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11 febbraio 2018

Una folgore nata in Oriente “cade” proprio sull'Italia

La Chiesa di Dio Onnipotente

Una folgore nata in Oriente “cade” proprio sull'Italia …

Articolo di Raffaella Di Marzio
Come la folgore viene da Oriente e brilla fino a Occidente, così sarà la venuta del Figlio dell’Uomo (Mt 24, 27).

Su questa affermazione si fonda la dottrina della Chiesa di Dio Onnipotente (Church of Almighty God), una chiesa che si considera cristiana, e che Le Religioni in Italia inserisce tra i nuovi movimenti religiosi, fornendo le uniche informazioni attendibili a disposizione dei lettori di lingua italiana, a cominciare dalla storia del gruppo.
La chiesa nasce in Cina nel 1991. Nel sito del gruppo l’origine del ministero divino viene così ricostruito: “Nel 1991 Dio Onnipotente, Cristo degli ultimi giorni, ha cominciato a svolgere ufficialmente il Suo ministero in Cina”. Il suo insegnamento centrale è che Gesù Cristo è tornato sulla Terra, come Dio Onnipotente incarnato. Benché il movimento non citi mai il suo nome, la maggioranza degli studiosi ritiene che identifichi Dio Onnipotente con una donna cinese, Yang Xiangbin, nata nel 1973 nella Cina nord-occidentale che, mentre frequentava il movimento di Witness Lee (1905-1997), noto in Occidente come Chiesa Locale e in Cina popolarmente come gli “Shouters” (“Urlatori”, dalla pratica di invocare ad alta voce il nome del Signore), comincia a pronunciare parole nuove e ispirate alle quali un certo numero di fedeli crede perché le ritiene provenienti dallo Spirito Santo.
Il governo cinese considera questa chiesa, insieme ad altre tredici organizzazioni, una setta (xie jiao), ¹  seconda, per pericolosità, solo a Falun Gong, da reprimere e proscrivere, tanto che, a causa dell’intensificarsi delle persecuzioni, la leader e un altro dirigente fuggono dalla Cina e ottengono nel 2001 asilo negli Stati Uniti. A proposito di questo la Scheda del CESNUR precisa: “Dopo la dura repressione della fine degli anni 1990 – che coinvolge insieme gli Shouters e la Chiesa di Dio Onnipotente, le cui differenze teologiche non sono inizialmente ben chiare alle autorità cinesi, così che taluni documenti di fonte governativa parlano, erroneamente, di un unico gruppo – nel 2000 Zhao e Yang si trasferiscono negli Stati Uniti, dove entrano il 6 settembre e dove nel 2001 ottengono asilo politico”.
Considerata “non cristiana” dalle altre chiese cristiane cinesi (chiese domestiche), anch'esse non autorizzate dal governo, le quali sembra abbiano perso molti fedeli confluiti nella Chiesa di Dio Onnipotente, viene accusata di “rapire” altri cristiani per convertirli attraverso la “manipolazione mentale” o il ricatto. In realtà, la chiesa rifiuta categoricamente di aver mai “rapito” altri cristiani poiché, “la loro attività lascia libere le persone di aderire o meno, e nessuno viene forzato”.²  Da parte sua, Massimo Introvigne, precisa che non è chiaro se effettivamente questi rapimenti si siano mai verificati. Potrebbe trattarsi, secondo quanto riferito nella scheda dedicata al movimento dal CESNUR - e come afferma un osservatore accademico, Chan Kim-kwong - di un modo per attribuire alla Chiesa di Dio Onnipotente la responsabilità della perdita di fedeli appartenenti ad altre chiese, nel contesto di un mercato religioso intra-evangelico diventato sempre più concorrenziale, come quello cinese. Da parte sua, la chiesa afferma di non essere una “setta non cristiana”: essa si considera “una nuova espressione del cristianesimo, nel senso che considerano il Padre, il Figlio e la nuova incarnazione di Dio Onnipotente come lo stesso unico Dio della Bibbia cristiana”.
