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21 giugno 2019

La parola di Dio "La visione dell’opera di Dio (2)"

L’Età della Grazia predicava il Vangelo del pentimento e, a condizione che credesse in Dio, l’uomo sarebbe stato salvato. Oggi, al posto della salvezza si parla solo di conquista e perfezione.
L’Età della Grazia predicava il Vangelo del pentimento e, a condizione che credesse in Dio, l’uomo sarebbe stato salvato. Oggi, al posto della salvezza si parla solo di conquista e perfezione. Non viene mai detto che, se una persona crede, tutta la sua famiglia sarà benedetta o che la salvezza è una volta per tutte. Oggi nessuno parla in questo modo, e queste cose sono superate. All’epoca, l’opera di Gesù era la redenzione di tutta l’umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui, perché Egli ti redimesse; se credevi in Lui, non eri più un peccatore, venivi liberato dei tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati per mezzo della fede. Eppure, in coloro che credevano rimaneva ciò che era ribelle e contrario a Dio, e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l’uomo fosse stato completamente guadagnato da Gesù, ma che l’uomo non era più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati: se l’uomo credeva in Gesù, non sarebbe mai più stato schiavo del peccato. A quel tempo, Gesù compì molte cose incomprensibili per i Suoi discepoli, e disse molte cose che la gente non capiva. Questo perché, in quel periodo, Egli non diede alcuna spiegazione. Così, diversi anni dopo che Egli aveva lasciato la terra, Matteo creò la Sua genealogia, e anche altri svolsero molto lavoro secondo la volontà dell’uomo. Gesù non era venuto per perfezionare e per guadagnare l’uomo, bensì per svolgere una fase dell’opera: portare alla luce il Vangelo del Regno dei Cieli e completare l’opera della crocifissione – e così, una volta che Gesù venne crocifisso, la Sua opera fu definitivamente compiuta. Tuttavia, nella fase attuale – l’opera di conquista – ci sono ulteriori parole da dire, ulteriore lavoro da svolgere e numerosi processi da portare a compimento. Allo stesso modo, quindi, anche i misteri dell’opera di Gesù e di Jahvè devono essere rivelati, in modo che tutte le persone possano ricevere comprensione e chiarezza nella loro fede, perché questa è l’opera degli ultimi giorni, e gli ultimi giorni sono la conclusione dell’opera di Dio, il tempo della conclusione di tale opera. Questa fase dell’opera ti chiarirà la legge di Jahvè e la redenzione di Gesù, ed è intesa principalmente a farti comprendere tutta l’opera del piano di gestione di Dio di 6.000 anni, apprezzare tutto il significato e la sostanza di questo piano di gestione di 6.000 anni, e capire lo scopo di tutta l’opera svolta da Gesù e le Sue parole, e persino la tua cieca fiducia nella Bibbia e l’adorazione che nutri per la sacra Scrittura. Ciò ti permetterà di comprendere tutto questo. Arriverai a capire sia l’opera svolta da Gesù che l’opera di Dio oggi; comprenderai e vedrai tutta la verità, la vita e la via. Nella fase dell’opera di Gesù, per quale motivo Egli è andato via senza concludere l’opera di Dio? Perché la fase svolta da Gesù non era l’opera conclusiva. Quando fu inchiodato alla croce, anche le Sue parole giunsero alla conclusione; dopo la Sua crocifissione, la Sua opera terminò completamente. La fase attuale è diversa: dopo che tutte le parole saranno state proferite e dopo che il lavoro di Dio sarà interamente portato a termine, ebbene solo allora la Sua opera sarà conclusa. Durante la fase dell’opera di Gesù, molte parole non furono dette o non furono pienamente espresse. Eppure a Gesù non importava quello che diceva o non diceva, perché il