali circostanze emergono? (Quando la situazione che Dio ha predisposto per me non coincide con la mia idea di come dovrebbe essere, o quando i miei desideri non sono stati soddisfatti, mostro questo tipo di indole corrotta.) Cantate spesso questa canzone? Potreste spiegare come interpretate le parole “amore puro senza macchia”? Perché Dio definisce l’amore in questo modo? (Anche a me piace molto questa canzone perché riesco davvero a capire che questo amore è completo. Tuttavia mi sento molto lontana da questo modello. Ora mi trovo soltanto nella fase in cui sono disposta a sacrificare certe cose e a sopportare qualche rinuncia durante la ricerca della verità ma, non appena qualcosa incide sul mio futuro e sul mio destino, cado in preda a un conflitto interiore. Capisco che dentro di me nutro poca fiducia in Dio.) (Adesso sento di essere ancora molto lontana dal raggiungere il vero amore, ma ci sono alcuni ambiti in cui sono riuscita a fare progressi in questa direzione, per esempio grazie alla forza donatami dalle parole di Dio e al fatto che, in queste situazioni, coopero con Dio attraverso la preghiera. Tuttavia, quando si tratta delle mie opinioni sull’esistenza, a volte mi rendo conto di non riuscire a superarle.) In quei momenti hai mai pensato alle cose che potrebbero bloccarti? Hai riflettuto su questi problemi? (Sì, ci ho riflettuto, e sono perlopiù l’orgoglio, la vanità e le aspettative per il mio futuro e per il mio destino a costituire un grosso impedimento.) Quando le aspettative per il tuo futuro e il tuo destino sono un grosso impedimento, ti sei mai domandata perché siano un ostacolo così insormontabile? Come potrebbero questo futuro e questo destino diventare un ostacolo? Che cosa desideri da loro? (Non ho le idee ben chiare a questo riguardo, talvolta mi ritrovo in situazioni in cui penso di non avere alcun futuro e alcun destino, o addirittura di non avere una destinazione in ciò che Dio mi ha rivelato. In questi momenti mi sento molto debole e penso che questo sia diventato il mio ostacolo insormontabile. Tuttavia, dopo un periodo di esperienza e attraverso la preghiera, questa mia condizione può arrivare a un punto di svolta, ma spesso la questione mi turba ancora.) A cosa ti riferisci veramente quando parli di “futuro e destino”? (Significa che quando Dio predispone delle circostanze per me, mi sento molto lontana dalle Sue richieste. Certe volte mi domando se Dio mi Si riveli o meno e ho la sensazione di non avere alcun destino né alcuna destinazione, e mi sento molto debole.) A cosa vi riferite davvero quando parlate di “futuro e destino”? C’è qualcosa che potete mettere in rilievo? È un’idea o qualcosa che avete immaginato, oppure qualcosa che potreste effettivamente vedere? È una cosa reale? (È una destinazione.) Che cos’è una destinazione? Che cos’è il tuo futuro? In cuor vostro dovreste chiedervi a cosa si riferisca la preoccupazione che nutrite riguardo al futuro e al destino. (Alla possibilità di essere salvata e di sopravvivere, e alla speranza di diventare gradualmente adatta all’uso da parte di Dio e di dimostrarmi all’altezza delle Sue aspettative compiendo il mio dovere. Queste cose vengono spesso rivelate da Dio e sento di essere carente.) Voi altri fratelli e sorelle, dovreste spiegare come interpretate l’espressione “amore puro senza macchia”. (Dagli individui non viene nulla di impuro ed essi non sono controllati dal futuro e dal destino. A prescindere da come Dio li tratta, sono in grado di obbedire totalmente alla Sua opera e alle Sue orchestrazioni e di seguirLo sino alla fine. Soltanto questo genere di amore per Dio è amore puro senza macchia. Solo quando mi confronto con esso scopro che, nei pochi anni da quando credo in Dio, posso, in apparenza, aver sacrificato certe cose o sopportato qualche rinuncia, ma non sono riuscito a donarGli veramente il mio cuore. Quando Dio mi rivela qualcosa, ho la sensazione di essere stato etichettato come qualcuno che non può essere salvato, e indugio in questa condizione negativa. Mi vedo compiere il mio dovere ma, allo stesso tempo, anche tentare di scendere a patti con Dio, incapace di amarLo con tutto il mio cuore, e la mia destinazione, il mio futuro e il mio destino diventano un pensiero fisso. Ricordo che una volta la condivisione dell’uomo ha detto che dovremmo ripagare l’amore di Dio compiendo il nostro dovere, che l’amore deve essere espresso sinceramente e non solo con parole vuote. In confronto, mi sento molto lontano da questo sentimento.)
