Traduzione di Maria Rosaria Leggieri
Ho iniziato a leggere la Bibbia quando ho cominciato a seguire il Signore. Così ho conosciuto molte delle opere che Dio aveva compiuto in precedenza. In quanto tale Jahvè Dio avendo creato il cielo e la terra e tutte le cose, attraverso la distruzione del mondo con un diluvio e l’incendio di Sodoma, il Signore Gesù ha guarito i malati e scacciato i demoni, alimentando cinque mila persone con cinque pani e due pesci e così via. Attraverso la lettura della Bibbia, ero convinta che il Signore Gesù fosse l’unico vero Dio che ha creato i cieli e la terra e tutte le cose. Da allora la Bibbia divenne la base fondamentale della mia fede in Dio. Credevo che tutte le parole della Bibbia provenissero da Dio, e che essa fosse un libro celeste e sacro. Inoltre, ritenevo impossibile che la Bibbia potesse contenere imprecisioni o errori essendo imparagonabile alle opere dei grandi uomini. Pertanto la lettura della Bibbia divenne parte essenziale della mia vita quotidiana giorno dopo giorno e anno dopo anno. Un giorno trovai per caso alcuni versetti nella Bibbia che fornivano descrizioni discordanti riguardanti la stessa cosa. Fui scioccata: no! Ma come può essere? Come è possibile che siano presenti delle discordanze nelle scritture della Bibbia? La Bibbia non proviene dall’ispirazione di Dio? Tutto proviene da Dio! Come è possibile che vi siano delle discordanze? Credevo di aver letto male, così lessi nuovamente con attenzione. Dopo la lettura, scoprii che le descrizioni erano realmente differenti. Iniziai ad avere le idee confuse. Successivamente nella Bibbia, riscontrai le descrizioni di ulteriori questioni incoerenti e contraddittorie. Di seguito sono riportati alcuni esempi.
Nella trascrizione della morte di Giuda
Atti 1:18 registra: “Costui dunque acquistò un campo col prezzo della sua iniquità; ed essendosi precipitato, gli si squarciò il ventre, e tutte le sue interiora si sparsero”. ma Mattheo 27:5 registra: “Pensaci tu. Ed egli, lanciati i sicli nel tempio, s’allontanò e andò ad impiccarsi”. In uno dei due versi si dice che Giuda si spaccò in due, mentre gli altri versi dicono che egli si impiccò. In che maniera morì esattamente? Quale dei due versi è esatto?
La narrazione in cui Pietro rinnega il Signore per tre volte
Marco 14:30 registra: “E Gesù gli disse: In verità io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte”. Ma Giovanni 13:38 registra: “Gesù gli rispose: Metterai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico che il gallo non canterà che già tu non m’abbia rinnegato tre volte”. Questi due versi raccontano la stessa cosa, ma le descrizioni di Pietro e il fatto di aver rinnegato il Signore per tre volte nel tempo cambia. Se essi sono stati dati dall’ispirazione di Dio, non ci dovrebbe essere alcuna discrepanza tra loro.
La genealogia di Gesù prodotta da Matteo
Matteo 1:1 e 16-25 registrano: “Genealogia di Gesù Cristo figliuolo di Davide, figliuolo d’Abramo. […] Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesù, che è chiamato Cristo. Così da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni. Or la nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe; e prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per virtù dello Spirito Santo. E Giuseppe, suo marito, essendo uomo giusto e non volendo esporla ad infamia, si propose di lasciarla occultamente. Ma mentre avea queste cose nell’animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide, non temere di prender teco Maria tua moglie; perché ciò che in lei è generato, è dallo Spirito Santo. Ed ella partorirà un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati. Or tutto ciò avvenne, affinché si adempiesse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine sarà incinta e partorirà un figliuolo, al quale sarà posto nome Emmanuele, che, interpretato, vuol dire: ‘Iddio con noi’. E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli avea comandato, e prese con sé sua moglie; e non la conobbe finch’ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù”.