Suo ministero non era un ministero di parole; per questo motivo, dopo la Sua crocifissione Egli Se ne andò. Quella fase dell’opera fu principalmente incentrata sulla crocifissione ed è diversa da quella attuale. Questa fase dell’opera, infatti, è principalmente ai fini del completamento e dell’eliminazione, e del portare tutta l’opera a una conclusione. Se le parole non vengono proferite nella loro totale completezza, non ci sarà modo di concludere quest’opera, perché in questa fase tutta l’opera viene portata a termine e realizzata attraverso le parole. A quell’epoca, Gesù svolse molta opera incomprensibile per l’uomo. Egli Se ne andò in silenzio e ancora oggi ci sono molte persone che non capiscono le Sue parole, che ne hanno una comprensione erronea e tuttavia continuano a crederci, senza sapere che si sbagliano. Questa fase attuale, dunque, porterà l’opera di Dio a una fine completa e ne fornirà la conclusione. Tutti arriveranno a comprendere e conoscere il piano di gestione di Dio. Tutti i concetti dell’uomo, le sue intenzioni, la sua comprensione errata, le sue concezioni per quanto riguarda l’opera di Jahvè e di Gesù, le sue opinioni circa i Gentili, e i suoi altri errori e deviazioni saranno corretti. L’uomo conoscerà tutti i sentieri giusti della vita, e tutta l’opera svolta da Dio, e tutta la verità. Quando tutto ciò accadrà, questa fase dell’opera giungerà al termine. L’opera di Jahvè è stata la creazione del mondo, è stata l’inizio; la fase attuale è la fine dell’opera, la sua conclusione. All’inizio, l’opera di Dio si svolse tra i prescelti d’Israele, e l’alba di una nuova epoca ebbe inizio nel più santo di tutti i luoghi. L’ultima fase dell’opera è portata avanti nel più impuro di tutti i paesi, per giudicare il mondo e portare l’età a termine. Nella prima fase, l’opera di Dio è stata svolta nel luogo più luminoso di tutti, e l’ultima fase viene compiuta in quello più oscuro, e questa oscurità verrà dissipata, la luce inonderà ogni cosa e tutto il popolo sarà conquistato. Quando la gente di questo luogo estremamente impuro e oscuro sarà conquistata e l’intera popolazione riconoscerà che c’è un Dio, il Quale è il vero Dio, e ogni persona ne sarà assolutamente convinta, allora questo avvenimento verrà utilizzato per attuare l’opera di conquista in tutto l’universo. Questa fase dell’opera è simbolica: una volta portata a termine, il piano di gestione di 6.000 anni giungerà completamente alla fine. Una volta che coloro che vivono nel più oscuro di tutti i luoghi saranno stati conquistati, inevitabilmente succederà la stessa cosa anche in ogni altro luogo. In quanto tale, solo l’opera di conquista in Cina ha in sé un significato simbolico. La Cina incarna tutte le forze delle tenebre e il popolo della Cina rappresenta coloro che vivono nella carne e sotto il dominio di Satana e della carne e del sangue. Quello cinese è il popolo maggiormente corrotto dal gran dragone rosso, il quale manifesta una fortissima opposizione nei confronti di Dio, e la sua umanità è estremamente vile e impura; quindi esso è l’archetipo di tutta l’umanità corrotta. Ciò, ovviamente, non significa che gli altri paesi non abbiano affatto dei problemi; le concezioni dell’uomo sono sempre le stesse, e sebbene le persone di questi paesi possano essere di buona levatura, se non conoscono Dio è normale che Gli si oppongano. Perché anche gli Ebrei si opposero e sfidarono Dio? Perché i farisei fecero lo stesso? Perché Giuda tradì Gesù? In quel tempo, molti discepoli non conoscevano Gesù. Perché, dopo che Gesù è stato crocifisso ed è risorto, la gente continuava a non credere in Lui? La disobbedienza dell’uomo non è forse la stessa? Il punto è semplicemente che