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9 ottobre 2018

Il risveglio di uno spirito ingannato

Yuanzhi, Brasile

Nacqui in una piccola cittadina nel nord della Cina. Nel 2010 seguii i miei familiari in Brasile. Lì feci la conoscenza di un amico cristiano. Mi portava in chiesa ad ascoltare i sermoni. Ma, nelle tre occasioni in cui ci andai, non assimilai mai nulla. In seguito, poiché il mio lavoro mi impegnava molto, non tornai in chiesa fino a un giorno del 2015, quando il mio amico mi ci riportò. Quella volta, grazie a quanto condiviso dai fratelli e dalle sorelle, acquisii una certa comprensione del fatto che il Signore Gesù è il Redentore. In particolar modo, quando lessi la Genesi, capii che l’uomo era stato davvero creato da Dio e che Dio aveva creato tutte le cose, e sentii che il Creatore è davvero straordinario. A scuola, i libri di testo mi avevano insegnato che l’uomo si era evoluto a partire dai primati e dalle scimmie e che tutte le cose nel mondo si erano formate naturalmente. All’improvviso, ebbi la sensazione di essere stato ingannato per più di vent’anni. Fu solo dopo aver letto la Bibbia che mi risvegliai completamente. Da quel momento in poi, credetti nel Signore Gesù.

"Solo le persone oneste hanno un aspetto umano" (MV)

Lodi del giorno - "Solo le persone oneste hanno un aspetto umano"


I
Per il profitto ho abbandonato tutti i sani principi
e senza pudore ho usato l'inganno per vivere.
Non mi importava nulla della coscienza o della morale, nulla dell'integrità o della dignità.
Vivevo solo per placare la mia sete sempre crescente di desidero e avidità.
Con cuore inquieto, ho avanzato a fatica in una palude di peccato,
senza poter fuggire da questa sconfinata oscurità.
Le ricchezze della vita e gli effimeri piaceri
non riuscivano a nascondere il vuoto e il dolore nel mio cuore.
È semplice scrivere la parola "uomo".
Ma essere onesti e degni di fiducia è più difficile di ogni altra cosa.
Chi può salvarmi da questo abisso di peccato?
Chi può salvarmi da questo abisso di peccato?

8 ottobre 2018

Perché, negli ultimi giorni, Dio Si è incarnato sotto forma di una donna? Che significato ha tutto ciò?

La risposta viene dalla parola di Dio:

