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12 gennaio 2020

Cantico cristiano 2020 - Il decreto aperto di Dio in tutto l'universo


I
Finché il vecchio mondo continuerà ad esistere,
Dio la Sua ira sulle nazioni scaglierà
e l'universo le Sue leggi conoscerà,
chi non le segue verrà castigato.
Dio parla all'universo,
tutti sentono la Sua voce e vedono le Sue azioni nell'universo.

11 gennaio 2020

Come devi portare a termine la tua missione futura?

Sai esprimere l’indole di Dio in una data epoca con un linguaggio idoneo, che abbia rilevanza per l’epoca stessa? Attraverso la tua esperienza dell’opera divina, riesci a descrivere nel dettaglio l’indole di Dio? Come puoi descriverla in modo opportuno e appropriato, affinché la gente possa conoscere le tue esperienze? Come tramanderai le cose che hai visto e sperimentato ai miserabili, poveri e devoti credenti religiosi che hanno fame e sete di giustizia e aspettano che tu li pascia? Che tipo di individui attende che tu li pascia? Riesci a immaginarlo? Sei consapevole del fardello che porti sulle spalle, del tuo compito e della tua responsabilità?

10 gennaio 2020

Un risveglio dello spirito cristiano

di Lingwu, Giappone

Sono un figlio degli anni Ottanta, nato in una normale famiglia contadina. Mio fratello maggiore era sempre malaticcio fin da piccolo. Mio padre rimase ferito in un incidente quando io avevo 10 anni; due anni dopo rimase paralizzato. La situazione finanziaria della nostra famiglia era misera già in partenza e, per curare mio padre, ci indebitammo fortemente. Amici e parenti temevano che non saremmo mai riusciti a ripagare il debito e non erano disposti a prestarci denaro. Indifeso, fui costretto ad abbandonare la scuola a 16 anni per lavorare fuori casa. Nel silenzio della notte fonda, pensavo spesso: da piccoli, i ragazzi della mia età giocavano liberamente dopo la scuola, mentre io dovevo stare nei campi a svolgere lavori agricoli; adesso sono cresciuti come me e ancora vanno a scuola, facendo i figli viziati con i loro genitori, mentre io devo cominciare a lavorare a un’età precoce e soffrire ogni genere di patimenti per sostentare la mia famiglia… All’epoca, mi lamentavo con i miei genitori domandando perché mi avessero fatto nascere e perché io fossi venuto al mondo solo per soffrire e sgobbare. Ma non potevo farci niente, potevo solo accettare quella realtà. All’epoca, il mio desiderio più grande era lavorare sodo, guadagnare dei soldi, consentire ai miei genitori di vivere comodamente e non essere più guardato dall’alto in basso.

9 gennaio 2020

Ascolta! Chi è che parla?

di Zhou Li, Cina

Per una predicatrice della Chiesa, niente è più doloroso dell’impoverimento spirituale e del non avere nulla da predicare. Mi sentivo smarrita nel vedere sempre meno fratelli e sorelle venire alle riunioni, e molte volte mi sono presentata dinanzi al Signore a pregare con fervore per chiederGli di rafforzare la fede di fratelli e sorelle. Ma la desolazione della Chiesa non è affatto migliorata e perfino io vivevo nella debolezza e nella negatività…

8 gennaio 2020

Ritorno alla vita dalla soglia della morte

di Yang Mei, Cina

Nel 2007 mi sono improvvisamente ammalata di insufficienza renale cronica. Quando hanno appreso la notizia, mia madre e mia cognata, cristiane, e alcuni amici cattolici sono venuti a predicarmi il Vangelo. Mi hanno detto che se mi fossi rivolta al Signore sarei guarita dalla mia malattia. Ma io non credevo affatto in Dio. Ritenevo che la malattia potesse essere curata solo con una terapia medica scientifica e che qualsiasi affezione non risolvibile tramite la scienza fosse incurabile. In fin dei conti, vi era forse sulla terra qualche potenza superiore alla scienza? La fede in Dio era soltanto una sorta di stampella psicologica, e io ero una dignitosa insegnante delle scuole statali, una persona istruita e dotata di cultura, perciò era escluso che cominciassi a credere in Dio. Così li ho respinti e ho cominciato a guardarmi attorno alla ricerca di una terapia medica. Nel giro di qualche anno sono stata praticamente in ogni grande ospedale della mia contea di origine e di tutta la provincia, ma le mie condizioni ancora non miglioravano. In effetti stavano peggiorando, ma io ostinatamente mi aggrappavo al mio modo di vedere la situazione e insistevo nel ritenere che la scienza potesse cambiare qualsiasi cosa, che la cura delle malattie fosse un processo che richiede tempo.

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