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2 gennaio 2020

La giovinezza senza rimpianti


di Xiaowen, Città di Chongqing

“‘Amore’, si riferisce a un’emozione pura, senza imperfezione, in cui si usa il proprio cuore per amare, sentire ed essere premurosi. In amore non ci sono condizioni, barriere o distanze. In amore non esiste sospetto, inganno e astuzia. In amore non c’è distanza e niente è impuro” (“Amore puro senza macchia” in “Seguire l’Agnello e cantare dei canti nuovi”). Una volta questo inno della parola di Dio mi aiutò a superare il dolore di una lunga, anzi interminabile, detenzione carceraria che durò 7 anni e 4 mesi. Anche se il governo del PCC mi ha rubato gli anni più belli della mia giovinezza, ho ricevuto la verità più preziosa e più reale da Dio Onnipotente e dunque non ho lamentele né rimpianti.

29 dicembre 2019

Parola di Dio "Il mistero dell’incarnazione (3)"

Quando Dio compie la Sua opera, non viene per impegnarSi in alcuna costruzione o movimento, ma per svolgere il Suo ministero. Ogni volta che Egli Si fa carne, è solo per realizzare una fase dell’opera e aprire una nuova età. Ora l’Età del Regno è arrivata, e così la preparazione per il Regno. Questa fase dell’opera non è il lavoro dell’uomo, non è per lavorare l’uomo fino a un determinato livello; serve solo a completare una porzione dell’opera di Dio. Ciò che Egli compie non è il lavoro dell’uomo, non è per ottenere un certo risultato nel lavorare l’uomo prima di lasciare la terra; serve a svolgere il Suo ministero e a finire l’opera che Egli deve compiere, che consiste nel fare preparativi idonei per la Sua opera sulla terra, e diventare così glorificato. L’opera del Dio incarnato è diversa da quella di coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Quando Dio svolge la Sua opera sulla terra, è interessato solo al compimento del Suo ministero. Per quanto concerne tutte le altre questioni slegate dal Suo ministero, Egli praticamente non vi prende parte, addirittura al punto di chiudere un occhio. Svolge semplicemente l’opera che deve compiere, e in particolare non Si interessa al lavoro che l’uomo deve fare. L’opera che svolge è solo quella legata all’epoca in cui Egli è e al ministero che deve compiere, come se tutte le altre questioni non fossero di Sua responsabilità. Egli non Si munisce di una conoscenza più basilare sul vivere come un uomo e non acquisisce altre capacità sociali né qualunque altra cosa l’uomo comprenda. Non mostra alcun interesse per tutto ciò di cui l’uomo dovrebbe essere dotato, e svolge semplicemente l’opera che è Suo dovere. E così, per come la vede l’uomo, il Dio incarnato è carente in troppe cose, persino al punto di chiudere un occhio su molte delle cose che un uomo dovrebbe avere, e non ha alcuna comprensione di tali questioni. Cose come la comune conoscenza della vita, nonché i principi per governare la condotta personale e l’interazione con altri, sembrano non avere alcuna relazione con Lui. Ma tu semplicemente non puoi percepire un minimo segno di anormalità nel Dio incarnato. Vale a dire, la Sua umanità mantiene solo la Sua vita come uomo comune con il normale ragionamento del Suo cervello, dandoGli la capacità di discernere tra giusto e sbagliato. Egli, tuttavia, non è dotato di nient’altro, di alcuna delle cose destinate solo all’uomo (esseri creati). Dio Si fa carne soltanto per compiere il Suo ministero. La Sua opera è diretta a un’intera epoca e non a una persona o a un luogo specifico. La Sua opera è diretta all’intero universo. Questa è la direzione della Sua opera e il principio secondo cui Egli opera. Ciò non può essere alterato da alcuno e l’uomo non può prendervi parte. Ogni volta che Dio Si fa carne, porta con Sé l’opera di quell’epoca e non l’intento di vivere accanto all’uomo per venti, trenta, quaranta o addirittura settanta, ottant’anni cosicché egli possa comprenderLo meglio e farsi un’idea di Lui. Non ce n’è alcun bisogno! Farlo non approfondirebbe affatto la conoscenza che l’uomo ha dell’indole innata di Dio; invece, aumenterebbe solo le sue nozioni e renderebbe antiquate le nozioni e i pensieri dell’uomo. E così tutti voi dovete capire esattamente qual è l’opera del Dio incarnato. Potrebbe essere che non comprendiate le Mie parole: “Non vengo per fare l’esperienza della vita di un uomo comune”? Avete dimenticato le parole: “Dio non viene sulla terra per vivere la vita di un uomo comune”? Non capite lo scopo di Dio nel farSi carne, né conoscete il significato di “Come potrebbe Dio venire sulla terra con l’intento di fare l’esperienza della vita di un essere creato?” Dio viene sulla terra solo per completare la Sua opera, e così la Sua opera sulla terra è di breve durata. Egli non viene sulla terra con l’intento che lo Spirito di Dio coltivi la Sua carne fino a farLo diventare uno straordinario leader della Chiesa. Quando Dio viene sulla terra, è la Parola che Si fa carne; l’uomo, tuttavia, non è a conoscenza della Sua opera e Gli attribuisce forzatamente alcune cose. Ma tutti dovete rendervi conto che Dio è la Parola fattaSi carne, non una carne coltivata dallo Spirito di Dio per ricoprire temporaneamente il ruolo di Dio. Dio Stesso non è coltivato, bensì è la Parola fattaSi carne, e oggi svolge ufficialmente la Sua opera tra tutti voi. Sapete e riconoscete tutti che l’incarnazione di Dio è un dato di fatto, ma fingete di avere una comprensione che, in realtà, non possedete. Non comprendete affatto l’opera del Dio incarnato né il significato e la sostanza del Suo farSi carne, e vi limitate a recitare pedissequamente le parole pronunciate da altri. Credi che il Dio incarnato sia come lo concepisci tu?