Ogni fase dell’opera realizzata da Dio ha un significato reale. Quando Gesù è arrivato, era un maschio; questa volta, invece, è una femmina. Da ciò, puoi notare che Dio ha creato sia il maschio che la femmina per la Sua opera e che per Lui non c’è distinzione di genere. Quando giunge il Suo Spirito, Egli può assumere qualsiasi forma della carne Egli voglia ed essa Lo rappresenta. Che sia maschio o femmina, entrambi rappresentano Dio purché rappresenti la Sua incarnazione. Se Gesù fosse sceso in terra in una forma femminile – in altre parole, se lo Spirito Santo avesse concepito una bambina e non un bambino –, quella fase dell’opera sarebbe stata comunque completata. In tal caso, la fase attuale dell’opera sarebbe stata completata da un maschio e l’opera sarebbe stata comunque completata. L’opera realizzata in entrambe le fasi è significativa; nessuna opera viene ripetuta o è in conflitto l’una con l’altra. All’epoca della Sua opera, Gesù veniva definito l’unigenito Figlio, ossia una persona di genere maschile. Allora perché il Figlio unigenito non è menzionato in questa fase? Perché le esigenze dell’opera hanno reso necessario un cambiamento di genere rispetto a quello di Gesù. Con Dio non c’è distinzione di genere. La Sua opera viene compiuta come Egli desidera e non è soggetta ad alcuna limitazione, anzi è particolarmente libera, ma ogni fase ha un significato reale. Dio Si è incarnato due volte ed è chiaro che la Sua incarnazione negli ultimi giorni ha luogo per l’ultima volta. Egli è giunto per rivelare tutte le Sue azioni. Se in questa fase non Si facesse carne per compiere personalmente la Sua opera affinché l’uomo ne renda testimonianza, l’uomo rimarrebbe ancorato alla nozione che Dio è soltanto maschio, non femmina. Di fronte a questo, tutti credevano che Dio potesse essere soltanto maschio e che una femmina non potesse essere chiamata Dio, perché la gente credeva che l’uomo avesse il potere sulla donna. Ritenevano che nessuna donna potesse assumere l’autorità, soltanto l’uomo. Arrivavano al punto di affermare che l’uomo era il capo della donna e che la donna doveva obbedire all’uomo e non poteva superarlo. Quando in passato si diceva che l’uomo era a capo della donna, ci si riferiva ad Adamo ed Eva, che erano stati ingannati dal serpente, e non all’uomo e alla donna quali Jahvè li aveva creati in origine. Naturalmente, una donna deve obbedire e amare suo marito, così come un uomo deve imparare a mantenere la famiglia. Queste sono le leggi e i decreti stabiliti da Jahvè a cui l’umanità deve attenersi nella vita sulla terra. Jahvè ha detto alla donna: “i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominerà su te”. Ciò è stato detto al solo scopo che l’umanità (cioè sia l’uomo che la donna) potesse condurre un’esistenza normale sotto il dominio di Jahvè, in modo che la vita umana fosse organizzata e mantenesse un ordine. Di conseguenza, Jahvè ha, sì, creato regole precise su come l’uomo e la donna dovessero comportarsi, ma esse si riferivano soltanto all’insieme della creazione che vive sulla terra e non all’incarnazione di Dio. Come poteva Dio essere uguale alla Sua creazione? Le Sue parole erano rivolte unicamente all’umanità della Sua creazione; erano regole stabilite per l’uomo e la donna in modo tale che l’umanità potesse condurre una vita normale. Inizialmente, quando Jahvè ha creato l’umanità, ha fatto sia il maschio che la femmina; quindi, anche la Sua carne incarnata si presentava come elemento maschile o come elemento femminile. Egli non ha stabilito la Sua opera basandosi sulle parole rivolte ad Adamo ed Eva. Le due volte che Dio Si è incarnato sono state determinate interamente in linea con il Suo pensiero quando inizialmente ha creato l’umanità. Cioè ha completato l’opera delle Sue due incarnazioni, in base all’elemento maschio e a quello femminile che non erano stati corrotti. Se l’uomo applica le parole rivolte da Jahvè ad Adamo ed Eva, che erano stati ingannati dal serpente, all’opera dell’incarnazione di Dio, Gesù non dovrebbe anch’Egli amare Sua moglie come previsto? Dunque, Dio è ancora Dio? In questo caso, è in grado di completare la Sua opera? Se per Dio incarnato è sbagliato che la carne sia femmina, non sarebbe stato un grave errore creare anche la donna? Se l’uomo crede ancora che per Dio incarnarSi nell’elemento femminile sia sbagliato, l’incarnazione di Gesù, che non Si è sposato e quindi non ha potuto amare Sua moglie, non sarebbe un errore tanto quanto l’attuale incarnazione? Visto che ricorri alle parole che Jahvè ha rivolto a Eva per valutare la verità dell’attuale incarnazione di Dio, devi usare le parole che Jahvè ha rivolto ad Adamo per giudicare il Signore Gesù che è diventato carne nell’Età della Grazia. Queste due domande non hanno lo stesso significato? Dato che giudichi il Signore Gesù sulla base dell’elemento maschile che non era stato ingannato dal serpente, non puoi giudicare la verità odierna dell’incarnazione sulla base dell’elemento femminile che era stato ingannato dal serpente. Non è giusto! Se esprimi un giudizio simile, ciò dimostra la tua mancanza di razionalità. Quando Jahvè Si è incarnato per due volte, il sesso della Sua carne faceva riferimento al maschio e alla femmina che non erano stati ingannati dal serpente. Egli Si è incarnato due volte secondo tale maschio e tale femmina che non sono stati ingannati dal serpente. Non pensare che la parte maschile di Gesù fosse la stessa di Adamo che è stato ingannato dal serpente. Gesù è completamente diverso da Adamo ed essi sono due maschi di diversa natura. Certamente non può essere che l’elemento maschile di Gesù dimostri che soltanto Egli è il capo di tutte le donne ma non di tutti gli uomini? Egli non è il re di tutti gli Ebrei (sia uomini che donne)? Egli è Dio Stesso, non solo il capo della donna ma pure il capo dell’uomo. È il Signore di tutto il creato, il capo di tutte le creature. Come puoi stabilire che il lato maschile di Gesù è il simbolo del capo della donna? Non è una bestemmia? Gesù è un elemento maschile che non è stato corrotto. È Dio; è Cristo; è il Signore. Come avrebbe potuto essere un maschio simile a Adamo che era stato corrotto? Gesù è la carne in cui ha indossato il santissimo Spirito di Dio. Come potresti affermare che Egli è un Dio che possiede la parte maschile di Adamo? Allora l’opera di Dio non sarebbe stata tutta sbagliata? Jahvè avrebbe potuto attribuire a Gesù la parte maschile di Adamo che era stato ingannato? L’incarnazione attuale non è un’altra opera di Dio incarnato, diversa da Gesù nel genere, ma uguale nella natura? Osi ancora dire che Dio incarnato non potrebbe essere femmina, dal momento che la donna è stata ingannata dal serpente per prima? Osi dire anche che, visto che la donna è più peccaminosa ed è l’origine della corruzione dell’umanità, Dio non potrebbe affatto incarnarSi in un elemento femminile? Osi dire anche che “la donna deve obbedire sempre all’uomo e non potrà mai manifestare o rappresentare direttamente Dio?” …