Ma non è quella di rapimento l’accusa più grave che il governo cinese e le altre chiese concorrenti rivolgono al movimento e che i media di regime hanno diffuso ampiamente in Cina e nel mondo. Le autorità cinesi e i media attribuiscono alla Chiesa di Dio Onnipotente un omicidio avvenuto il 28 maggio 2014, perpetrato da un gruppo di missionari che affermavano di rappresentare “Dio Onnipotente”, in un ristorante McDonald a Zhaoyuan, nella provincia cinese di Shandong. Quando una cliente, Wu Shuoyan (1977- 2014), ha rifiutato di fornire ai missionari il suo numero di telefono, uno di loro, Zhang Lidong (1959-2015), aiutato da altri, l’ha percossa, fino alla morte.
Nell'articolo già citato di Massimo Introvigne, l’autore illustra ampiamente i resoconti delle testimonianze degli imputati durante il processo che, di fatto, scagionano la chiesa, poichè i colpevoli non erano suoi membri. Tuttavia, l’assassinio avvenuto nel 2014 è stato utilizzato dal governo come pretesto per intensificare la persecuzione della chiesa. Questa denuncia è condivisa anche da alcuni attivisti dei diritti umani che hanno sottolineato il ruolo determinante dei media a servizio del regime: “Considerando che, al 19 Agosto 2017, ho contato circa 20000 pagine di giornali in differenti lingue che connettono la Chiesa di Dio Onnipotente o Folgore d’Oriente all'omicidio avvenuto nel McDonald, questo tipo di propaganda ha avuto un buon successo”. ³
Da parte sua il gruppo interpreta la persecuzione del regime in una prospettiva teologica chiaramente espressa nel sito della chiesa secondo la quale:
“Da quando il genere umano è stato corrotto da Satana, Dio non ha mai fermato il Suo piano di gestione per salvare il genere umano. Il genere umano, però, non conosce la verità, e tanto meno conosce Dio. Di conseguenza, ogni volta in cui Dio Si incarna per iniziare una nuova opera, Egli è respinto e perseguitato da coloro i quali sono al potere e dai gruppi religiosi. Duemila anni fa, quando Gesù Si incarnò, fu perseguitato e arrestato dal governo romano e la fede ebraica e, alla fine, fu crocefisso. Negli ultimi giorni, da quando Dio è tornato incarnato in Cina per svolgere l’opera del giudizio, Egli è stato crudelmente perseguitato e cacciato dal governo del Partito Comunista Cinese, e anche maledetto, incolpato, condannato e respinto da tutte le denominazioni e sette della religione cristiana. È una chiara indicazione della corruzione e della malvagità dell’uomo”.
La persecuzione di questa chiesa che conta, secondo quanto riferisce Le Religioni in Italia, centinaia di migliaia di membri solo in Cina “e alcune migliaia all'estero, concentrati nell'ordine in Corea del Sud, Hong Kong, Taiwan, Stati Uniti, Canada, Italia, con una presenza anche in altri Paesi”, ha avuto un suo strascico in Italia, dove sono arrivati alcuni membri fuggiti dalla Cina, che hanno chiesto asilo come rifugiati per motivi religiosi.
Il nome dell’associazione con la quale la Chiesa di Dio Onnipotente (Church of Almighty God) ha partecipato all'undicesima sessione che l'OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) ha dedicato il 18 settembre 2017 alle problematiche umanitarie, è Stella del Mattino, con sede a Milano. Nella sede istituzionale di Varsavia, i membri del gruppo hanno denunciato il comportamento dei Ministeri degli Interni italiano e tedesco.
Nel corso del Side event “The Difficult Path to Asylum for Christians of the Church of Almighty God in Italy and Germany” i loro rappresentanti hanno affermato di essere stati costretti a fuggire dalla Cina a causa della persecuzione che subiscono in quanto cristiani. Per questo motivo hanno chiesto asilo all'Italia. Tuttavia, la loro situazione non sarebbe compresa appieno dal Ministero degli Interni: infatti, oltre il 90% dei cristiani della Chiesa di Dio Onnipotente che hanno richiesto asilo in Italia, non l’ha ottenuto. La stessa cosa sta succedendo alla maggior parte dei membri della Chiesa di Dio Onnipotente che ha richiesto asilo in Germania. I fuggitivi ritengono che tale diniego si fondi sulle informazioni errate costruite ad arte dal governo cinese, con il supporto indispensabile dei media. Al termine del Side Event i membri della chiesa si sono appellati agli Stati membri dell'OSCE affinchè si adoperino per difendere i diritti umani dei fedeli della loro chiesa perseguitati.