La Bibbia afferma chiaramente che il Signore Gesù Cristo fu concepito per opera dello Spirito Santo e che Egli e Giuseppe non erano legati da vincoli di sangue. La genealogia che viene documentata qui è quella di Giuseppe. Come può essere il Signore Gesù? Quando si parla della genealogia del Signore Gesù, non significa che Egli è un uomo, il figlio di Giuseppe, ma non il Dio incarnato concepito per opera dello Spirito Santo? Poiché solo l’uomo ha la sua genealogia. Dio non è un membro della razza umana, perciò come potrebbe avere la Sua genealogia?
Queste domande mi hanno resa sempre più perplessa. Perciò ho pregato spesso a Dio, “Oh Signore! Come è possibile che ci siano difformità nella Bibbia? Di cosa si tratta? La Bibbia non proviene dall’ispirazione di Dio? Potrebbero esserci degli errori? Ma, infatti vi sono delle contraddizioni in questi versi! Oh Signore! Non riesco a capire. Che Tu possa illuminarmi e indicarmi la via per comprendere il mistero contenuto in esse”.
Il Signore Gesù è fiducioso: così come Lui ha detto: “Cercate e troverete; picchiate e vi sarà aperto”. Egli ha veramente ascoltato la mia preghiera. Un giorno ho letto il breve passaggio di un libro: “Il Vangelo di Matteo del Nuovo Testamento documenta la genealogia di Gesù. All’inizio, afferma che Egli era un discendente di Abramo, figlio di Davide e di Giuseppe; poi dice che Gesù fu concepito dallo Spirito Santo e nacque da una vergine, il che significherebbe che non era il figlio di Giuseppe o il discendente di Abramo e nemmeno il figlio di Davide. Tuttavia, la genealogia insiste nel collegare Gesù a Giuseppe. In seguito, inizia a documentare il processo mediante il quale nacque Gesù. Si legge che Egli venne concepito per opera dello Spirito Santo, nacque da una vergine e non era figlio di Giuseppe. Eppure, nella genealogia è scritto chiaramente che Gesù era figlio di Giuseppe e, poiché la genealogia è scritta partendo da Gesù, registra quarantadue generazioni. Quando si giunge alla generazione di Giuseppe, si dice in modo frettoloso che Giuseppe era il marito di Maria, parole che servono a dimostrare che Gesù era il discendente di Abramo. Non si tratta di una contraddizione? La genealogia documenta chiaramente gli antenati di Giuseppe, è ovviamente la sua genealogia, ma Matteo insiste che si tratta della genealogia di Gesù. Questo non nega il fatto del concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo? La genealogia scritta da Matteo non è, dunque, un’idea umana? È ridicola! In questo modo capisci che questo libro non proviene del tutto dallo Spirito Santo”. Da questo passaggio, compresi che la genealogia creata da Matteo per Gesù non è la volontà di Dio, ma rispecchia in tutto e per tutto la sua idea. Come può Dio avere una Sua genealogia? Matteo era perfettamente a conoscenza del concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo, ma egli ha creato una genealogia di Gesù, asserendo che Egli proviene dalla discendenza di Davide ed è il figlio di Giuseppe. Non è contraddittorio? Questo non significa rinnegare il concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo? Questa trascrizione non induce in errore le persone nel pensare che il Signore Gesù è il figlio di Giuseppe — un uomo? Tutto ciò è contro Dio!
In quel periodo arrivai a rendermi conto che vi erano delle imprecisioni nel versetto, “Ogni scrittura è ispirata da Dio…” (2 Timoteo 3:16).