L’opera di Dio, l’indole di Dio e Dio Stesso II Parte 4




L'opera di Dio, l'indole di Dio e Dio Stesso II


Diversi malintesi della gente a proposito di Giobbe


Il patimento sofferto da Giobbe non era opera di messaggeri inviati da Dio e non era stato provocato dalla mano di Dio. Invece, era stato causato personalmente da Satana, il nemico di Dio. Per questo, il livello di patimento sofferto da Giobbe fu profondo. Tuttavia, in quel momento Giobbe dimostrò, senza riserve, la sua quotidiana conoscenza intima di Dio, i principi sui quali erano basate le sue azioni giornaliere e la sua attitudine nei confronti di Dio, e questa è la verità. Se Giobbe non fosse stato tentato, se Dio non avesse inviato a Giobbe le prove, quando egli affermò: “Jahvè ha dato, Jahvè ha tolto; sia benedetto il nome di Jahvè”, si sarebbe potuto dire che Giobbe fosse un ipocrita; Dio gli aveva dato così tanti beni e quindi per forza benediceva il nome di Jahvè. Se, prima di essere assoggettato alle prove, Giobbe avesse detto: “Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo d’accettare il male?”, si sarebbe potuto affermare che stesse esagerando e che non avrebbe rinnegato il nome di Dio, visto che spesso era benedetto dalla Sua mano. Se Dio gli avesse mandato delle disgrazie, sicuramente egli avrebbe rinnegato il Suo nome. Tuttavia, quando Giobbe si trovò in circostanze che nessuno avrebbe potuto desiderare, o voluto vedere o sperimentare, che tutti temerebbero di sperimentare, circostanze che anche Dio Stesso non potrebbe sopportare di vedere, Giobbe fu ancora capace di tenersi stretto alla sua integrità: “Jahvè ha dato, Jahvè ha tolto; sia benedetto il nome di Jahvè” e “Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo d’accettare il male?” Di fronte alla condotta di Giobbe in queste circostanze, coloro che amano pronunciare parole altisonanti e disquisire su lettere e dottrine, rimangono ammutoliti. Coloro che esaltano il nome di Dio solo a parole, ma non hanno mai accettato le Sue prove, sono condannati dall’integrità con la quale Giobbe resistette, e coloro che non hanno mai creduto che l’uomo sia capace di resistere sulla via di Dio vengono giudicati dalla testimonianza di Giobbe.

7 ottobre 2018

Come sono quasi diventata una vergine stolta

Li Fang, Cina

Nell’inverno del 2002, sorella Zhao, un membro della mia confessione, la Chiesa della Verità – portò a casa mia sua nipote, sorella Wang, per informarmi di una grande novità: il ritorno del Signore. Dopo aver letto per un paio di giorni le parole di Dio Onnipotente e aver ascoltato la dettagliata spiegazione della sorella, compresi che, dalla creazione del mondo a oggi, Dio ha svolto tre fasi dell’opera per salvare l’umanità. Altre verità di cui venni a conoscenza comprendevano: l’adozione, da parte di Dio, di un nome diverso durante ciascuna fase dell’opera, il significato del nome corrispondente a ciascuna fase, il mistero dell’incarnazione di Dio, ecc. Queste verità mi permisero davvero di spalancare gli occhi e di vedere fino a sazietà. Dissi a me stessa: “È tutto perfettamente chiaro ed è molto probabile che Dio Onnipotente sia il ritorno del Signore Gesù; quindi, farei meglio ad accertarmi di cogliere l’occasione e a leggere più parole di Dio Onnipotente”. Prima di andarsene, sorella Wang mi lasciò alcuni libri contenenti le parole di Dio. Ogni volta che, nel corso della giornata, se ne presentava l’occasione, leggevo le parole di Dio. Più le leggevo, più adoravo leggerle e più sentivo che erano le parole di Dio. Dopo tre giorni, diventai ansiosa. Pensai: “Mio figlio, che è a sua volta credente, e molti fratelli e sorelle all’interno della nostra Chiesa non sono ancora a conoscenza di questa grande novità del ritorno del Signore. Farei meglio ad affrettarmi a dirglielo”.

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