Sembra che abbiate cantato spesso questa canzone, che ne abbiate una certa comprensione e che ci siano alcuni legami con le vostre esperienze attuali. Quasi tutti, però, hanno livelli diversi di adesione alle frasi della canzone “Amore puro senza macchia”. Alcuni sono volenterosi, alcuni tentano di accantonare il futuro o la famiglia, altri non provano a ricevere alcunché. Altri ancora impongono a sé stessi di non ingannare, di non lamentarsi e di non ribellarsi a Dio. Perché Egli dovrebbe voler suggerire questo tipo di amore e pretendere che le persone Lo amino in questo modo? È un genere di amore che esse possono raggiungere? Vale a dire, sono in grado di amare in questo modo? Possono rendersi conto di non esserne capaci, perché non tutte possiedono questo tipo di amore e, quando ciò accade e fondamentalmente esse non sanno nulla dell’amore, Dio pronuncia queste parole che gli uomini non conoscono. Poiché gli esseri umani vivono in questo mondo, nella loro indole corrotta, se provassero questo tipo di amore o se potessero possederlo senza richieste né pretese, se fossero disposti a donare sé stessi, a sopportare la sofferenza e a rinunciare a tutto ciò che possiedono, come apparirebbe agli occhi altrui qualcuno che ha questo tipo di amore? Non sarebbe un individuo perfetto? (Sì.) Esiste una persona così perfetta in questo mondo? No, vero? Non esiste affatto in questo mondo, a meno che non viva in un vuoto, giusto? Pertanto alcuni, tramite le loro esperienze, compiono uno sforzo enorme per rispecchiare ciò che queste parole descrivono. Si occupano di sé stessi, si tengono a freno e addirittura dimenticano costantemente sé stessi: sopportano la sofferenza e rinunciano alle idee sbagliate che avevano. Rinunciano ai modi in cui sono stati ribelli verso Dio, ai loro desideri e necessità. Alla fine, tuttavia, non riescono ancora a soddisfare quei requisiti. Perché? Dio dice queste cose per dare alle persone un criterio da seguire, cosicché conoscano lo standard da Lui richiesto. Ma specifica mai che le persone debbano raggiungerlo subito? Indica mai in quanto tempo? (No.) Afferma mai che le persone debbano amarLo in questo modo? È questo che dice questo passo? No. Dio Si limita a parlare alle persone dell’“amore” cui si riferiva. Per quanto riguarda la capacità degli uomini di amarLo e di trattarLo in questo modo, quali sono le Sue richieste? Non è necessario soddisfarle all’istante o subito, perché gli esseri umani non ne sono in grado. Vi siete mai domandati quale genere di condizioni essi debbano soddisfare per amare in questo modo? Raggiungeranno gradualmente questo amore se leggeranno spesso queste parole? (No.) Quali sono le condizioni, allora? Anzitutto, come possono le persone essere libere dalla diffidenza verso Dio? (Solo gli onesti ci riescono.) E dall’inganno? (Ancora una volta, devono essere oneste.) Come possono essere individui che non desiderano fare patti con Dio? Sempre con l’onestà. E per quanto concerne la necessità di non avere alcuna astuzia? A cosa si riferisce la canzone dicendo che in amore non c’è scelta? Queste parole alludono tutte all’essere persone oneste? Ci sono molti dettagli in questo brano; la capacità di Dio di suscitare o di definire questo tipo di amore, di affermarlo in questo modo, che cosa conferma? Possiamo dire che Dio possiede questo tipo di amore? (Sì.) Dove lo vedete? (Nell’amore che Egli ha per l’uomo.) L’amore di Dio per l’uomo è condizionato? (No.) Ci sono barriere o distanza tra Dio e l’uomo? (No.) Dio diffida dell’uomo? (No.) Dio osserva l’uomo e lo comprende, giusto? (Sì.) Ehm, Egli lo capisce davvero. È ingannevole nei suoi confronti? (No.) Poiché Dio parla così perfettamente di questo amore, il Suo cuore o la Sua sostanza sono così perfetti? Le persone hanno mai definito l’amore in questo modo? (No.) In quali circostanze l’uomo ha definito l’amore? Come ne parla? Esso non coincide con il dare o con l’offrire? (Sì.) La definizione umana di amore è semplice e manca di sostanza.