il popolo della Cina ne costituisce un esempio, e quando sarà conquistato da Dio diventerà un modello e campione, e servirà come riferimento per gli altri popoli. Perché ho sempre detto che voi siete un’appendice del Mio piano di gestione? È nel popolo cinese che la corruzione, l’impurità, l’ingiustizia, l’opposizione e la ribellione si manifestano nel modo più completo e si rivelano in tutte le loro varie forme. Da un lato, esso ha scarsa levatura; dall’altro, la sua vita e la sua mentalità sono mediocri ed estremamente arretrate, così come lo sono le sue abitudini, l’ambiente sociale, la famiglia d’origine. Anche la loro condizione è bassa. L’opera in questo luogo è simbolica, e dopo che questo lavoro di prova sarà stato realizzato nella sua interezza, la Sua opera successiva andrà molto meglio. Se questa fase può essere completata, allora l’opera successiva procederà senza problemi. Una volta che questa fase sarà stata portata a compimento, sarà stato pienamente raggiunto un grande successo, e l’opera di conquista dell’universo intero giungerà alla sua conclusione definitiva. In effetti, una volta che l’opera in mezzo a voi sarà compiuta con successo, significherà che tutto l’universo è stato conquistato. Questo è il motivo per cui vi ho fatto fungere da modello ed esempio. La ribellione, l’opposizione, l’impurità, l’ingiustizia sono tutte presenti in questo popolo e in esso è rappresentata tutta la ribellione del genere umano. Questo popolo fa eccezione. Quindi, può essere considerato l’epitome della conquista e, una volta conquistato, diventerà naturalmente un esempio e un modello per gli altri. Niente è stato più simbolico della prima fase compiuta in Israele: gli Israeliti erano il più santo e il meno corrotto dei popoli, quindi l’alba della nuova epoca in questa terra è stata della massima importanza. Si può dire che gli antenati dell’umanità venivano da Israele e che Israele è stato il luogo della nascita dell’opera di Dio. In principio, gli Israeliti erano il popolo più santo, adoravano tutti Jahvè, e l’opera di Dio in loro riuscì a ottenere dei risultati strabilianti. Tutta la Bibbia riporta l’opera di due età: una era l’opera dell’Età della Legge, e l’altra era l’opera dell’Età della Grazia. L’Antico Testamento riporta le parole di Jahvè ai figli d’Israele e il Suo lavoro in mezzo a loro; il Nuovo Testamento invece narra l’opera di Gesù in Giudea. Perché la Bibbia non contiene nomi cinesi? Perché le prime due fasi del lavoro di Dio sono state compiute in Israele, e perché il popolo di Israele era il popolo scelto, ossia è stato il primo ad accettare l’opera di Jahvè. Gli Israeliti erano i meno corrotti di tutto il genere umano, e all’inizio il loro intento era quello di guardare a Dio e di riverirLo. Essi hanno obbedito alle parole di Jahvè e Lo hanno sempre servito nel tempio, e indossavano vesti sacerdotali o corone. Essi sono stati i primi ad adorare Dio e sono stati il primo oggetto della Sua opera. Queste persone erano un esempio e un modello per l’intera umanità, un modello e un esempio di santità e di giustizia. Persone come Giobbe, Abramo, Lot o Pietro e Timoteo, erano tutti Israeliti, e i modelli e gli esempi più santi. Israele è stato il primo paese ad adorare Dio e sono nate più persone giuste in Israele che in qualsiasi altro luogo. Dio ha operato in loro in modo da gestire meglio l’essere umano su tutta la terra in futuro. I risultati e la giustizia della loro devozione a Jahvè sono stati messi per iscritto, in modo da fungere da modello ed esempio per quanti non facevano parte del popolo d’Israele nell’Età della Grazia, e le loro azioni sono state alla base di migliaia di anni di lavoro, fino ai giorni nostri.