28 dicembre 2019

Buon Natale da Bitter Winter e una preghiera per chi è in carcere

In questo giorno santo custodiamo nel nostro cuore i nostri lettori e tutte le persone che in Cina soffrono, tra cui i nostri giornalisti ancora in carcere
Il messaggio scritto sulla cartolina natalizia (tratto da Facebook)
Il messaggio scritto sulla cartolina natalizia (tratto da Facebook)
Massimo Introvigne
Il Natale è gioia, ma quest’anno a Londra una bambina di sei anni ha vissuto un’esperienza speciale. Aveva acquistato in un negozio vicino a casa alcune cartoline di Natale che voleva spedire ai suoi amici e ha scoperto che erano state fabbricate in Cina. All’interno di una di esse ha trovato un messaggio scritto dai detenuti stranieri della prigione di Qingpu a Shanghai «costretti a lavorare contro la loro volontà». La ragazza e la sua famiglia hanno pensato che si trattasse uno scherzo, ma il messaggio menzionava Peter Humphrey, un giornalista britannico che era stato detenuto in quel carcere. La famiglia ha contattato il giornalista che ha confermato l’autenticità del messaggio e che il lavoro degli schiavi è effettivamente comune nella prigione di Qingpu. Grazie ai media britannici è presto scoppiato uno scandalo e la società produttrice delle cartoline ha dovuto ritirarle dal mercato e sospendere la produzione in Cina.

27 dicembre 2019

Il Creatore esprime i Suoi veri sentimenti per l’umanità

Questa conversazione fra Jahvè Dio e Giona è senza dubbio un’espressione dei veri sentimenti del Creatore per l’umanità. Da un lato essa dice della divina conoscenza di tutto il creato sotto il comando di Dio.
Questa conversazione fra Jahvè Dio e Giona è senza dubbio un’espressione dei veri sentimenti del Creatore per l’umanità. Da un lato essa dice della divina conoscenza di tutto il creato sotto il comando di Dio. Come disse Jahvè Dio: “Io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?”. In altri termini, Dio conosceva Ninive in modo tutt’altro che superficiale. Non soltanto conosceva il numero di esseri viventi presenti in città (comprensivo di esseri umani e bestie), ma sapeva anche quanti non fossero in grado di distinguere la propria mano destra dalla sinistra, ossia quanti bambini e ragazzi ci fossero. Questa è una dimostrazione concreta dell’eccellente conoscenza dell’umanità da parte di Dio. Dall’altro lato questa conversazione dice dell’atteggiamento del Creatore verso l’umanità, vale a dire del peso dell’umanità nel Suo cuore. Jahvè Dio disse esattamente così: “Tu hai pietà del ricino per il quale non hai faticato, e che non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito: io non avrei pietà di Ninive, la gran città…?” Queste sono le parole di biasimo rivolte a Giona da Jahvè Dio, ma sono del tutto vere.

Musica corale cristiana "L'inno del Regno: Il Regno discende sul mondo" Momenti migliori 5: La speranza dei millenni diviene finalmente realtà


Musica corale cristiana "L'inno del Regno: Il Regno discende sul mondo" Momenti migliori 5: La speranza dei millenni diviene finalmente realtà

L'emozionante inno del Regno ha risuonato, annunciando all'intero universo la venuta di Dio tra gli uomini! Il Regno di Dio è arrivato! Tutte le genti acclamano, tutte le cose si rallegrano! Ogni cosa nei cieli trabocca di gioia. Che accattivanti scene di giubilo sono queste? Tra gli uomini, che vivono nel dolore e hanno sopportato per millenni la corruzione di Satana, chi non desidera – chi non brama – la venuta di Dio? Quanti credenti e seguaci di Dio nel corso dei secoli, sotto l'influenza di Satana, hanno patito sofferenze e avversità, persecuzioni e alienazioni? Chi non spera che il Regno di Dio venga presto? Avendo provato le gioie e i dolori dell'umanità, quale umano non desidera che la verità e la giustizia detengano il potere tra gli uomini? Quando verrà il Regno di Dio, finalmente arriverà il giorno disperatamente atteso da tutte le nazioni e tutti i popoli! In quel momento, quale sarà lo scenario tra tutte le cose in cielo e in terra? Quanto sarà meravigliosa la vita nel Regno? Con "L'inno del Regno: Il Regno discende sul mondo", le preghiere di millenni si avvereranno!

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