La definizione che Dio dà dell’amore e il modo in cui ne parla sono legati a un aspetto della Sua essenza, ma quale? L’ultima volta abbiamo condiviso un argomento molto importante; è un tema di cui le persone hanno discusso e che hanno sollevato spesso in passato, una parola che ricorre sovente quando si ha fede in Dio, ma che sembra insieme familiare e sconosciuta alle persone. Perché? È un termine che deriva dalle lingue dell’umanità, e tra gli uomini la sua definizione è insieme distinta e vaga, ma qual è questa parola? (Santità.) Ah, santità: è l’argomento che abbiamo condiviso l’ultima volta. Vi abbiamo accennato, ma la nostra condivisione era incompleta. In base alla parte che abbiamo condiviso l’ultima volta, tutti hanno ottenuto una nuova comprensione dell’essenza della santità di Dio? (Sì.) Quale ritenete che sia stata la nuova comprensione? Vale a dire, che cosa in quella comprensione o in quelle parole vi ha fatto credere che la vostra concezione della santità di Dio fosse diversa o difforme da ciò che avevo condiviso al riguardo? Ve lo ricordate? Siete rimasti colpiti? (Dio dice ciò che sente in cuor Suo; esso è puro. Questo è un aspetto della santità.) Fa parte di essa, c’è altro da aggiungere? (C’è santità quando Dio è adirato con l’uomo, essa è senza macchia.) (Nell’autorità di Dio vedo la Sua perfezione, la Sua fedeltà, la Sua saggezza e il Suo dominio su tutte le cose. Comprendo questi elementi.) Il “dominio su tutte le cose” concerne l’autorità di Dio, ora stiamo parlando della Sua santità. (Quanto a essa, capisco che ci sono ira e misericordia nell’indole giusta di Dio; ciò mi è rimasto impresso chiaramente. È emerso anche che l’indole giusta di Dio è unica, un elemento di cui in passato non avevo una simile comprensione o definizione. Durante la Tua condivisione, però, hai spiegato che l’ira di Dio è diversa dalla collera dell’uomo. È qualcosa che nessuna creatura possiede. È una cosa positiva e basata su principi ben precisi; scaturisce dall’essenza intrinseca di Dio. Ciò accade perché Egli vede qualcosa di negativo e così sfoga la Sua ira. Nella Sua misericordia vedo un’altra cosa che nessuna creatura possiede. Sebbene l’uomo compia azioni buone o giuste che sono considerate simili alla misericordia, esse sono impure e hanno un secondo fine. Alcuni tipi di cosiddetta misericordia sono addirittura finti e vuoti. Però ho visto la salvezza di Dio quando Egli mostra la Sua misericordia alle persone, ed essa pone l’uomo direttamente sul cammino verso la salvezza. Lo mette sulla retta via della fede in Dio cosicché riceva la magnifica destinazione e la speranza. Dunque la misericordia di Dio è insita nella Sua essenza. Perciò, anche se Egli distruggesse una città a causa della Sua ira, poiché ha una essenza misericordiosa, potrebbe, in qualunque momento e luogo, salvarne e proteggerne gli abitanti. Questa è la mia interpretazione.) Hai una certa comprensione dell’indole giusta di Dio.