Quali sono quindi le altre contraddizioni presenti nella Bibbia? Così andai a leggere: “Se i quattro Vangeli fossero tutti derivati dallo Spirito Santo, perché allora Matteo, Marco, Luca e Giovanni riferirono ciascuno cose diverse sull’opera di Gesù? Se non ci credete, leggete i racconti nella Bibbia di come Pietro rinnegò per tre volte il Signore: sono tutti diversi e tutti possiedono caratteristiche proprie. […] Leggi con attenzione i quattro Vangeli; leggi quanto viene annotato delle cose che Gesù fece e delle parole che pronunciò. Ogni resoconto è molto semplicemente diverso, e ognuno ha una sua prospettiva. Se quanto fu scritto dagli autori di questi libri fosse derivato tutto dallo Spirito Santo, avrebbe dovuto essere tutto uguale e coerente. Perché allora vi sono discrepanze? […] Dopo che Luca e Matteo ebbero udito le parole di Gesù e visto la Sua opera, parlarono della loro conoscenza personale sotto forma di reminiscenze, fornendo dettagli su alcuni fatti operati da Gesù. Puoi affermare che la loro conoscenza fosse stata completamente rivelata dallo Spirito Santo?”. “Quello che annotarono si può dire sia stato conforme al loro livello di istruzione e alla levatura umana. Quello che documentarono furono le esperienze umane, ognuno aveva i propri mezzi per annotare e conoscere e ogni resoconto era diverso. Quindi, se adori la Bibbia come Dio sei incredibilmente ignorante e stolto!”. Avendo letto queste parole, vi meditai attentamente. Capii che i quattro Vangeli sono le trascrizioni dell’opera del Signore Gesù attraverso i Suoi discepoli. Proprio come disse Luca: “Poiché molti hanno intrapreso ad ordinare una narrazione de’ fatti che si son compiuti tra noi, secondo che ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, è parso bene anche, a me dopo essermi accuratamente informato d’ogni cosa dall’origine, di scrivertene per ordine, o eccellentissimo Teofilo, affinché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate” (Luca 1:1-4).
I quattro Vangeli sono stati scritti da Luca e gli altri in base a ciò che i predicatori avevano detto e ciò che essi stessi avevano udito e visto; Il libro degli Atti degli Apostoli è la descrizione dei discepoli di Gesù che predicano come Lui ha insegnato. Cioè i quattro Vangeli e il libro degli Atti degli Apostoli sono le annotazioni di ciò che era accaduto. Poiché sono stati scritti in base ai ricordi degli uomini e a ciò che avevano sentito da altri, vi sono inevitabilmente alcuni errori. Gli uomini sono dotati della facoltà di pensiero e pertanto hanno le proprie opinioni e conoscenze su molte cose. Di conseguenza, le opere degli uomini si mescolano inevitabilmente con le loro opinioni soggettive. Pertanto, ciò che essi esprimono nelle loro opere non può essere affermato per rappresentare la volontà di Dio in maniera univoca. Per esempio, Matteo potrebbe scrivere la genealogia per il Signore Gesù, che è sufficiente per dimostrare che nelle opere dell’uomo vi sono imperfezioni. Tuttavia, ho considerato tutte le parole della Bibbia come la parola di Dio, pensando che esse provenissero dall’ispirazione di Dio poiché tutto è venuto da Dio. Sono estremamente sciocca! Ho letto la Bibbia ogni giorno, ma non ho avuto modo di constatare che molte parole fossero le trascrizioni delle esperienze e della conoscenza di esseri umani, considerandolo anche come un libro celeste e sacro. Credo in Dio? Non ho considerato la fede nella Bibbia come la fede in Dio?
Attraverso l’illuminazione dello Spirito Santo, ho capito che l’autore della Bibbia è un uomo e non Dio. Se consideriamo la fede nella Bibbia come la fede in Dio significa bestemmiare contro Dio. In tal caso, non importa quante sofferenze sopportiamo e quanti pegni paghiamo, Dio non riconoscerà la nostra fede. Perciò, per far sì che il Signore ci accetti nella nostra fede, la condizione fondamentale è quello di tenere nella giusta considerazione la Bibbia senza considerarla come la fede in Dio. La cosa più importante della fede in Dio è quella di sforzarsi di leggere di più e mettere in pratica le Sue parole. Se crediamo in Dio ma non mettiamo in pratica le Sue parole, pur conoscendo la Bibbia a menadito, non verremo riconosciuti da Dio né tanto meno entreremo a far parte del Regno dei Cieli, in quanto il Signore Gesù ci ha detto chiaramente “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli” (Matteo 7:21).
Ringraziamo Dio per averci illuminato e guidato, così in futuro saprò in che modo percorrere il cammino e come cercare di piacere a Lui. Ringraziamo Dio per averci illuminato. Gloria a Dio e nell’alto dei cieli. Amen!
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