Un giorno di maggio del 2008, una singola scintilla provocò fiamme furiose, situazione che mi lascia ancora oggi allibita e traumatizzata. Tuttavia, fu proprio il fuoco che mi rese personalmente testimone delle prodigiose azioni di Dio Onnipotente. Quanto avvenuto è tuttora ben fresco nella mia memoria.
Quel giorno, poco dopo pranzo, cominciai a leggere le parole di Dio come al solito. Avevo appena iniziato, quando udii le sirene dei pompieri ululare per strada. L’allarme mi preoccupò così tanto, che mi affrettai a guardare fuori dalla finestra. Vidi che un’enorme nuvola di fumo si levava gonfia dalle case a duecento metri dalla mia abitazione e le fiamme si alzavano più in alto dei tetti. Mi sentivo debole e tremavo, pensando: “Oh no! Che incendio gigantesco! È così vicino che manca poco che anche la mia casa prenda fuoco”. Continuai a pregare Dio nel mio cuore: “Oh Dio! È un incendio talmente grande e si sta muovendo verso la mia abitazione. Cosa devo fare?” Poiché stavo pregando, posai il libro delle parole di Dio sul mio letto. Poi corsi in cortile. Lì vidi molte autopompe e tanti pompieri che gettavano acqua sulle fiamme. Tuttavia, invece di spegnersi, le lingue di fuoco si scagliavano ancora più in alto. Quel giorno c’era un vento potente, con forza almeno da cinque a sei, e noi vivevamo in una fattoria in cui le case erano vicinissime le une alle altre. Quindi, in un attimo, accadde che le scintille si misero a volteggiare nel cielo. Nel punto in cui cadevano, scoppiava un incendio. Le fiamme ardevano con forza crescente. Ben presto, le case nella prima fila crollarono una dopo l’altra. Il vento fischiava e le scintille volavano dappertutto. Il rumore in strada era fortissimo e le persone andavano a sbattere una contro l’altra. Qualcuno gridò: “Ci sono tantissime autopompe, ma non si riesce a controllare l’incendio. È veramente terrificante!”