20 giugno 2019

Breve sketch cristiano - Sei veramente pentito?

Breve sketch cristiano - Sei veramente pentito?

Zhang Ming'en era un predicatore presso una Chiesa domestica. Ha creduto nel Signore per molti anni, e per tutto quel tempo, ha operato, sofferto e si è speso per Lui. Per queste ragioni era convinto di aver raggiunto il pentimento sincero e di essere cambiato. Ma poi, in occasione di un'elezione all'interno della Chiesa, Zhang Ming'en era rimasto a guardare come altri fratelli e sorelle venissero scelti come capi e diaconi, mentre a lui era stato riservato il solo compito di ospitare gli incontri. Sebbene in apparenza sembrasse aver accettato e approvato quella decisione, non ne era affatto contento. Quando sua moglie gli fa notare che non si è pentito sinceramente e che non è cambiato, Zhang Ming'en non è d'accordo e ne scaturisce un brillante dibattito… Cosa si intende esattamente per sincero pentimento e cambiamento? Guarda il breve sketch "Sei veramente pentito?" per scoprire le risposte.
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

19 giugno 2019

Musica cristiana - "Alzati e coopera con Dio"




Musica cristiana - "Alzati e coopera con Dio" Quelli che amano Dio sono benedetti

Tu che sei guadagnato da Dio negli ultimi giorni, non ti senti benedetto? 
Dio ama tutti quelli che si sacrificano per Lui con sincerità e che a Lui si consacrano. Dio odia tutti quelli che non Lo conoscono anche se sono nati da Lui e persino Gli resistono. Egli non abbandonerà nessuno che ha sinceramente fede in Lui ma raddoppierà le Sue benedizioni. Raddoppierà invece le punizioni per coloro che sono ingrati e non li risparmierà. Dio ama tutti quelli che si sacrificano per Lui con sincerità e che a Lui si consacrano. Egli non abbandonerà nessuno che ha sinceramente fede in Lui ma raddoppierà le Sue benedizioni.

18 giugno 2019

Dio è tollerante verso l’umanità corrotta, qual è la Sua intenzione al riguardo?

Molti fratelli e sorelle ci hanno domandato: “Ci sono così tante cose ingiuste e malvagie che accadono nel mondo di oggi. Il cuore dell’umanità è troppo corrotta. Perché Dio è così tollerante verso l’umanità corrotta? Come mai Dio non distrugge questa umanità?” Qual è la Sua intenzione a questo riguardo? Cerchiamo insieme la volontà di Dio dalla Sua Parola!

17 giugno 2019

La parola di Dio "La visione dell’opera di Dio (1)"

Giovanni lavorò sette anni per Gesù e aveva già aperto la strada quando Egli arrivò. Prima di questo momento, il Vangelo del Regno dei Cieli predicato da Giovanni era stato ascoltato in tutta la terra