La persecuzione della Chiesa di Dio Onnipotente presenta molti aspetti comuni ad altre vicende che hanno colpito duramente minoranze religiose in molte parti del mondo, anche se ciascun contesto presenta peculiarità legate al tipo di regime che si rende protagonista delle persecuzioni e al contesto sociale e culturale di riferimento.
In particolare, in Cina, la persecuzione verso le organizzazioni religiose si manifesta con modalità particolarmente violente e l’avversione del governo verso qualsiasi manifestazione di tipo religioso è a suo modo “istituzionalizzata”, come il caso di Falun Gong, universalmente noto, testimonia. Nel caso della Cina le persecuzioni non derivano dall'effettiva “pericolosità” di questo o quel gruppo, ma da una ideologia che ha dichiarato guerra a tutto ciò che il governo non può “controllare”, specialmente se si tratta di idee e credenze religiose “irrazionali” che porrebbero prendere il posto dell’unica ideologia, quella del partito e dei media al suo servizio.
In Cina il regime approfitta della concorrenza tra le diverse chiese cristiane, che cercano di sopravvivere nonostante le persecuzioni – e spesso si accusano a vicenda di essere “sette” – potenziando strategie di delazione e spionaggio, al fine di identificare, imprigionare e torturare coloro che vengono "segnalati" come cristiani, tanto che chi frequenta le chiese domestiche di nascosto non può fidarsi dei suoi stessi parenti o vicini di casa. E' quanto sta avvenendo a danno di molte chiese tra le quali la Chiesa di Dio Onnipotente, che è una delle più colpite.
Anche i cinesi giunti nel nostro Paese continuano a essere molto prudenti, temendo ripercussioni per i familiari rimasti in Cina e anche eventuali spie del regime che si troverebbero qui in Italia.
La riflessione conclusiva, che vorrei fare su questo specifico caso, è la stessa che ho espresso altre volte, e, cioè, che la persecuzione non “funziona”, anzi… Nonostante la repressione e la violazione grave dei diritti umani di questi credenti, in Cina si assiste al continuo espandersi e proliferare di “chiese domestiche” non riconosciute dal governo, che vivono in clandestinità.
Il caso della Cina è un altro lampante esempio di come la fede religiosa non solo non possa essere sradicata dal cuore dei suoi fedeli, anche se si ricorre a prigionia, torture o esecuzioni, ma che essa, al contrario, delle persecuzioni e delle violenze si nutre, rafforzandosi all'interno e diffondendosi anche oltre i confini del Paese persecutore, quando i fedeli sono costretti a fuggire.
Questo è un dato di fatto che i persecutori di oggi non vogliono vedere, come quelli di ieri e di domani, ma che chiunque, credente o non credente, con gli occhi aperti e la mente libera da pregiudizi, sa riconoscere: la folgore, che venga da oriente o da occidente, colpisce comunque, e nessuno può impedirlo.

¹ Secondo Introvigne questo termine non dovrebbe essere tradotto con “setta distruttiva”, perché era usato in Cina anche in precedenza, con il significato di “insegnamenti eterodossi” oppure “setta religiosa criminale” (Vedi l’articolo di Massimo Introvigne Cruel Killing, Brutal Killing, Kill the Beast”: Investigating the 2014 McDonald’s “Cult Murder” in Zhaoyuan.
² Dichiarazione di un membro della chiesa
³ “Considering that, as of August 19, 2017, I counted some 20,000 media pages in different languages connecting the Church of Almighty God, or Eastern Lightning, with the McDonald’s murder, this propaganda has been fairly successful” (Vedi articolo di Introvigne). 

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