Quando vi ho fatto queste domande, la maggior parte di voi ha riconosciuto che l’amore di Dio è veramente grande e reale, ma vi manca la conoscenza della Sua essenza santa. Parlando del nostro argomento attuale, discuterò di questo ambito, ossia la conoscenza della santità di Dio. Spesso le persone associano l’indole giusta di Dio alla Sua santità, e tutti conoscono alcuni dettagli di questa indole o ne hanno sentito parlare. Inoltre, molti accostano spesso la santità e l’indole giusta di Dio nella propria condivisione, affermando che l’indole giusta di Dio è santa. Tutti conoscono la parola “santo”, che è di uso comune, ma per quanto concerne le sue connotazioni, quali sono le espressioni della santità di Dio che gli uomini sono in grado di vedere? Che cosa ha rivelato Dio che le persone possono riconoscere? Temo che nessuno lo sappia. Affermiamo che l’indole di Dio è giusta ma, se la prendi e dici che è santa, suona un po’ vago, un po’ disorientante; perché? Sostieni che l’indole di Dio è giusta, o che la Sua indole giusta è santa, dunque come qualificate la Sua santità nel vostro cuore, come la intendete? In altre parole, le persone riconoscerebbero come santo ciò che Dio ha rivelato o ciò che Egli ha ed è? Hai riflettuto su questo in passato? Ho visto che spesso le persone pronunciano parole di uso comune o utilizzano frasi ripetute più volte, ma non sanno nemmeno cosa stanno dicendo. È proprio come dicono tutti, e lo dicono abitualmente, perciò diventa una frase fatta. Tuttavia, se dovessero indagare e studiare davvero i dettagli, scoprirebbero di non sapere quale sia il vero significato o a cosa esso si riferisca. Come nel caso della parola “santo”, nessuno sa esattamente a quale aspetto della essenza di Dio si alluda riguardo alla Sua santità. Quanto a conciliare la parola “santo” con Dio, nessuno sa come procedere e i cuori delle persone sono confusi e generici nel modo in cui riconoscono che Dio è santo. Quando si va al sodo, tuttavia, in che senso Dio è santo? Qualcuno lo sa? Temo che nessuno abbia le idee veramente chiare sulla questione. Oggi condivideremo l’argomento di come conciliare la parola “santo” con Dio, cosicché le persone possano vedere il contenuto effettivo della sostanza della Sua santità, e ciò impedirà ad alcuni di usare abitualmente questa parola in modo noncurante e di parlare a vanvera quando non sanno cosa intendano, o addirittura se siano corrette e accurate oppure no. Le persone l’hanno sempre detto così; l’hai detto tu, l’ho detto io, ed è diventato un modo di dire, perciò gli uomini hanno offuscato inavvertitamente la parola “santo”.
Riguardo alla parola “santo”, in apparenza sembra molto facile da comprendere, giusto? Quantomeno le persone credono che significhi pulito, immacolato, sacro e puro, come nell’inno che abbiamo appena cantato – “Amore puro senza macchia” –, dove “santo” e “amore” sono associati, il che è corretto; questa è una sfaccettatura della questione. L’amore di Dio è parte della Sua essenza, ma non la sua interezza. Gli uomini, tuttavia, vedono la parola e tendono ad associarla a cose che considerano pure e pulite, o che ritengono personalmente immacolate o incontaminate. Per esempio, alcuni dicono che il fiore di loto è pulito, ma come sono arrivate a definirlo così? (“Il fiore di loto cresce nel fango, ma fiorisce immacolato.”) Fiorisce senza essere insudiciato dall’acqua sporca, perciò gli uomini hanno iniziato a chiamarlo “santo”. Alcuni consideravano santi anche le storie d’amore altrui e il loro contenuto, oppure i loro protagonisti immaginari meritevoli. Altri ancora pensavano che i personaggi biblici o altre figure di cui è scritto nei libri spirituali – come santi, apostoli o altri che un tempo avevano seguito Dio mentre Egli svolgeva la Sua opera – avessero avuto esperienze spirituali sante. Queste sono tutte cose che sono state concepite dalle persone, sono concezioni umane. Perché gli uomini hanno nozioni di questo tipo? La ragione è una sola e molto semplice: perché vivono nell’indole corrotta e dimorano in un mondo malvagio e turpe. Tutto ciò che vedono, che toccano e che sperimentano è la malvagità e la corruzione di Satana, nonché le macchinazioni, le lotte intestine e la guerra che avvengono tra gli esseri umani sotto il suo influsso. Pertanto, anche quando Dio compie la Sua opera nelle persone o parla con loro e dimostra la Sua indole ed essenza, queste non sono in grado di vedere cosa sia la santità o di accettarla. Inoltre, questa è la ragione per cui gli uomini dicono spesso che Dio è santo. Poiché vivono nella turpitudine e nella corruzione e sono sotto il dominio di Satana, non vedono la luce e non conoscono le questioni o le cose positive, né tantomeno la verità. Dunque nessuno sa davvero cosa significhi santo. Detto questo, esistono cose o persone sante tra gli uomini corrotti? (No.) Possiamo affermare con certezza che no, non ce ne sono, perché solo l’essenza di Dio è santa.
da "La Parola appare nella carne"
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente
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