Giovanni lavorò sette anni per Gesù e aveva già aperto la strada quando Egli arrivò. Prima di questo momento, il Vangelo del Regno dei Cieli predicato da Giovanni era stato ascoltato in tutta la terra; pertanto, si era diffuso in tutta la Giudea, e tutti consideravano Giovanni un profeta. A quell’epoca, il re Erode voleva ucciderlo, ma non osava perché il popolo teneva Giovanni in grande considerazione ed Erode temeva che, se lo avesse ucciso, la gente sarebbe insorta contro di lui. Il lavoro svolto da Giovanni, infatti, si era radicato tra la gente comune e aveva convertito molti Ebrei. Per sette anni, Giovanni aveva preparato la strada per Gesù, fino al momento in cui Egli iniziò a svolgere il Suo ministero. Giovanni, dunque, fu il più grande di tutti i profeti. Gesù iniziò ufficialmente la Sua opera solo dopo l’imprigionamento di Giovanni. Prima di lui, non c’era mai stato un profeta che avesse spianato il cammino a Dio perché, prima di Gesù, Dio non Si era mai fatto carne. E così, di tutti i profeti fino ad arrivare a Giovanni, egli fu l’unico a preparare la strada a Dio incarnato e, in questo modo, divenne il più grande profeta dell’Antico e del Nuovo Testamento. Giovanni iniziò a diffondere il Vangelo del Regno dei Cieli sette anni prima del battesimo di Gesù. Alla gente, il lavoro che egli svolse sembrò superiore all’opera successiva di Gesù, eppure egli fu soltanto un profeta. Non operò né parlò nel tempio, ma nelle città e nei villaggi al di fuori di esso. Lo fece, naturalmente, tra il popolo ebraico, in particolare tra i poveri. Raramente Giovanni entrò in contatto con persone delle alte sfere della società, diffondendo il Vangelo solo tra la gente comune della Giudea, al fine di preparare le persone giuste per il Signore Gesù e i luoghi adatti alla realizzazione della Sua opera. Con un profeta come Giovanni a spianare la strada, il Signore Gesù poté intraprendere direttamente il cammino verso la croce già dal Suo arrivo. Quando Dio Si fece carne per compiere la Sua opera, non dovette scegliere le persone e non ebbe bisogno di cercarle personalmente o di trovare un luogo in cui operare. Egli non svolse questo lavoro quando venne, poiché la persona giusta aveva già predisposto ogni cosa per Lui, prima del Suo arrivo. Giovanni aveva già compiuto questo lavoro prima che Gesù iniziasse la Sua opera, perché, quando Dio incarnato venne per svolgere la Sua opera, poté iniziare immediatamente a operare su coloro che Lo attendevano da lungo tempo. Gesù non era venuto per svolgere il lavoro dell’uomo o il lavoro di correzione che spettava all’uomo. Egli era venuto unicamente per eseguire il ministero che doveva compiere, tutto il resto non aveva nulla a che vedere con Lui. Quando Giovanni venne, non fece altro che tirare fuori dal tempio e tra gli Ebrei un gruppo di coloro che accettavano il Vangelo del Regno dei Cieli, in modo che potessero diventare oggetto dell’opera del Signore Gesù. Giovanni lavorò per sette anni, vale a dire che diffuse il Vangelo per sette anni. Durante il suo lavoro, Giovanni non compì molti miracoli, perché il suo compito era di aprire la strada, era il lavoro di preparazione. Tutto il lavoro restante, l’opera che Gesù avrebbe compiuto, gli era estraneo; chiese solo all’uomo di confessare i peccati e di pentirsi, battezzò la gente, affinché potesse essere salvata. Anche se compì un lavoro nuovo e aprì un percorso che l’uomo non aveva mai intrapreso prima, egli preparò soltanto la via per Gesù. Fu semplicemente un profeta che eseguì il lavoro di preparazione e non era in grado di svolgere l’opera di Gesù. Anche se Gesù non fu il primo a predicare il Vangelo del Regno dei Cieli e anche se continuò il percorso che Giovanni aveva avviato, non c’era comunque nessun altro che potesse portare a compimento la Sua opera, che era superiore a quella di Giovanni. Gesù non poteva prepararSi la strada; la Sua opera fu eseguita direttamente per conto di Dio. Non importa, quindi, quanti anni Giovanni lavorò, egli fu comunque un profeta e colui che preparò la strada. I tre anni dell’opera di Gesù superarono i sette anni del lavoro di Giovanni, perché la sostanza della Sua opera non era la stessa. Quando Gesù cominciò a svolgere il Suo ministero, ovvero quando il compito di Giovanni si concluse, Giovanni aveva preparato un numero sufficiente di persone e di luoghi per l’uso da parte del Signore Gesù, sufficienti perché Egli iniziasse i tre anni della Sua opera. Così, non appena il lavoro di Giovanni fu terminato, il Signore Gesù iniziò ufficialmente la Sua opera e le parole di Giovanni vennero messe da parte. Questo perché il lavoro svolto da Giovanni era unicamente ai fini della transizione, e le sue parole non erano le parole di vita che avrebbero portato l’uomo a una nuova crescita; in ultima analisi, le sue parole furono soltanto per un uso temporaneo.

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